Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
C’erano una volta Tribuna Politica e Tribuna Elettorale.
C’erano i conduttori Jader Jacobelli, Ugo Zatterin, Villy De Luca, Luca Di Schiena; e c’erano i politici, Berlinguer, Almirante, La Malfa, Fanfani, Andreotti, Pannella eccetera eccetera.
Era la politica discussa, parlata e qualche volta un po’ sopra le righe per l’ intemperanze di un Pannella che si faceva imbavagliare in diretta, per qualche battuta salace, puntualmente bacchettata dalla dirigenza RAI, ma ove si respirava un’altra atmosfera, un’aria soporifera, quasi sedativa, ma se riuscivi a non assopirti troppo, potevi veramente capire il significato delle parole di quei personaggi in bianco e nero che sembravano portati lì con la forza, quasi infastiditi dalle telecamere alle quali non sembravano volersi abituare.
C’erano giovani politici che talvolta parevano veramente impauriti dall’occhio fisso e imperturbabile della camera che li inquadrava, quasi a sopraffarli.
Ieri sera, si è visto l’esatto contrario, uno show con la S maiuscola, che ha portato una audience del 33,4% alla trasmissione di Santoro, grazie allo spettacolo messo su dalla sagoma da cartoon del Cavaliere e dalla sua straordinaria oratoria affabulante.
Lo hanno messo, effettivamente, in crisi sbattendogli davanti certe sue dichiarazioni che smentivano in pieno ciò che affermava al momento; hanno tentato di burlarsi di lui trasmettendo un filmato che lo vedeva far spazientire la Merkel che lo aspettava mentre, invece, l’ex premier se ne fregava altamente continuando la sua telefonata…
Lui non si è mai scomposto, anzi sì, quando ha inveito contro il comunismo e i comunisti, in merito al solito trabocchetto costruito da Santoro, mostrando sempre la sua risata e rispondendo colpo su colpo, magari incastrandosi un tantino sull’IMU, su certe percentuali del suo Governo e di quello attuale, ma sempre facendo capire che quella sedia, in cui sedeva, non l’avrebbe mai abbandonata, neanche quando è arrivato il turno di Marco Travaglio, l’indiscusso re del “vi racconto quello che dico sempre”, il sovrano del prevedibile, il nemico giurato dell’ inatteso.
E via con Rubi, Bunga-bunga, i giudici, Dell’ Utri e Scajola, con ciò che aveva detto prima e quanto smentiva adesso… Una palla mortale.
E sempre con quel suo volto inespressivo, quasi beota, pronto solo a sorridere quando si parlava di procure, di magistrati e di Berlusconi in galera.
Ma lo showman di Arcore, pur vacillando leggermente, forse dal sonno, rispondeva colpo su colpo, e sempre col sorriso a 32 denti, facendo capire, e dicendolo anche, che si stava divertendo.
Santoro, la Innocenzi, la Costamagna, Travaglio, Vauro, si sono dovuti poi chinare quando l’uomo dai tacchi coi rialzi si è trasformato in Travaglio leggendo una lettera destinata allo stesso giornalista del Fatto, utilizzando, appunto, il “metodo Travaglio” contro Travaglio stesso.
Ha letto una sintetica biografia del suo “nemico”, tutta preparata per presentarlo in termini negativi, menzionando i reati e le condanne e passi di sentenze, selezionate con cura dal contesto e senza spiegarne la struttura nel suo insieme.
Tale e quale a Travaglio quando enumera reati, condanne e parti di sentenza commessi da chi non gli sta simpatico, in maniera totalmente faziosa e non analizzata.
Dopo tal lettura, l’ormai intontito Travaglio, si è visto qualificare come un perfetto delinquente, quale in realtà non è, ma forse riuscendo a capire cosa significa essere attaccati in maniera subdola e parziale, il suo metodo utilizzato contro di lui.
Con l’unica differenza che ieri sera la vittima, ha avuto la possibilità di rispondere, contrariamente allo sventurato che finisce nella tacca di mira del giornalista.
Insomma, vittoria per l’audience, sconfitta per il conduttore & soci, trionfo del Cavaliere: ma a ripensarci è stato troppo facile per Berlusconi… e se fosse stata solo una recita?
Un bravo, allora, a tutti gli attori in commedia.
Inserito da Monia il 11/01/2013 14:12:38
Dicono che Berlusconi "abbia vinto" solo perchè ha fatto le sue classiche sceneggiate, cosa scontata, visto che un pagliaccio in cerca di consensi vive solo in funzione di questo. Ma sul piano politico, il cuore della puntata di ieri è tutto qui: in ciò che Berlusconi "poteva fare" da uomo più potente d'Italia, e che ovviamente non ha fatto. E checché dicano i "delusi" di non si sa bene cosa, sono bastate poche "battute" per decretare la sua totale sconfitta....Berlusconi che scrive una lettera a Travaglio sui processi è come Hannibal che scrive una lettera contro uno che s'è mangiato un carpaccio.
Inserito da luisa il 11/01/2013 12:19:13
...un colpo al cerchio ed uno alla botte.....l'importante non demolire SILVIO!!
Inserito da Loredana il 11/01/2013 11:54:53
Forse sono una dei pochi in Italia che non si è preparata popcorn e bibite per sedersi davanti alla televisione e seguire il confronto. Ho avuto modo di leggere qualche commento qua e là, e sembra che davvero il Cavaliere abbia vinto il confronto, mettendo a frutto le sue capacità di comunicazione e, con tutta probabilità, quelle del suo staff di preparazione. E non dimentichiamo il lungo allenamento cui si è sottoposto: per diversi mesi dopo la sua uscita dal governo è andato il letargo (o forse in ritiro preparatorio), per poi invadere tutti i palinsesti di tutti i media italiani, facendo ben presente a tutti che lui non si può dimenticare tanto facilmente. Se Santoro ha perso le staffe come dicono e si è fatto trascinare in una rissa verbale, non c'è da sorprendersi molto: i due non si sono mai amati, e a questo aggiungiamo una buona dose di tensione e rabbia. Aggiungiamo pure che Santoro, di per sé, non è una persona obiettiva ed equilibrata: se qualcosa non gli piace, in viso gli si disegna una maschera di disprezzo che è difficile da ignorare. Travaglio odia Berlusconi da sempre, per poterlo trasformare nella sua principale fonte di sostentamento: quanti libri, articoli, attacchi ha costruito su di lui? Sono sorpresa di leggere che si è lasciato "mettere sotto" dal suo avversario, proprio grazie al metodo di attacco che ha sempre utilizzato lui per primo. Tuttavia, dopo questa rissa, confronto, dibattito, contrasto, che dir si voglia, a me resta una domanda: cosa facciamo dell'Italia? La curiamo o le diamo il colpo di grazia?
Il professore e la dignità della scuola; una battaglia da Don Chisciotte?
EI FU. L'anniversario di un personaggio sicuramente controverso, ma le vestali del politically correct ....
IL KULTURKAMPF DELLA SINISTRA AMERICANA: il mito del piagnisteo che non finisce mai.
GIULIO REGENI: tra verità nascoste e ragione di stato.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; la spada dell'arcangelo ci protegga dai moderni iconoclasti!
EI FU. L'anniversario di un personaggio sicuramente controverso, ma le vestali del politically correct ....
GIULIO REGENI: tra verità nascoste e ragione di stato.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; la spada dell'arcangelo ci protegga dai moderni iconoclasti!
Il Biopotere: complottismo o incubo prossimo venturo, anzi già in corso?
La Messa per Pasqua? Inutile, si può pregare anche in bagno!