Vergogna a Natale!

Il prete a favore del femminicidio lascia l'abito talare...finalmente!

Solo chi stupra, violenta e abusa delle persone sarebbe potuto arrivare a tanto

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Il prete a favore del femminicidio lascia l'abito talare...finalmente!

Don Piero Corsi

Don Piero Corsi, finalmente, lascia l'abito talare dopo l’ignominia scritta a scusante del femminicidio.

"Dopo una notte insonne per il dolore e il rimorso per la giusta polemica causata dalla mia 'imprudente provocazione' comunico che ho deciso di mettere da parte l'abito talare, del quale mi sento indegno", ha tenuto a precisare il prete.

 

Quanto riportato nel volantino, creato da don Corsi, ha richiamato alla mente un articolo del sito ultra-integralista Pontifex.it, evidenziato da una sorprendente chiarezza e lucidità così da poter essere letto senza incomprensioni da tutti, uomini e, soprattutto, donne.

Ecco le testuali parole : "Una stampa fanatica e deviata attribuisce all'uomo che non accetterebbe la separazione la spinta alla violenza. Possibile che in un sol colpo gli uomini siano impazziti? Non lo crediamo. Il nodo sta nel fatto che le donne sempre più spesso provocano, cadono nell'arroganza, si credono autosufficienti e finiscono con esasperare le tensioni. Bambini abbandonati a loro stessi, case sporche, piatti in tavola freddi e da fast food, vestiti sudici. Dunque se una famiglia finisce a ramengo e si arriva al delitto (forma di violenza da condannare e punire con fermezza) spesso le responsabilità sono condivise".

 

Il delirio continua così: "Quante volte vediamo ragazze e signore mature circolare per strada con vestiti provocanti e succinti? Quanti tradimenti si consumano sui luoghi di lavoro, nelle palestre e nei cinema? Potrebbero farne a meno. Costoro provocano gli istinti peggiori e poi si arriva alla violenza o abuso sessuale (lo ribadiamo. Roba da mascalzoni). Facciano un sano esame di coscienza: forse questo ce lo siamo cercate anche noi?".

Che dire, come commentare una tal notizia.

Possiamo solo affermare, paragonandolo a un titolo di un film, Vergogna e sconcerto nel giorno di Natale.

Solo chi stupra, violenta e abusa delle persone sarebbe potuto arrivare a tanto.

Caro Don Pierino, allora a questo punto può tranquillamente legittimare i suoi colleghi pedofili, di cui ne è piena la Chiesa, ove, anche in questo caso, sarebbero i bambini o gli adolescenti a provocare, magari solo perché vi rivolgono lo sguardo o si chinano ad allacciarsi una scarpa.

Lei, Don Piero Corsi, che si è interessato personalmente dell’affissione del manifestino, già da tempo era noto alle cronache per il suo fanatismo al 'tatsebao', avendo già intitolato grandi manifesti satirici contro l'Islam e contro gli immigrati, fogli enormi appesi alla porta della chiesa.



Uomini di chiesa, come lei, troppo spesso si dimenticano la lezione del Vangelo; non ha mai fatto un’omelia sull’episodio della Maddalena e del Cristo? Eppure, ella, era addirittura una prostituta? E, allora, dal momento che il Salvatore ha perdonato atti così impuri, cosa rappresenta la sua spiacevole uscita?

Può elevarsi ad autorità morale e, in primis, spirituale all’interno di una collettività chi si è comportato a tal guisa?

Attendiamo risposte in merito. 

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    5 commenti per questo articolo

  • Inserito da Gianpaolo Biagini il 31/12/2012 17:34:37

    Il prete ha soltanto espresso una sua opinione (criticabile), condannando comunque il delitto.Il "delirio" lo aggiungete voi scrivendo fesserie a pioggia. Il prete codanna l'Islam? E allora ? Ha per lo meno il coraggio di stare dalla parte delle migliaia dei Cristiani massacrati, mentre la gente,come lei, "indignata" per il un volantino parrocchiale e preferisce di lapidare un prete solo ed abbandonato anche da quel genio del suo vescovo.Fate pena, non uscirete mai dal gregge della viltà e del conformismo. Hai visto mai che correte qualche rischio.

  • Inserito da superetrusco il 27/12/2012 18:12:34

    Cara signora Luisa, mi permetta di complimentarmi e per associarmi in pieno a quanto da lei affermato. Il grande Guareschi, in uno dei suoi indimenticabili racconti su Don Camillo, fa dire a un personaggio che si rivolge al parroco: "Voi non siete un uomo, siete un prete. Un prete non è un uomo, è qualcosa di meno ... o qualcosa di più. Dipende" Quel "dipende" vale un trattato di morale e disciplina ecclesiastica.

