Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
rmai è chiaro, l’Italia non è un paese per gente seria, è un paese di comici, giullari, barzellettieri. Niente resiste al fascino della battuta, greve, sgraziata, inutile, maldestra, simpatica o azzeccata non importa, basta buttarla in pseudo-comicità e tutte le porte si aprono: politica (Grillo), televisione, ma anche cultura.
Già, perché grazie a Benigni, l’ultima cosa seria che era rimasta in questo disgraziatissimo Paese, la cultura, è stata svenduta al buffone sgraziato, al giullare impertinente, al rozzo battutista. E quel che peggio nel plauso ed entusiasmo generale.
In nome della diffusione della letteratura “alta” presso il popolo televisivo, evidentemente considerato “basso” da chi esalta queste operazioni, si è svilito la Divina Commedia affidandone la lettura e l’esegesi al più insopportabile (culturalmente) dei toscani. Certo l’Opera del maggior poeta può tollerare anche l’immiserimento che ne ha fatto Benigni (preferito all’eccellente e seguitissimo Sermonti), noi molto meno. Noi avremmo bisogno di altezze non di orridi profondi, ma l’audience, il cattivo gusto e la rozzezza culturale dispongono diversamente...
Ieri sera è toccato alla Costituzione. Della nostra carta fondativa si può pensare quello che si vuole, e chi scrive non ne è entusiasta, ma questo non vuol dire niente, si tratta di ciò che sta alla base etica, morale e politica del nostro sistema e da chi la apprezza dovrebbe essere considerata sacra.
Ma da noi la sacralità (laica come nel caso della Costituzione, o religiosa, o culturale) è faccenda da affidare ad un buffone.
Il quale, per offrirci la noia raccapricciante di ieri sera, ha dichiarato di essersi avvalso della consulenza di grandi nomi, da Magris a Zagrebelski passando per Calvino, ma a quanto pare nessuno deve avergli chiarito le idee sull’importanza di trattare seriamente cioè rispettosamente la carta fondativa.
E così abbiamo assistito ad una pappardella dalla povertà lessicale imbarazzante («questo articolo è bellissimo» «questo è poesia» ripetuto ossessivamente tanto da togliere ogni significato) farcita di banalità mortificanti sui padri costituenti che (Pertini) “prima andavano in galera e poi in Parlamento, mentre oggi succede l’inverso” . Ma che dice? Senza i dovuti distinguo, che si è guardato bene dal fare visto che le battute non sopportano le distinzioni, Pertini viene assimilato ad un furfante qualunque della modernità, e per quanto mi stia cordialmente antipatico, l’andare in galera prima rispetto al seggio in Parlamento non è un titolo di merito rispetto ai malfattori contemporanei.
E che dire dell’articolo 3 sul quale si è dilungato oltre il limite consentito dalla povertà aggettivale che ha messo in campo? «Non è stato scritto a Montecitorio, ma a Woodstock, quando lo hanno scritto si erano fatti una canna» «Pertini passami il cannone, tieni Togliatti» «L’articolo 3 sembra Imagine di John Lennon scritto 30 anni prima».
Ma siamo impazziti? La Costituzione scritta sotto l’effetto di una canna? E non detto en passant, la battuta gli è piaciuta tanto che ci ha deliziato per almeno cinque minuti su questo tono, prima di accorgersi che forse stava esagerando e aggiungere che i padri costituenti erano sobri quando hanno scritto quell’articolo!
E che dire delle iperboli idiote come quella che ha presentato la Costituzione migliore dei 10 comandamenti i quali si basano sulla proibizione (non uccidere, non rubare ecc) mentre la nostra carta si basa sull’invito a fare. Dal che si deduce che i padri costituenti sono stati più bravi di Dio!
Non si può poi tacere sulla lezioncina di storia recente che ha preceduto la lettura, un bignami, che sembrava ispirato ai libri di Cazzullo. Così la scelta della Repubblica quando non andava di moda (ma che dice? La Francia era una repubblica, la Germania idem già con Hitler!, l’America lo stesso), contro la monarchia che non è democratica e rende i cittadini sudditi! Mai sentito parlare di monarchie parlamentari?
E ancora a proposito della democrazia una zuppa di banalità imbarazzanti fino alla contradditorietà infatti dopo aver decantato la meraviglia della democrazia, si è reso conto che così legittimava anche Berlusconi, così ha fatto un passo indietro per dire che insomma ci sono anche delle perversioni nel sistema, e che forse non sempre il popolo a maggioranza fa le scelte migliori!
