Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
n altro anno, fra poco più di un mese, terminerà e ci troveremo
come al solito a fare il rendiconto del tempo trascorso, vissuto con esigue
certezze, a conferma di questo momento così tormentato.
Durante l’anno non ho reminiscenza di una notizia che normalmente non sia stata
all'istante smentita: l’economia è in fase di ripresa, no, forse, sembrerebbe, però…;
il Governo finalmente ha intrapreso la strada giusta e precariato e posti di
lavoro non sono più un problema, ah si? No, era parso ma poi, tutto come prima,
anzi…;
il turismo è cresciuto notevolmente, sì è vero, ma solo in altri Paesi europei, non certo in Italia…;
finalmente la finanza internazionale e le banche stanno cambiando idea su di noi, anzi no, non si fidano granché invece, forse un po’ meglio di prima, ma appena un po’…;
il terremoto in Emilia, come quello precedente in Abruzzo, è stato superato di slancio, sono arrivati gli aiuti e tutto si è risolto, no forse c’è un errore, le persone sono ancora sottoposte alle intemperie della natura e del Governo…
Praticamente, è così che è trascorso l’anno: velato ottimismo e subitanee ritrattazioni.
Intanto la politica ci ha messo molto del suo: Monti e compagnia bella sembravano, dapprima, i salvatori della patria, poi si sono dimostrati ben altra cosa.
Ora si è fatto avanti un certo Renzi da Firenze, speriamo la si comporti a modino, ovvia!
Cambierà qualcosa?
Non certamente a breve termine; nonostante le rassicurazioni …. nessuno ha mostrato
di sapercela davvero fare. Soltanto le imminenti elezioni sapranno fornirci
bilanciate informazioni.
Perciò, ci incamminiamo verso un nuovo anno di mortificazioni?
Non obbligatoriamente; sotto gli scendiletto abbiamo rinvenuto
un mucchio di porcherie che hanno necessitato, e richiedono, più ciclicità del previsto
per essere ripulite a dovere ma, in certe condizioni, si scorgerà, magari con
un Governo nuovo e capace, la fine dello smaltimento di tali rifiuti...umani!
L’Italia, signore e signori miei, non è messa benissimo, e mentre stiamo attraversando un momento epocale, dove non proprio tutto è malevolo, nonostante l’andazzo della Res Publica, dovremo essere noi cittadini a caricarci di quell’ottimismo utile a non abbatterci e a non sentirci isolati dal resto dell’Europa. Dovremo comportarci da veri patrioti, più forti del malgoverno e della malagiustizia che da tempo stanno mietendo vittime illustri e persone normali. Dovremo, in altre parole, ergerci noi stessi a Governo sapendo che peggio non potremmo mai fare, di quei bei tipi incollati ai sacrali scranni della politica.
E’ quasi sicuro che anche il prossimo anno sarà vissuto tra alternanze emozionali, tra chiaroscuri che ci lasceranno incerti fino alla fine; del resto, le convinzioni che distinguevamo sino a qualche anno fa, verosimilmente, sono del tutto seppellite, poiché siamo nell’evo della saltuarietà.
Quindi, cari cittadini italiani tocca a noi rimboccarci le maniche e venirne fuori… se aspettiamo gli altri facciamo notte!
Inserito da Loredana il 29/11/2012 16:55:08
Sono d'accordo con l'ultima affermazione: iniziamo noi stessi, per primi, senza aspettare nessuno. Altrimenti rischiamo che la notte diventi notte eterna...è anche ora che iniziamo a risollevarci: siamo caduti troppe volte, ora impariamo di nuovo a camminare da soli!
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