Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Saturnalia
Sin dai tempi remoti l'arrivo della stagione invernale e, soprattutto, il solstizio d'inverno, erano celebrati da numerose culture in tutto il mondo.
Secoli prima dell’avvento di Cristo, antichi popoli europei celebravano la rinascita e la prosperità a metà di buie giornate invernali.
Molte persone si rallegravano col solstizio di inverno, quando cessava l'incremento del periodo di oscurità e cominciavano ad allungarsi i giorni e vi erano più ore di illuminazione solare.
Certo, il termine Natale, o festività natalizie, è diventato un fenomeno mondiale solo dopo la nascita di Cristo e la venuta al mondo della religione cristiana e del relativo "presepe", parola che significa, appunto, nascita.
In Scandinavia, gli
abitanti festeggiano il Natale (Yule) dal 21 dicembre fino a
gennaio. Durante questo periodo, e in onore del ritorno del sole, padri e
figli abbattono diversi albero i cui tronchi serviranno per fare un grande
fuoco nel focolare. La gente continua la celebrazione sino a che la fiamma
si spegne completamente, e ciò può richiedere circa 12 giorni. Molte
persone della regione ritengono che questa fuoco rappresenti suini e ovini che
verranno mangiati nel prossimo anno.
Nella maggior parte dei Paesi europei, dal clima rigido,gli ultimi giorni di dicembre sono il momento perfetto per le vacanze. In detto
periodo viene sacrificato parecchio bestiame bovino tanto che, per molte
persone di quelle regioni, questa è l'unica volta -in tutto l'anno- che si può
fare scorta di carne fresca, nel vero senso della parola
D'altra parte, una gran quantità di birra e vino sono rimasti a fermentare durante i 365 giorni, e finalmente giunge il momento del loro consumo.
In Germania, in questi tempi, si onorava Oden, un antico dio pagano. Secondo la credenza tedesca esso, temibile e potente, si svagava con una passeggiata notturna. Durante il suo volo osservava le persone e decideva chi poteva prosperare e chi cadere in disgrazia. Per tale motivo molte persone, ancora legate alla leggenda, scelgono di rimanere chiuse in casa durante questo lasso di tempo.
A Roma, dove gli inverni non erano così crudi come nei paesi nordici, venivano celebrate le feste Saturnali. Esse iniziavano nella settimana del solstizio d'inverno e si sviluppano durante un arco di tempo di 30 giorni.
Il periodo dei Saturnali era il tempo dedicato all’edonismo, ove il cibo e le bevande erano consumate in abbondanza e l'ordine sociale di Roma veniva interrotto bruscamente. Per un mese gli schiavi si trasformavano in padroni, i contadini signoreggiavano per le vie della città, i commerci e le scuole si chiudevano affinché tutti potessero condividere i festeggiamenti. Anche nei giorni del solstizio d'inverno, i romani celebravano i Juvenalia, una festa dedicata agli adolescenti e bambini.
D'altro canto, le classi superiori festeggiavano Mitra, il dio del sole invincibile, che aveva comunque luogo il 25 dicembre.
Il popolo credeva che Mitra, dio bambino, fosse nato da una roccia e, per alcuni romani, era la festa più sacra dell'anno.
I precursori del cristianesimo nascente, abilmente, presero queste e molte altre credenze e tradizioni antiche, e le adattarono alla loro religione, assorbendole e sincretizzandole, fino alla celebrazione del Natale.
Nonostante il progresso e la tecnologia, tuttavia, in alcune
regioni europee ancora oggi rimangono vive e invariate alcune di queste
antichissime celebrazioni.
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