Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Torna Tolkien, torna al cinema con lo Hobbit il prequel del Signore degli anelli, che ebbe un clamoroso successo.
Mercoledì in Nuova Zelanda, dove è stato girato, (in Italia saranno le 3 e 30 del mattino) ci sarà l’anteprima assoluta del film di Jackson che arriverà da noi il 13 dicembre.
Gli appassionati di Tolkien non si facciano illusioni, questo nuovo capitolo cinematografico dedicato agli abitanti della Terra di mezzo potrebbe deluderli.
Mentre il Signore degli anelli, era stato abbastanza fedele (quanto può esserlo un film) al testo dello scrittore inglese e le libertà prese dagli sceneggiatori erano sostanzialmente tollerabili (tranne la dilatazione inutile e fuorviante dei ruoli femminili in omaggio immaginiamo al politicamente corretto rispetto ai generi), lo Hobbit si annuncia con diverse variazioni rispetto all’originale.
Innanzi tutto non sperate di vedere rappresentata tutta la storia perché quello che verrà proiettato domani a Wellington e il 13 dicembre in Italia è solo la prima parte, infatti al posto del sottotitolo originale La conquista del tesoro. Andata e ritorno, nella locandina del film si legge Un viaggio inatteso, nel dicembre 2013 vedremo la seconda parte intitolata The desolation of Smaug e poi nel dicembre del 2014 There and come back, nei quali pare faranno parte oltre al ritorno di Bilbo verso casa e l’incontro con il drago Smaug, anche tutta una serie di inserti tratti dal Silmarillion e dai Racconti incompiuti grazie ai quali ritessere il filo dell’epica tolkieniana a partire dall’invenzione cosmogonica che giustifica i testi più noti rendendoli il punto di arrivo narrativo del tentativo del professore di Oxford di dar vita da un’epica nordica che unisse il modello religioso (biblico) a quello letterario laico.
Quel modello che nella cultura mediterranea è rappresentato dalla lunga serie di narrazioni epiche che dall’Iliade omerica passano all’Eneide Virgiliana narrando il ciclo della fine di Troia e dell’inizio di Roma e che poi in epoca cristiana sarà sviluppata dalla Divina commedia per poi rammentarsi in episodi con le avventure cavalleresche dell’Orlando Furioso, di Ariosto, L’Orlando innamorato del Boiardo fino a giungere alla Gerusalemme liberata del Tasso.
Lo spacchettamento di un testo esile e strutturalmente concepito come vera e propria fiaba per i bambini al netto delle profonde implicazioni ideologiche che caratterizzano il Signore degli anelli rendendolo un testo dai molti piani di lettura, snaturerà il racconto originale e dunque prepariamoci ad assistere, se avremo fortuna e se Jackson sarà stato veramente bravo ad una sorta di sintesi cinematografica dei presupposti teorici, narrativi e tematici del Signore degli anelli.
Poiché l’epica tolkienana è strettamente legata all’invenzione linguistica che secondo lo stesso autore è fondamento necessario di un’epica che non c’era e per la quale è essenziale creare una lingua di sostegno perchè la lingua è lo strumento essenziale per la rappresentazione, ci fa ben sperare il ricorso del regista ad un esperto linguista, David Salo che ha addestrato gli attori che recitavano la parte dei nani alla lingua Khuzdul ricostruendone quanto mancava ai fini delle esigenze del film.
Di seguito tratto dalla voce di Wikipedia dedicata al film ecco i personaggi e gli interpreti che vedremo sul grande schermo:
Il primo ruolo affidato ufficialmente dalla produzione fu quello del protagonista Bilbo Baggins. Il ruolo, dopo diversi mesi di trattative, venne affidato a Martin Freeman. Insieme a Freeman il casting di Bilbo comprendeva James McAvoy, Tobey Maguire e David Tennant. Prima dell'inizio delle riprese Freeman mise in dubbio la sua disponibilità, in quanto le riprese de Lo Hobbit erano in contemporanea con quelle della serie televisiva Sherlock, nel quale Freeman interpretava il Dottor Watson.
