Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Marco Pannella
Ormai, in molti lo sappiamo, e lo presagiscono un po’ dappertutto nel mondo: l’Italia è un Paese irredimibile, senza il minimo rispetto e sostegno morale per le persone che soffrono e combattono.
Ci interessiamo esclusivamente alla spartizione partitica, alle comparsate “burine” televisive, a rimanere incollati alla poltrona, a cambiare bandiera a seconda del vento, a fregarci l’un con l’altro.
Poi, di un certo Marco Pannella, chi se ne frega! A chi interessa che, per l’ennesimo sciopero della fame e della sete, stavolta rischi veramente la vita. Il radicale ha 83 anni, e non più il fisico delle precedenti crociate sociali.
Pensate un po’ se a Monti, Fornero, Bersani, Berlusconi, Alfano, Casini, Di Pietro e via dicendo, interessi qualcosa di tale grande personaggio, di colui che sta sfidando la morte per tutti noi, e quindi, anche per la casta, per una politica che non lo ha mai meritato.
Sta lottando duramente per migliorare la vita nelle carceri e dei carcerati, coloro i quali oramai sono marchiati a sangue, persone che per la maggioranza degli italiani non contano più un emerito ca…volo! “ Tanto se sono in gattabuia, per niente non ce li terranno”, dicono i soliti stronzi e macellai dell’anima.
Attenti, però, il destino, e la sua irrefrenabile ruota, girano, e in questo loro vorticoso roteare potrebbero, a ragion veduta, interessarsi a qualcuno di voi, zelanti paraculi, curanti solo del vostro tornaconto.
Se molti di questi ripugnanti personaggi hanno avuto la possibilità di divorziare, o hanno amici e parenti che l’hanno fatto, lo devono in primis alle battaglie di Pannella e ai vari digiuni fatti per la libertà del cittadino.
Nel 1970, il PCI, il PSI e il PLI, in maggioranza in parlamento, approvarono grazie a questo immane sforzo del radicale la legge sul divorzio, rammentata dai più come "legge Fortuna-Baslini".
Vergogna Italia, vergogna Italiani, per il totale disinteresse verso questo martire e paladino di tante battaglie dimenticate, ma soprattutto di quest’ultima, che se lo porterà alla morte la causa principale sarà da ascrivere alla vostra totale ignavia e codardia che da sempre caratterizza la vicinanza dell’uomo alla bestia amorale.
Inserito da luisa grasso il 18/12/2012 17:33:23
Ho visto il volto scavato e sofferente di Pannella in tv, sono rimasta impressionata dal suo aspetto, non ricordo si sia mai ridotto così. Certo, oggi pesano anche i non pochi anni che porta sulle spalle, oltre che gli innumerevoli scioperi della fame e della sete, strumenti dolorosi di tante battaglie civili. E' vero, dobbiamo a lui la legalizzazione dell'aborto e la legge sul divorzio. Ed è sacrosanta anche quest'ultima lotta, che sta conducendo all'ultima goccia d'acqua, anche se sostenuta per rendere più umana l'esistenza nei luoghi di pena. La vita è una ruota che gira, hai ragione Maximilian, a ciascuno di noi potrebbe capitare di imbattersi in un soggiorno gratuito nelle patrie galere, anche per errore. Sarebbe bene pensarci a fondo, prima di lanciarsi in contumelie contro i veri o presunti rei dei più disparati misfatti. Il carcere dovrebbe rappresentare un luogo idoneo al recupero sociale, ma le nostre carceri non recuperano alcunchè, nella stragrande maggioranza dei casi. Il problema carceri si dibatte da tempo, poi però viene puntualmente accantonato. Nessun politico ha preso realmente a cuore la questione, forse per non contrastare l'opinione pubblica dominante che non ritiene di doversi preoccupare per le condizioni di vita dei carcerati. Mi auguro che la protesta di Pannella si concluda al più presto, e positivamente! Personalmente mi sento di dirgli:" grazie Marco, per essere riuscito a migliorare la vita di tanti italiani, grazie di cuore!"
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