Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
ala tempora currunt. Il professore si tinge di incenso e dagli ambienti per solito non proprio “clericali” della Bocconi si prepara a baciare la Sacra Pantofola nel palazzo Apostolico, aldilà dei normali rapporti diplomatici? C’è molto subbuglio per gli articoli dell’Osservatore Romano prima e di Avvenire poi che sembravano incoronare Monti nuovo “uomo della Provvidenza” o meglio (come disse realmente PIO XI; e non era esattamente la stessa cosa) l’uomo che la Provvidenza ci ha fatto incontrare.
Con tutto il rispetto per Santa Madre Chiesa, di cui chi scrive si professa senza esitazione devoto (ma non fesso) figlio, e anche per l’altro “Uomo della provvidenza” che con tutti i difetti e limiti storici che può aver avuto certo non merita di esser paragonato al cinico e slavato banchiere prestato alla politica, se anche il Santo Padre in persona si affacciasse al balcone di S. Pietro e proclamasse l’attuale premier …. beato in vita (imitando il rosso antico che abita al Quirinale che con eccezionale tempismo gli regalò uno scranno vitalizio in senato), la cosa sarebbe poco e nulla vincolante anche per il più zelante dei credenti. Molti infatti (come orgogliosamente chi scrive) si sono ben guardati dal votare la Democrazia (sedicente) Cristiana anche quando certi prelati rossi di porpora e anche forse di qualcos’altro (ma non di vergogna, come avrebbero dovuto) si affannavano a insistere sull’unità politica dei cattolici, ovvero sul voto a quel “partito di centro che guarda a sinistra” che era appunto la vecchia DC in buona parte ancheggiante verso PCI e dintorni; e questo pur essendo credenti quanto e forse più di beghine e bigotti pronti ad andare a ritirare in sacrestia “santini” della DC e sovente poi persino del PD.
E’ sicuramente comprensibile che la Chiesa, in quanto “Istituzione” non possa prescindere dalla situazione politica dei vari paesi e soprattutto per ovvi motivi da quella dell’Italia, anche se dispone di uno stato sovrano a tutti gli effetti che è il Vaticano. Oltre a ciò, è ipocrita scandalizzarsi del fatto che essa fornisca i propri consigli in materia politica: sacerdoti e vescovi sono sovente anche cittadini italiani e non si vede perché non dovrebbero, soltanto e esclusivamente loro, non esprimere la propria opinione, sia pure con un tocco di saggezza e prudenza. Ma ….
Anzitutto bisognerebbe ricordare che la Chiesa, per certi aspetti può e deve apparire “monolitica”: sono gli aspetti dottrinari, quelli per cui un credente può qualificarsi in quanto tale. In tempi di relativismo andante è difficile ricordare che una religione non è una filosofia: si è ( o si dovrebbe essere) credenti per fede, non per ricetta medica o per passatempo salottiero. E’ dunque inevitabile e anche auspicabile che in materie come la vita e la sua dignità, i valori collegati alla persona umana, alla famiglia etc le posizioni della Chiesa siano compatte, a parte dissensi più o meno marginali.
Altra cosa è quando si tratti di politica. In questo caso, anche all’interno della Chiesa (intesa soprattutto come istituzione ecclesiastica) sono inevitabili distinguo, posizioni diverse più o meno diplomatiche, equilibrismi e compromessi.
Non che questo al credente faccia piacere. Quasi duemila anni di storia insegnano che è assurdo aspettarsi dagli uomini di Chiesa che siano tutti santi; basterebbe ricordarsi di Giuda, ma anche di San Pietro che rinnegò Cristo tre volte. Poi però se ne pentì e alla fine espiò, anche duramente. ..
Posizioni come quelle di reverendissimi ed eminentissimi cardinali Bagnasco e Bertone, a prescindere da motivi “contingenti” che possano esservi dietro (e sui quali, proprio per carità cristiana, sarà meglio sorvolare) sono quanto meno azzardate e imprudenti: perché se è vero che essi non sono la Chiesa, sono comunque autorevolissimi membri della sua gerarchia, tanto che il loro intervento ha fatto pensare che vi fosse addirittura dietro di loro una benedizione papale peraltro alquanto improbabile, per chi conosca bene Benedetto XVI e le linee del suo pontificato.
E come ha ricordato benissimo mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara: “Sinceramente credo ci vorrebbe e ci sarebbe voluta più discrezione da parte delle autorità ecclesiastiche, vaticane e non, nel fare interventi che possono essere letti come sostegno aperto per qualcuno. Non credo che il Papa si voglia esprimere nel senso di appoggiare un determinato partito o candidato. Quelli che sono a mediare tra lui e il resto della Chiesa e della società dovrebbero vivere con molta più prudenza questa responsabilità” [1] Oltre a questo, monsignor Negri parlava appunto di quei “valori non negoziabili” che devono costituire il vero e solo discrimine per un cristiano impegnato in politica: e in una intervista ha rincarato la dose, dicendo che: "Monti va giudicato come tutti i politici per ciò che fa a difesa della vita e della famiglia e la sua sobrietà nello stile non garantisce nulla: la storia è piena di totalitarismi estremamente sobri” [2]
E a questo proposito, farebbe piacere sapere cosa pensano certe eminenze, rosse o …. grigie che siano, dell’ultima “elegante” uscita del premier sui matrimoni gay, questione che rientra a suo dire in problemi forse più importanti di quelli economici, ma meno urgenti, rifilando la patata al parlamento prossimo venturo. Posizione più degna di un ignavo dantesco che non di moderno crociato in salsa finanziaria come sembrava gabellarlo l’Osservatore Romano. E poi, se mai, Monti in croce ci ha messo gli italiani …..
Ci sarebbe da chiedere alle eminenze loro come possa essere indicato quale modello di “principe cristiano” un personaggio che, a parte legami e frequentazioni che sembrano saper più di zolfo che d’incenso , ha governato senza la minima considerazione dei più deboli e senza torcere un solo centesimo bucato o un atomo di privilegio a quella sconcia casta che è la vera piaga del paese. Un personaggio che adesso, in campagna elettorale, ha la faccia tosta di venire a dire che le tasse vanno ridotte. Tanto varrebbe benedire un movimento in difesa della verginità promosso da Cicciolina ….
Inserito da Helmut Leftbuster il 08/01/2013 20:39:05
Caro Domenico, come sempre impeccabilmente puntualizzi senza mai sgarrare dall'aspetto logico del problema. Mentre stavolta, i signori cardinaloni, che acclamano gli immigrati come risorsa, ma se li tengono lontani dal Vaticano (provate ad entrarci - sia pure in smoking - e vedrete che alabardata vi prenderete in faccia), hanno davvero sgarrato nel mostrarsi così piegati (e quindi pieghevoli) ai diktat del mondialismo. Quindi, se sarà necessario, andranno abbandonati dal loro gregge di parte italiana...
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