Freeman, tuttavia, riuscì a liberarsi dai suoi impegni e confermò ufficialmente la sua partecipazione.
Riguardo al ruolo di Gandalf, interpretato precedentemente da Ian McKellen, Jackson rispose che non avrebbe mai e poi mai diretto il film senza la partecipazione dell'attore britannico.
Fortunatamente McKellen dette la sua disponibilità già all'inizio della lavorazione dei due film, e venne confermato successivamente insieme ad Andy Serkis, il quale sarebbe ritornato nel ruolo di Gollum.
Per i ruoli dei nani, la produzione ingaggiò gli attori Richard Armitage (Thorin Scudodiquercia), Graham McTavish (Dwalin), Ken Stott(Balin), Aidan Turner(Kíli), Rob Kazinsky(Fíli), Mark Hadlow(Dori), Jed Brophy(Nori), Adam Brown(Ori), John Callen(Óin), Peter Hambleton (Glóin), William Kircher (Bifur), James Nesbitt(Bofur) e Stephen Hunter (Bombur).
Tuttavia Rob Kazinsky, che doveva interpretare Fíli, fu costretto per motivi familiari ad abbandonare il suo ruolo nel film. Dean O'Gormanvenne scelto per sostituirlo, contemporaneamente alla conferma di Lee Pace nel ruolo del Re degli Elfi SilvaniThranduil.
Già all'inizio della produzione del film Jackson rivelò la sua decisione di inserire nel film la più grande parte possibile delle persone già coinvolte nella trilogia de Il Signore degli Anelli.
Martin Freeman / Bilbo Baggins.
Richard Armitage / Thorin Scudodiquercia.
Martin Freeman è Bilbo Baggins, il protagonista dei due film. Per il ruolo erano considerati anche James McAvoy, Tobey Maguire e David Tennant. L'attore aveva espresso seri dubbi sulla sua disponibilità, in quanto le riprese dei due film coincidevano con la serie Sherlock, in cui Freeman interpreta il Dottor Watson. Successivamente le riprese sono state posticipate, permettendo all'attore di partecipare sia alla serie televisiva che allo Hobbit. Commentando l'assunzione di Freeman, Peter Jackson l'ha elogiato particolarmente dicendo: «Nonostante tutti i rumour e le speculazioni intorno al ruolo, c'è sempre stato solo un Bilbo Baggins per noi. Accade poche volta nella tua carriera di incontrare un attore che sai che è nato per interpretare un ruolo, ed è stato così quando ho incontrato Martin. È intelligente, divertente, sorprendente e coraggioso - esattamente come Bilbo, e mi sento incredibilmente orgoglioso di annunciare che lui sarà il nostro Hobbit».
Ian Holmè Bilbo Baggins da anziano. L'attore aveva espresso dubbi sul suo ingaggio nel prequel, temendo che la sua età gli avrebbe impedito di partecipare alle riprese. Del Toro, tuttavia, affermò che in qualche modo Holm sarebbe stato integrato nel cast. Infatti la partecipazione dell'attore venne confermata qualche tempo dopo per mano dello stesso regista Peter Jackson.
Ian McKellenè Gandalf. L'attore è stato il primo a dare la sua disponibilità alla produzione, ma nonostante questo è stato ingaggiato definitivamente solo in seguito.