Tre ore di idiozie spacciate per educazione civica!
Neppure la imperfetta, e per alcuni versi detestabile, Costituzione italiana meritava uno scempio simile!
Inserito da borzacchini il 20/12/2012 11:21:43
Cara Simonetta, pestar merde in questi frangenti è un mestiere davvero onorevole e di cui essere fieri. Ho inviato a Polis Labronica queste poche righe per integrare quanto da te brillantemente espresso: Non l’ho vista in diretta ma me ne son goduto un po’ in registrata....penso che il massacro di Dante Alighieri continua con la Costituzione...veramente pensate che ci si bisogno di un guitto verboso e saltellante, ormai scolorito nel suo spirito popolare di tanti anni fa, pagato quanto Von Karajan e forse più per illustrare la Costituzione Italiana con una betoniera di luoghi comuni e di banalità, con un lessico da capitore di periferia...? Allora siamo messi proprio male caro amico. Mi sarebbe piaciuta di più una panoramica di serene e mature valutazioni su quanti articoli della nostra Costituzione furono il risultato di tira e molla e contrattazioni dei partiti che, liberati dall’oppressione della tirannide fascista, cominciavano a tirare vigorosamente l’acqua al proprio mulino. Ettore Borzacchini E ora via...alla ricerca d'altre merde da pestare, che mi sembra sovrabbondino... tuo Borzacchini
Inserito da Frankie il 20/12/2012 11:20:11
Sinceramente questa volta non mi sento di condividere l'opinione della pur sempre molto in gamba Bartolini, l'intenzione di Benigni è ottima, a parte che può stare simpatico o antipatico il modo di esporre, lui si è reso conto che la gente ha bisogno di conoscere delle verità fondamentali che se non gli vengono proposte in modo gustoso e divertente mai si andrebbero a leggere o studiare, quasi tredici milioni di italiani hanno sentito parlare della costituzione con amore e rispetto ( Per me è una grande intelligenza che si avvale dell'umorismo per dare grandi insegnamenti ), di questi molto probabilmente il 90 % l'avevano dimenticata dai tempi della scuola dell'obbligo, e sicuramente una buona parte non aveva al tempo la maturità e l'interesse per approfondirla, con questa occasione l'hanno conosciuta. A tanti politici che non danno nessun segno di religiosità, ha fatto capire come la costituzione ha fondamenti evangelici, lodando politici santi come La Pira, De Gasperi, Moro e ha professato anche amore verso Dio, basta vedere il rispetto e l'amore quando nomina Gesù Cristo. Colgo qualche pregiudizio che non capisco: è evidente che quando parlava di Pertini in prigione era per lodarlo non per screditarlo, poichè Pertini è uno dei pochissimi italiani che non si sono mai piegati al compromesso della dittatura fascista e per questo era in galera non per le ruberie di troppi politici di oggi, ma la battuta era fin troppo evidente, definire questo omaggio della costituzione che alla èlite "intellettuale" possono sembrare tre ore di idiozie, mi dispiace dirlo ma mi sembra il classico snobismo del "benpensante" colto. L'umorismo non è dissacrare, se capito con intelligenza ha un grande valore, e per chi studia la Bibbia si accorgerà che anche in essa Dio fa uso dell'umorismo per insegnare, se non si scandalizza Lui dobbiamo scandalizzarci noi?
Inserito da giorgio il 19/12/2012 16:06:56
@sbalordito, sicuro che la Bartolini l'abbia pestata? Non si sarà mica fatto male..
Inserito da massimino il 19/12/2012 14:20:52
ma non è mica che lei è una di quelle che spiega le barzellete dopo averle raccontate? no, ecco, così per capire..
Inserito da borzacchini il 19/12/2012 14:18:28
meno male simonetta, tiro il fiato. Credevo di essere ammattito io con tutti, anche i più insospettabili, mi infarcivano di "Certo Benigni è bravo...", "Dopo aver sentito Benigni sono orgoglioso della nostra costituzione..." "Meno male che c'è Benigni a tirar su le sorti del nostro paese..." e compagnia cantando. Dopo avergli fatto massacrare Dante qualche cervellone gli ha affidato la Costituzione italiana. Questo ha sparato luoghi comuni e battute da conversazione tabernale e pochi hanno protestato. Forse Benedetto XVI gli affiderà il Discorso della Montagna e uno spot sulla moltiplicazione dei pani e dei pesci ? Grazie Simonetta...!!! Borzacchini
Inserito da sbalordito il 18/12/2012 13:04:57
Egregia, hai pestato una m.....
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