L'astro bellissimo e quello gioioso

La leggenda della stella cometa. Come l'umiltà prevale sull'orgoglio chiassoso

Non c'erano palazzi, castelli o dimore, non brillavano ne ori ne gioielli. Solo una piccola casupola abbandonata, sporca e maleodorante

di Il Raccontafavole

La leggenda della stella cometa. Come l'umiltà prevale sull'orgoglio chiassoso

Di tutte le stelle che brillavano nel cielo, quella era senz’altro la più bella di tutte.

Ogni pianeta, e astro del cielo, la guardava con ammirazione, e si chiedeva quale sarebbe stata l’importante missione che doveva compiere. E la stessa cosa si domandava la scintillante stella, consapevole della sua incomparabile bellezza.

I suoi dubbi svanirono quando alcuni angeli andarono a trovarla:

- Vai! Il tuo tempo è giunto, il Signore ti chiama per affidarti un importante compito.

Ed ella corse più rapidamente che poté per conoscere il luogo in cui sarebbe accaduto  l'evento più importante della storia. La stella si riempì di orgoglio, si vestì con i suoi migliori fulgori, e si dispose dietro gli angeli che gli avrebbero indicato la strada

Brillava con una tale forza e bellezza, che la potettero osservare in ogni luogo della terra, e anche un gruppetto di Re decise di seguirla, sapendo che stava indicando qualcosa di universalmente importante.

Per giorni la stella seguì gli angeli, che gli mostravano il percorso, desiderosa di scoprire quale fosse il posto che avrebbe dovuto illuminare.

Ma quando gli angeli si fermarono, e con grande gioia dissero "ci siamo, è qui il posto" la stella non riuscì a crederci.

Non c'erano palazzi, castelli o dimore, non brillavano ne ori ne gioielli. Solo una piccola casupola abbandonata, sporca e maleodorante.

- Oh, no! Ma cosa succede! Non posso sprecare il mio splendore e la mia bellezza in un luogo simile! Sono nata per illuminare qualcosa di più grande e maestoso!, disse la stella.

Nonostante gli Angeli tentassero, con ogni mezzo, di calmarla, la furia della stella crebbe a dismisura, e si riempì di così tanto orgoglio che cominciò a bruciare, fino a consumarsi del tutto, e a scomparire nel nulla. 

Che problema! Mancavano solo un paio di giorni al grande momento, e gli angeli erano rimasti senza la luce più splendente. In preda al panico, raggiunsero Dio per raccontargli ciò che era accaduto. 

Egli, dopo aver pensato per un attimo, disse:

- Cercate e trovate la più piccola, umile e gioiosa stella tra le stelle.

Sorpresi dal mandato, ma senza indugio alcuno, perché il Signore era solito chiedere certe cose, gli angeli volarono per i cieli alla ricerca della più minuta e felice stella fra le stelle.

Ne trovarono una piccolissima, così minuscola che pareva un granello di sabbia. 

Di essa non ne avevano mai sentito parlare, però capirono che non dava alcuna importanza alla sua luminosità, e trascorse tutto il tempo, mentre la osservavano, a ridere e chiacchierare con gli astri amici, molto più grandi di lei. 

Quando fu presentata a Dio, egli disse:

- La stella più perfetta della creazione, la più bella e brillante, ha fallito a causa del suo infinito orgoglio. Ho pensato, allora, che tu, la più umile e gioiosa di tutte le stelle, avresti di diritto preso il suo posto e dato luce all’evento più importante di tutta la storia: la nascita del Bambino Gesù a Betlemme.

Di tanta emozione si riempì la stellina a quelle parole, e provò moltissima gioia quando giunse a Betlemme, però, si rese conto che la sua lucentezza era poco più di quella di una lucciola, nonostante avesse provato a brillare molto di più.

"Chiaro", si disse fra se e se. "Quando mai avrei pensato di ricevere un simile incarico, dal momento che sono l’astro più piccolo del cielo… ! E' assolutamente impossibile per me comportarmi come una grande stella splendente ... Che peccato! Ho perso l’occasione di essere invidiata da tutti gli astri del cielo... ".

Poi pensò ancora una volta "a tutte le stelle del cielo." 

“Certo che sarebbero rimaste incantate da una simile cosa!”

 E senza esitazione, pattugliando i cieli lanciò un messaggio a tutti i suoi amici:

“ Il 25 dicembre, a mezzanotte, voglio condividere con voi la più grande gioia che mai più potrà avere una stella, di qualsiasi dimensione… : illuminare la nascita di Gesù Bambino, figlio di Dio!! Vi attendo tutti nel paesello di Betlemme, vicino a una piccola casupola, anzi meglio chiamarla stalla. A presto!”

E in effetti, nessuna delle stelle respinse il suo generoso invito. 

Così, tante e tante stelle si unirono fino a formare la Stella di Natale più bella e luminosa che mai fu vista prima, nonostante la minuscola stellina non fosse per niente distinguibile tra tanta lucentezza.

E incantato dall’ottimo compito svolto, Dio premiò la stellina per la sua umiltà e generosità, trasformandola in una preziosa stella cadente, con il potere di realizzare i desideri di chi, ogni volta, l’avesse vista brillare nel suo percorso luminoso. 

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