Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Mentre nei Paesi islamici cresce il massacro di cristiani con decapitazioni di vescovi comprese, l'Europa tace e cede davanti a tali stragi.
Durante gli ultimi mesi è oramai diventata consuetudine assistere, attraverso i mezzi di comunicazione, alla macellazione, defenestrazione ed isolamento delle minoranze religiose, specialmente quella cristiana, in paesi con maggioranza islamica.
Nel frattempo, però, essi chiedono il rispetto, profondo rispetto dall’Occidente, suggerendo, anzi ordinando, ossequio totale per il loro credo e argomentando maggiori diritti.
La situazione dei cristiani nei paesi islamici è agghiacciante. Basta ricordare l’eco di alcuni fatti verificatisi negli ultimi tempi.
L’Egitto è una di quelle nazioni, più dichiaratamente anti cristiana, come ci hanno fatto capire i massacri copti compiuti nelle chiese, mentre le autorità civili se la sono sbrigata emettendo condanne religiose e civili di basso rilievo, in un paese dove i cristiani sono cittadini di seconda classe.
Questo silenzio è stato segnalato ed evidenziato da un sacerdote copto in una decisa lettera alla più alta autorità religiosa. Ma, invece, di combattere contro il fondamentalismo, l'Egitto ha richiamato il suo ambasciatore in Vaticano, per ciò che ha considerato un'interferenza del Papa in merito alla richiesta del rispetto della libertà religiosa.
Tuttavia, il compromesso con i fondamentalisti islamici è abbastanza comune. Un’altra chiara dimostrazione è il Pakistan. La condanna a morte per impiccagione della cristiana Asia Bibi, accusata di blasfemia, ha dimostrato tutta questa smodata e cannibalesca intolleranza. Ella, ancora in carcere e con l’aggiunta dell’assassinio del governatore che ha osato difenderla criticando, aspramente, la Legge Anti-blasfemia, da un momento all’altro potrebbe essere giustiziata solo per avere espresso un suo pensiero.
Ma dietro, a tale evento, c’è la triste realtà dei cristiani.
Durante le inondazioni che hanno colpito il Pakistan lo scorso agosto, a molti battezzati sono stati negati gli aiuti umanitari, nonostante tali invii, siano stati effettuati da parte di paesi e organizzazioni di ispirazione cristiana, chiedendo loro per evitare di morire di fame, di convertirsi all'Islam. In altri casi, i villaggi cristiani sono stati inondati per salvare quelli delle autorità civili.
Anche i vescovi e i cardinali non sono stati risparmiati dagli attacchi dei radicali islamici. Grave quello che è successo, mesi addietro, con l'assassinio del Presidente della Conferenza Episcopale, inTurchia, Monsignor Luigi Padovese, decapitato dal suo autista al grido 'Allah è grande', per rivedere, poi, l’assassino trionfante con la testa nelle proprie mani. Inizialmente è stato bollato come folle criminale, fino a che le autorità turche hanno dovuto riconoscere il radicalismo religioso dell'autore scoprendo che l’ autista era stato nominato dallo stesso esecutivo turco.
L'Iraq, è un altro grande obiettivo degli estremisti islamici. Molti cristiani sono stati costretti a lasciare il paese e chi è rimasto sta subendo gli attacchi che rimangono costanti.
Gli assalti alla Cattedrale siriana di Baghdad e alle varie chiese, hanno lasciato un triste e lungo numero di morti. Allo stesso modo, in Nigeria, nelle ultime ore decine di cristiani sono stati uccisi dai radicali islamici, nel tentativo di instaurare in loco la sharia.
Questi sono solo alcuni esempi di ciò che è accaduto, e accade, nei paesi a maggioranza musulmana. A tal proposito, il Vaticano ha ricordato, che l'80 per cento dei credenti perseguitati nel mondo sono cristiani.
Solo l'Italia, la Francia, l'Ungheria e la Polonia, in questi ultimo periodo, hanno denunciato gli attacchi e le stragi di cristiani.
In realtà, la risposta dei paesi islamici per la difficile situazione di Asia Bibi è stata di riuscire, grazie all’approvazione di 57 stati, ad avallare tale condanna in caso di blasfemia. I Paesi occidentali hanno respinto tale decisione, ma senza pronunciare dure critiche a questa primitiva presa di posizione.
Il silenzio e la paura hanno attanagliato l’Europa dopo la pubblicazione delle caricature di Maometto sui vari media. L'autore ha ricevuto minacce di morte ed è stato vittima di duri attacchi. Tuttavia, invece di una forte difesa della libertà del vignettista, il mesmo è stato duramente criticato per avere offeso i sentimenti religiosi dei musulmani.
Difesa, per esempio, che in Italia non si fa quando tale diritto viene violato dagli islamici.
Per avere osato criticare l'Islam il deputato olandese Geert Wilders, è stato denunciato, poiché in un dibattito ha tenuto a conferire che il musulmanesimo è un "regime totalitario paragonabile al libro di Hitler, Mein Kampf. "
Nel frattempo, un’altra dimostrazione, è arrivata dalla Spagna, dove una discoteca di Murcia ha dovuto cambiare il suo nome "Mecca", per le continue minacce ricevute, nonostante fossero anni che il locale si chiamasse così.
Insomma, molti paesi occidentali, vengono definiti stati razzisti, anti-islamici e via dicendo… però le stragi e le decapitazioni si perpetrano verso uomini e donne cristiane, verso chiese e luoghi di culto non musulmani…
A questo punto sorge spontanea una dovuta riflessione: “ Chi sono, veramente i perseguitati?”
A voi la facile risposta!
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