Richard Armitage è Thorin Scudodiquercia, il capo del gruppo dei nani che viaggiano verso la Montagna Solitaria. «Quando era ancora un giovane principe dei nani, Thorin ha assistito alla distruzione e al terrore causati dal grande Drago sputafuoco mentre attaccava il regno dei nani di Erebor. Dopo aver ucciso molti dei suoi compagni nani, il grande serpente Smaug entrò nella Montagna Solitaria e prese possesso del suo vasto tesoro di oro e gioielli. Nessuno venne in soccorso dei nani sopravvissuti, e così quella che una volta era una razza nobile e orgogliosa fu costretta all'esilio. Cresciuto durante lunghi anni di difficoltà, Thorin divenne un combattente forte e senza paura, e una guida rispettata. Nel suo cuore crebbe un feroce desiderio, il desiderio di ottenere indietro la sua terra natale e distruggere la bestia che aveva portato così tanta miseria sulla sua gente. Così, quando il fato gli offre un insolito alleato, coglie l'opportunità di ottenere la sua vendetta...».
Graham McTavish e Ken Stottsono Dwalin e Balin. Le descrizioni dei due personaggi sono: «Dwalin non ha questo tipo di ansie - la sua fiducia nella guida di Balin è incrollabile. Guerriero forte e potente, con una tendenza naturale a non fidarsi di chiunque non sia un nano, in particolare se si tratta di elfi, Dwalin non è molto amichevole»; «Un anziano guerriero, Balin è sopravvissuto a tempi difficili e ha combattuto molte battaglie, e tuttavia nutre qualche dubbio sulla saggezza dell'Impresa per riconquistare la Montagna Solitaria».
Aidan Turnere Dean O'Gormansono Kíli e Fíli. Per il ruolo di Fíli era stato dapprima ingaggiato Rob Kazinsky, che però ha dovuto successivamente rifiutare. «Dean O'Gorman come Fíli e Aidan Turner come Kíli in The Hobbit: an Unexpected Journey. Due dei nani più giovani, Fíli e Kíli fanno parte della dinastia reale di Durin e sono cresciuti sotto la severa guardia di loro zio Thorin Scudodiquercia. Nessuno dei due ha mai viaggiato lontano, né ha visto la leggendaria città dei nani di Erebor. Per entrambi, il viaggio verso la Montagna Solitaria rappresenta avventura ed eccitazione. Abili combattenti, entrambi i fratelli si avventurano in questo viaggio armati dell'invincibile coraggio della giovinezza, senza immaginare il destino che li aspetta».
Mark Hadlow,Jed Brophy e Adam Brownsono rispettivamente Dori,Norie Ori.
John Callene Peter Hambleton sono Oine Gloin. «Lontani cugini di Thorin Scudodiquercia, questi due eroici nani del nord si uniscono alla Compagnia per lealtà nei confronti dei loro amici, e perché hanno una certa somma di denaro investita nell'impresa. Assieme a Bombur, Glóin è l'unico altro nano sposato della Compagnia (c'è stata una certa scarsità di nani femmina in generale). Sua moglie è nota per la sua bellezza, in particolare la sua barba. Glóin è il fiero padre di un giovane nano, Gimli, che finirà per entrare nella ben nota Compagnia dell'Anello».
William Kircher, James Nesbitte Stephen Hunter sono rispettivamente Bifur, Bofur e Bombur. «Mentre la maggior parte della compagnia di Thorin Scudodiquercia è composta da nani legati alla dinastia nobile e reale di Durin, Bofur, suo fratello Bombur e il loro cugino Bifur... decisamente non lo sono. Nati e cresciuti nell'Ovest, discendenti di minatori di carbone e lavoratori del ferro, si sono uniti alla Cerca verso la Montagna Solitaria in parte per trovare fortuna, e in parte perché gli è stato detto che la birra sarebbe stata gratis».
Andy Serkisè Gollum/Smèagol. L'attore ha dichiarato «Il Gollum che vedrete nel film sarà decisamente riconoscibile, e verrà mostrato nella sua forma più autentica». L'attore in questa produzione è stato assunto da Peter Jackson anche come regista di seconda unità.
Benedict Cumberbatch doppia Smauge Sauron.
