Editoriale

Berlusconi stana Bersani: non è cambiato niente. Ora però vediamo se esiste un partito a destra

Il leader del Pd ha ricominciato con l'antiberlusconismo, altro che nuovo! Con Renzi non sarebbe successo e forse il cav sarebbe rimasto ad Arcore

Giovanni F.  Accolla

di Giovanni F.  Accolla

o so, rischio di essere cinico da far paura (mi spavento io stesso), ma benedico la ri-discesa in campo di Silvio Berlusconi. Non se ne poteva più dello stallo in cui vivevamo, l’attesa serviva solo a rafforzare gli sgangherati piani politici di Bersani e a logorare, in una rappresentazione da teatro dell’assurdo, tanto il centro che il centro destra. Con la sua sola presenza (per altro ancora tutta da immaginare nelle modalità) o con il solo materializzarsi del suo spettro, Berlusconi ha squarciato il velo di ipocrisia sotto il quale ogni schieramento celava le proprie intenzioni e il proprio autentico carattere.

Berlusconi parla, ed ecco immediatamente riaffiorare l’indole antidemocratica e intollerante della sinistra, ancora ossessionata dal berlusconismo col quale, se da una parte si compatta, dall’altra ritorna perennemente uguale a sé stessa, mostrando l’aleatorietà del tanto sbandierato processo di rinnovamento (Renzi ne sa qualcosa). Nel volto di Berlusconi, gli elettori tutti scorgeranno di rimando il ghigno di Bersani ingrigito dal novero dei suoi fallimenti politici. La verità dei suoi cinici intenti spinti dall’ambizione personale (è o no l’ultima sua partita?), verrà all’evidenza della luce, come saranno evidenti le posticce alleanze, la pochezza dell’offerta politica messa sul piatto.  

La ridiscesa in campo del Cavaliere metterà finalmente ordine anche nel Pdl. Gli elettori potranno davvero valutare - visto che le primarie non potranno più svolgersi - di che pasta è fatto il partito, se è un partito, soprattutto, o se è un’accozzaglia di idee e uomini fin ora uniti dalla buona sorte. Gli effetti sono già alla portata delle cronache parlamentari: le anime sono già al meno due. Chi crede nel buon operato del governo Monti e chi è contro, e, a breve, molto probabilmente, avremo un altro gruppo con la sua proposta alternativa. Benedico Berlusconi, dunque, perché credo che nel centro destra ci sia bisogno di verità e di idee: gli elettori giudicheranno, ma le commedie sono terminate. A buon intenditor…

Anche i centristi di ogni dove dovrebbero ringraziare la definitiva sortita di Berlusconi. La loro attesa messianica terminerà senz’altro a breve. Si dice che, al massimo appena a ridosso delle feste natalizie, Mario Monti deciderà che ruolo avere nella prossima tornata elettorale. Intanto - mentre anch’egli attende le manifestazioni annunciate per il 16 e per il 17 dicembre delle componenti destre del Pdl per capire se ci sarà una divisione - lo spread, i mercati e le Cancellerie internazionali, così come una parte importante della Chiesa e diversi editorialisti, già sono scesi in campo per il professore, aprendo la sua personale campagna elettorale. Presto si vedrà chi bleffava, chi avrà da argomentare, chi rimarrà nella sua casa di appartenenza, chi salperà per altri nuovi lidi. 

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da pietro46 il 10/12/2012 21:59:29

    E'RITORNATO PENSANDO DI SALVARCI MA CI HA SPROFONDATI NELLA DISPERAZIONE PIù TOTALE.

  • Inserito da kristina il 10/12/2012 20:52:34

    E RITORNATO CON DISPERAZIONE PER SALVARCI...

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