  • Inserito da luisa grasso il 27/12/2012 17:14:44

    Predicare il Vangelo e la parola di Dio, dovrebbero essere finalità preminenti di tutto il clero. Al contrario, spesso sono ben altre le priorità che emergono. Pensare al prete che abusa di bambini fa ribrezzo, molto più di quando lo stesso scempio è compiuto da chi non indossa l'abito talare. Essi, i preti, devono compiere opere di bene e non esercitare il male, devono dare buoni consigli non esternare giudizi malevoli. Devono restare casti non ricercare l'amore terreno o addirittura proliferare. Non devono rubare, ma donare. Devono osservare i Comandamenti oltre che predicarli ai fedeli. Ma può una veste cambiare un carattere, arginare le devianze, modificare gli impulsi negativi? Io credo di no. Per cui ci sono ottimo sacerdoti in quanto uomini "sani" ed esistono, nel contempo, pessimi uomini che indossano un abito inappropriato. Forse le parole di don Piero Corsi, hanno prevaricato le sue stesse intenzioni, o forse manifestano un pensiero retrogrado e incivile, incomprensibile in un uomo di Dio. Qualunque siano state le sue intenzioni, ha agito in modo sconsiderato, fornendo quasi una giustificazione a comportamenti bestiali di cui, troppo spesso, sono vittime non solo provocanti e discutibili signore, ma donne normali...colpite per il solo fatto di essere femmine. La sobrietà dei comportamenti e nel vestire è certamente auspicabile, così come la salvaguardia del valore della famiglia, il rispetto e la devozione coniugale, il bene dei figli. Ma l'abuso della persona, la violenza fisica e psicologica, la prevaricazione e l'umiliazione brutale inflitta a chiunque, deve essere condannata senza titubanze e senza scusanti, per il solo fatto di essere stata perpetrata!

  • Inserito da Loredana il 27/12/2012 16:26:38

    ...davvero? Sul serio questo prete si prende la responsabilità delle mostruosità che ha vomitato e lascia l'abito? Sono stupita. Questo è un paese dove nessuno si prende la responsabilità dei propri sbagli, negli infiniti campi laici d'azione, dalla politica in avanti, e dove gli abusi sui bambini da parte di certi mostri in tonaca sacerdotale sono passati ampiamente sotto silenzio, perché non sta bene parlare di certe cose. Se è vero, intono un fortissimo "Alleluja"! Ho provato a leggere quell'articolo sul sito pontifex, noto per le ampie vedute moderne e moderate (persino Torquemada avrebbe difficoltà a inserirsi all'interno di un ambiente spirituale ampio quanto la cella di un alveare), ma ho dovuto smettere subito, perché la quantità di ignoranza, cattiveria in libertà, e ristrettezza spirituale distribuite con così tanta generosità mi ha spinto in bagno. Qualcuno ha fatto presente a questi signori che la specie umana è uscita qualche anno fa dalle caverne?

  • Inserito da superetrusco il 27/12/2012 13:02:28

    Infatti si è dimesso, mi sembra una risposta abbastanza eloquente. Ma a parte questo, mi sembra che anche la sua requisitoria sia un pochino sopra le righe. Ovvio che chi stupra e violenta va condannato, anzi; per quanto mi riguarda non esiterei a reintrodurre la pena capitale, per certi tipi di reati. Così come è altrettanto ovvio che lo sfascio di una famiglia non lo si può attribuire solo a piatti sporchi e cibi freddi (anche perchè rigovernare e cucinare possono farlo benissimo anche gli uomini, che spesso e volentieri ai fornelli sono pure meglio delle gentili signore). Ma scusi tanto; un conto è chinarsi per allacciare una scarpa, altra è andare in giro con il seno di fuori e con le mutande al vento. NON CHE QUESTO GIUSTIFICHI O COSTITUISCA ANCHE UNA MINIMA ATTENUANTE; ma forse un po' più rispetto per se stessi non farebbe male. Sono sicuramente sbagliati i toni e i modi in cui la cosa è stata detta, ma forse qualche spunto degno di riflessione c'è. Anche se lei è un paladino del sesso e della pornografia libera, permetta che ci sia anche chi possa pensarla diversamente, senza invocare le .... controcrociate!

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