Christopher Lee è Saruman il Bianco, il capo dell'Ordine degli stregoni e del Bianco Consiglio, di cui fanno parte Gandalf,Galadriel, Celeborn, Círdan, Thranduil ed Elrond. L'attore dapprima dichiarò che non sarebbe tornato nel film nel ruolo di Saruman per poi, successivamente, confermare la sua presenza.
Hugo Weavingè Elrond, padrone degli Elfi di Gran Burrone. L'attore è stato ufficialmente confermato il 1 maggio 2011, ovvero sei settimane dopo l'inizio delle riprese.
Cate Blanchett è Galadriel. Il personaggio non è presente nel romanzo ma è stato aggiunto appositamente nel film dagli autori per creare una connessione maggiore con la trilogia del Signore degli Anelli. Riguardo al ritorno dell'attrice, il regista Peter Jackson dice: «Cate è una delle mie attrici preferite e non posso essere più felice nel vederla tornare in quel ruolo che lei ha così splendidamente portato sullo schermo nei primi tre film».
Elijah Woodè Frodo Baggins. Come Galadriel, anche Frodo non è presente nel romanzo ma è stato aggiunto appositamente nel film dagli autori per creare una connessione maggiore con la trilogia del Signore degli Anelli. Del suo coinvolgimento l'attore dice: «Rappresenta la rara opportunità di tornare indietro e rivisitare un periodo particolare della mia vita, è come se andassi a una colossale riunione di famiglia, se vogliamo; buona parte dello stesso team creativo è stato coinvolto, e alcuni membri del cast torneranno. (...) Per un po' sono stato eccitato all'idea di tornare e vedere tutti quanti, e interpretare nuovamente questo personaggio, poi mi sono seduto a leggere la sceneggiatura, e mi sono esaltato veramente per questi film. Penso che saranno favolosi».
Mikael Persbrandt è Beorn, il mutapelle. Riguardo il coinvolgimento dell'attore, il regista Peter Jackons dice: «Il ruolo di Beorn è iconico, e Mikael è stata la nostra prima scelta per la parte. Sin da quando abbiamo visto il provino non siamo riusciti a pensare a nessun altro per la parte».
Lee Paceè Thranduil, il re degli Elfi di Bosco Atro e il padre di Legolas. Per il ruolo erano stati considerati originariamente Doug Jones e David Tennant, ma il 29 aprile 2011 venne assunto Pace per la parte, notizia annunciata da Peter Jackson su Facebook: «Sono anche lieto di annunciare che Lee Pace interpreterà il Re degli Elfi Thranduil. Trovare gli attori per queste storie di Tolkien è difficile, in particolare quando parliamo di personaggi elfici, e Lee è sempre stata la nostra prima scelta per Thranduil. Sarà favoloso. Abbiamo adorato la sua performance in The Fall qualche anno fa, e da allora abbiamo sperato di lavorare con lui. Quando abbiamo iniziato a parlare di chi poteva essere il personaggio giusto per Thranduil, Lee ci è venuto in mente quasi subito».
Stephen Fryè il Borgomastro di Lagolungo. Riguardo all'ingaggio dell'attore Peter Jackson dice: «Siamo molto felici di confermare che Stephen Fry interpreterà il Governatore di Pontelagolungo. Conosco Stephen da tanti anni, e stiamo sviluppando il film Dambusters insieme. Oltre che ottimo scrittore, è un bravissimo attore e creerà un Governatore memorabile per noi».
Evangeline Lilly è Tauriel, personaggio elfico inventato per il film. Riguardo al coinvolgimento dell'attrice, il regista Peter Jackson dice: «Evangeline Lilly interpreterà un personaggio inedito - l'Elfa silvana Tauriel. Il suo nome significa "figlia del Bosco Atro", il resto dovrete indovinarlo da soli! Quello che non è un segreto è quanto sia talentuosa come attrice Evangeline; siamo felici ed eccitati all'idea che sarà lei quella che porterà in vita la nostra prima vera Elfa Silvana».
