Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
G.Puccini
Lucca e Puccini, un binomio inscindibile culminato con la
riapertura, dopo tante vicissitudini, della casa natale del maestro, nel cuore
del centro storico della città toscana. L’allestimento di Boheme, l’opera forse
più significativa di Puccini, è dunque un ulteriore omaggio al grande
drammaturgo che la sua città ha voluto riservargli. Sabato prossimo 19
novembre, sarà la serata del debutto dell’opera pucciniana interamente messa in
piedi dal Teatro del Giglio di Lucca e da un cast di primissimo piano, a partire
dal regista, Marco Gandini, allievo di Zeffirelli, che ha debuttato nella regia
proprio con un’opera di Puccini, il Gianni
Schicchi al Filarmonico di Verona. Ispirato al romanzo di Henri MurgerScènes de la vie de bohème, il capolavoro di Puccini venne rappresentato
per la prima volta al Teatro Regio di Torino il 1 febbraio del 1896. Ambientato
in una Parigi gaia e spensierata, un gruppo di giovani artisti “poveri ma
belli” attraversano l’avventura della vita sognando tutto quello che un giovane
può desiderare: il successo, in questo caso artistico, e un benessere che non è
necessariamente quello borghese e paludato, tipico di una città tutto sommato
moderata e conservatrice, come lo era la Parigi del 1830. Il pittore Marcello,
il poeta Rodolfo, il filosofo Colline, il musicista Schaunard, rappresentano il
quadro fedele della società parigina, colta, attenta alle avanguardie, disposta
ad accettare il nuovo e soprattutto l’emergente. Puccini ha voluto
rappresentare uno spaccato della società europea del primo Ottocento,
riuscendoci benissimo. Ne ha messo in evidenza i tic, le contraddizioni, ma
anche il grande fermento culturale che proprio in Francia ha avuto il suo
epicentro. La vicenda dei giovani
artisti, che ha come sappiamo un risvolto tragico a causa dalla morte di Mimì,
personaggio geniale uscito dalla fervida immaginazione di Puccini, è un po’ lo
specchio di ciò che le avanguardie artistiche del Vecchio Continente intendevano
proporre alla società dell’epoca. Sabato dunque il grande debutto a Lucca:
l’orchestra, diretta da Elio Boncompagni, i cantanti a partire dalla soprano
Jessica Nuccio, nei panni di Mimì, Mariangela Sicilia, che sarà Musetta, il
tenore Marcelo Puente, artrista di caratura internazionale che ha lavorato in
diversi teatri in argentina e Brasile,
che interpreta Rodolfo,Nicolai Karnolsky – Colline, il basso che ha
calcato i palcoscenici di Berlino, Brema, Dublino. Un evento da non perdere
dunque anche grazie alla sceneggiatura accurata e originale di Italo Grassi che
nel 2004 ha realizzato le scene de Le
nozze di Figaro al teatro di Tel Aviv, con la direzione di Zubin Metha.
Inserito da nteyrfk il 31/12/2021 14:51:34
Totalità.it - Sabato prossimo 19 novembre, sarà la serata del debutto dell’opera pucciniana nteyrfk http://www.gj3oto6x1g827tv399s701qj723zl0uis.org/ anteyrfk [url=http://www.gj3oto6x1g827tv399s701qj723zl0uis.org/]unteyrfk[/url]
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