Test su 13.451 americani tra i 51 e i 75 anni

Cardiologia: il cuore dei disoccupati a grave rischio

La crisi economica non è solo dannosa per la tasche e i diritti dei cittadini. In tempi di recessione, ne soffre anche la salute

di Veleno Puro

Cardiologia: il cuore dei disoccupati a grave rischio

La crisi economica non è solo dannosa per la tasche e i diritti dei cittadini. In tempi di recessione, ne soffre anche la salute, come da indagini mediche effettuate dopo il 'crack' del ‘29 o il problema dell'energia negli anni '70.

Fino ad ora, si sapeva che l'incertezza, lo stress e la paura che si verificano in queste situazioni possono mettere in pericolo la salute mentale, provocando disturbi psicosomatici e anche danni al cuore, per chi ne soffre. Tuttavia, la maggior parte di questi studi sono stati limitati ad un determinato momento storico, con particolare attenzione agli anni più critici.

Ora, una nuova ricerca è andata perfezionando e esaminando come la precarietà del lavoro influenzi negativamente la salute cardiaca. Secondo i loro dati, una vita di precarietà e disoccupazione aumenta in modo significativo il rischio di ictus .

Per gli autori di questo studio, condotto da Matthew Dupre, Duke University (USA), dopo aver perso il lavoro aumentano notevolmente le probabilità di subire attacchi di cuore, specialmente durante il primo anno di disoccupazione (35 % in più). Ma, se questa situazione continua nel tempo, o viene ripetuta più volte durante la carriera, il rischio di collasso cardiaco viene innescato ulteriormente (63%).

"Abbiamo riscontrato che il rischio di ictus associato a licenziamenti multipli è di una grandezza simile a quella di altri fattori di rischio tradizionali, come il diabete mellito nel fumatore, o l’ipertensione , " hanno sentenziato i ricercatori nella rivista Archives of Internal Medicine.

Questi studiosi hanno seguito 13.451 americani, di età compresa tra i 51 e i 75 anni. 

Tra le altre variabili, hanno analizzato la loro carriera tra il 1992 e il 2010 e riscontrato come la salute del cuore aveva sofferto in quel preciso momento.

Le conclusioni sono state chiare. Gli infarti erano significativamente più alti tra i disoccupati e a ciò è stato dato un effetto 'cumulativo'; cioè, avevano più probabilità di soffrire un attacco al cuore quelli che avevano perso vari impieghi durante la loro traiettoria lavorativa.

"Poiché i tassi d’ instabilità del lavoro, e la disoccupazione, continueranno ad aumentare colpendo le persone sulla trentina, non si sa fino a che punto potrà arrivare il costo cardiovascolare della perdita ripetuta del lavoro , " osservano i ricercatori sulla rivista medica.

Il loro lavoro, continua, sebbene ancora non abbia saputo delucidare quali meccanismi siano implicati in questa relazione tra salute coronarica e vita lavorativa, e per questo intendono portare avanti nuove ricerche sul tema.

Studi precedenti hanno indicato che, in tempi di crisi, lo stress derivante dal contesto economico e sociale, può danneggiare la salute.

Questo innesca una complessa cascata di ormoni, come il cortisolo e le catecolamine, che causano grandi cambiamenti nel corpo, soprattutto se sostenuti nel corso del tempo. Così, in situazioni di stress prolungato, la pressione arteriosa aumenta e anche la frequenza cardiaca; aumenta l’ aggregazione piastrinica, e si verificano cambiamenti metabolici come la resistenza all'insulina, ecc…

"Anche se è noto che lo stress genera una serie di cambiamenti fisiologici e se essi si mantengono nel tempo creano danni alla salute, l'esatto meccanismo che muove questi cambiamenti è per ora una malattia sconosciuta", ha detto Agostino Pastor, tesoriere della Società Spagnola di Cardiologia e specialista in aritmie presso l'Ospedale di Getafe, Madrid.

Per Pastor, dagli ultimi tre o quattro anni è sempre più frequente vedere persone con una vita molto più complicata, sia che lavorino o che siano in pensione.

Per questo motivo, egli considera che tanto i medici di medicina generale, quanto gli specialisti, dovrebbero, se rilevano casi gravi di stress, dare consigli pratici come fare dello sport, o "apprendere le tecniche per la gestione dello stress, come lo yoga o la meditazione."

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da Loredana il 20/11/2012 12:28:17

    Il primo commento a caldo sarebbe "true story!", per manifestare molto velocemente e alla maniera dei social network la mia completa adesione al significato dell'articolo. In effetti, parlavo proprio di un argomento simile ieri con persone sia disoccupate sia occupate, e dello stress che stanno attraversando in questo momento, e sorpresa! i sintomi sono gli stessi. Ansia, preoccupazione, e attacchi di panico sfiorati per entrambi: non aver lavoro è terribile per la propria sopravvivenza, perché si mette anche in dubbio le proprie capacità di farcela, e anche averlo, perché, di questi tempi crudeli, è molto facile rimanere a casa perché le decisioni sbagliate e avventate di chi sta in alto si ripercuotono brutalmente su chi sta sotto.

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