Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Cravatte moderne
Fronzolo eccedente, status symbol, sfizio dell’immaginazione, appunto di tono, esperimento di creatività, connotazione e contatto….. ma pure annodatura, cavezza subliminale, nodo bellicoso, simil-corda comunicativa.
Quanto sopra e ancora molto di più, per quella minuta fascia di tessuto che la mattina mi avviluppo al colletto della camicia per l’ensemble finale del mio abbigliamento. Ho usato la prima persona perché la cravatta la indosso sempre, sia essa in english style, sia un sofisticato papillon. Ma c’è chi decide di metterla solo quando è il momento adatto, e in quell’istante le ascriviamo ancora più rilevanza, attribuendole indirettamente una funzione concettuale, quasi filosofica.
E’ riscontrabile una disciplina scientifica in merito ad essa? C’è chi risponde affermativamente e chi lo nega, ma è indubbio che la cravatta ha interessato e incuriosisce da vicino sociologi, scrittori, politici, semiologi e psicologi.
La cravatta com'era intesa nel passato
Esiste in ogni caso una narrazione storica ricca e molto movimentata di questo accessorio, una descrizione che parla del nostro passato, delle guerre e degli amori. Rivela racconti di superbia e orgoglio, di dandies e di combattenti rivoluzionari, di gigolò squattrinati e di razionalisti miliardari. Riferisce di tal Lord Brummell e di detto duca di Windsor, di Oscar Wilde, di D’Annunzio e Filippo Turati.
Ebbene si, sussiste una letteratura della cravatta, e comprende scritti filosofici sette-ottocenteschi, opuscoli, epigrammi, pamphlet.
E sicuramente è riscontrabile una modernità della cravatta, quasi simboleggiando un ritorno al classico e all’equilibrio, al gusto peculiare dell’accessorio elegante.
C’è, da aggiungere, che la cravatta creata artigianalmente in Italia da decenni guida con sicurezza il mercato internazionale conquistando sultani e re, attori e intellettuali, assi dello sport e musicisti.
Ecco, quindi, un mio personale invito alla riscoperta del passato per capire meglio il presente, dettami e considerazioni su questo lembo di stoffa segno rappresentativo della vanagloria maschile.
Inserito da sandrocchia il 15/11/2011 20:29:49
Massi, rivedo te in quei ragazzi. Si vestono esattamente come il melo. Bacini,Michi
Inserito da fiordo-67 il 15/11/2011 17:43:49
Melani, devi essere uno snob, ma così snob che snobbi tutti.