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Maurice Tillet
La verità, certe volte, è ancora più bizzarra della finzione.
Soprattutto, perché la finzione ha la tendenza a copiare dalla realtà e non sempre ciò riesce. In questo caso, gli animatori digitali della fabbrica Dreamworks possono dire quello che vogliono, ma la somiglianza fisica tra il lottatore Maurice Tillet e l’orco dei cartoni animati Shrek è più che evidente. Come già detto, Tillet era un lottatore nato nel 1903 in Francia. Il suo aspetto piuttosto repellente era dovuto ad una malattia, acromegalia, che attiva l'azione degli ormoni della crescita. Tuttavia, non deve trarre in inganno: Tillet era estremamente intelligente, e tra le sue virtù c’era quella di parlare correttamente ben 14 lingue. Forse è per questo che nel film Shrek è in grado di parlare con gli asini. D’accordo, questo esempio c’entra come il cavolo a merenda, ma è stato fatto solo per ricordare per quale motivo stiamo parlando di quest’uomo.
Il rifiuto sociale che gli causò la sua patologia, costrinse Tillet a rifarsi un’identità in America, dove diventò un lottatore di wrestling professionista col soprannome “L’angelo francese” prima, e “L’orco mostruoso del ring” dopo.
Nel 1944, diventerà campione nazionale battendo Steve il distruttore. In America si fece molti amici, ma una persona in particolare lo fu molto di più: l’uomo d’affari Patrick Kelly, con il quale era solito giocare a scacchi. Quando Maurice morì per insufficienza cardiaca nel 1954, Kelly conservò una delle sue maschere con cui era solito combattere.
Ma, la storia di Tillet
non finisce qui o con Shrek 5 in uscita nel 2013.
Nel 1980, 25 anni dopo la sua morte, Patrick Kelly programmò una partita a scacchi con il suo computer, tenendo vicino a sé, per tutta la durata dell’incontro, la maschera del suo grande amico Maurice.
Una mattina, il programma di scacchi del suo PC subì una trasformazione e iniziò con una diversa routine, tra cui l’apertura di gioco in lingua francese e svolgimento nel XVIII secolo. E se questo non impressiona è normale, neanche io conosco il gioco degli scacchi, lo dovrà fare ...
Il computer non era stato nemmeno acceso! Questo, almeno, ciò che raccontò Kelly, secondo cui il fenomeno ebbe a ripetersi più volte sino a che un controllo approfondito del computer, e della maschera del suo amico, non rivelarono niente di anomalo.
Inoltre, nella sua biografia Tillet, sembra non essersi mai sposato o avere posseduto un gatto, e molto meno con gli stivali…
Inserito da Loredana il 12/12/2012 13:24:08
Quattordici lingue? Un "mostro" dell'apprendimento, direi! E anche un bell'esempio di come si possa rovesciare il rifiuto altrui trasformandolo in un'occasione di affermazione di se stessi.