Orlando Bloomè Legolas, il principe degli Elfi di Bosco Atro e il figlio di Thranduil. Il 4 dicembre 2010, Deadline ha riportato che Bloom era entrato in trattative per riprendere il ruolo di Legolas.. Il 27 maggio2011, Peter Jackson ha annunciato via Facebookche Bloom avrebbe ripreso il suo ruolo: «Dieci anni fa, Orlando Bloom creò un personaggio iconico attraverso la sua interpretazione di Legolas. Sono entusiasta di annunciare oggi che torneremo nella Terra di Mezzo con lui ancora una volta. Sono molto felice di lavorare ancora con Orlando. La cosa divertente è che io sembro più vecchio, lui no! Penso che sia questo che lo rende un elfo così convincente»[95].
Sylvester McCoy è Radagast il Bruno, uno degli Istari del Bianco Consiglio. Nella trilogia di Jackson, McCoy era stato preso in considerazione per interpretare Bilbo al posto di Ian Holm.
Jeffrey Thomas è Thrór, il nonno di Thorin.
Mike Mizrahiè Thráin II, il padre di Thorin.
Bret McKenzieè Lindir, elfo di Gran Burronegià apparso nel primo e nel terzo film della trilogia di Peter Jackson.
Ryan Gageè Alfrid. L'attore, inizialmente, avrebbe dovuto interpretare Drogo Baggins, il padre di Frodo Baggins. Riguardo al coinvolgimento dell'attore, il regista dice: «Il fedele servitore del Governatore, Alfrid, verrà interpretato da Ryan Gage. Ryan è un grande giovane attore che avevamo inizialmente coinvolto per un ruolo più piccolo: ci è piaciuto così tanto che lo abbiamo "promosso" per un ruolo più ampio come quello di Alfrid».
Barry Humphries è il Grande Goblin: Riguardo al coinvolgimento dell'attore, il regista Peter Jackson dice: «Sono anche entusiasta di dirvi che Barry Humphries interpreterà il Re dei Goblin, nello stesso modo in cui Andy Serkis creò Gollum. Barry è forse noto per il suo lavoro a teatro e in TV come Dame Edna Everage. È stato anche ardente supporter del politico australiano piuttosto incompreso e ingiustamente deriso Sir Les Patterson. Comunque, nel suo tempo libero Barry è un bravo attore, e non vediamo l'ora che interpreti il Re dei Goblin con la delicata sensibilità e la profondità emotiva che merita questo personaggio»
Conan Stevensè Azog: Riguardo al coinvolgimento dell'attore, il regista dice: «Ultimo ma non meno importante è Conan Stevens, che interpreterà un Orco chiamato Azog e sì, si chiama Conan! Non è fantastico? Azog viene interpretato da Conan!».
Inserito da Maria Cerasi il 27/11/2012 14:34:34
Lo Hobbit è un libro che, una volta aperto, non vorresti mai che finisse. È un po' come l'Anello del Potere: una volta che ce l'hai,lo indossi e non vuoi più separartene. La spiegazione? La magia della parola come strumento di creazione, che penetra nella mente del lettore e semina l'immagine. Quest'immagine cresce attraverso la nostra forza creatrice, e prende la forma della nostra sensibilità. Ma la bellezza del prodotto finale è legata a quelle parole che il Creatore (l'autore)ha seminato nella mente del sub-creatore (il lettore), per cui il mondo creato da Tolkien che leggiamo ne "Lo Hobbit" viene ri-creato da noi stessi, attraverso il filtro della nostra sensibilità. Detto ciò, mi auguro che la versione cinematografica sappia rendere onore a questo grande libro e a tutti i suoi lettori, con la speranza che la sub-creazione di Peter Jackson rievochi il mondo che ognuno di noi ha immaginato, sognato, creato. Grande emozione!
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