Breve sunto della situazione politica in Italia

Dopo la commedia all'italiana presentata a Servizio Pubblico, torniamo alla realtà

Monti strizza l'occhio a Bersani che, a sua volta, lo strizza a Renzi. Luciano Moggi new entry, aspettando Wanna Marchi e Schettino

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Dopo la commedia all'italiana presentata a Servizio Pubblico, torniamo alla realtà

Dopo il finto scontro da Santoro, con le tantissime battute e urla finali, a segnare la giornata politica di queste ultime ore è senz’altro l’apertura di Monti a Bersani.

Il robotico ex professore della Bocconi, forse accortosi che ormai non è che una marionetta nelle mani dei Mangiafuoco Casini e Fini, adesso non disdegnerebbe un avvicinamento con il segretario del PD.

Intanto, continua in un oceano di polemiche e contese, la stesura dei simboli elettorali al Viminale, che dovrà ora sentenziare in merito.

Bersani dal canto suo, ha ben gradito tale presa di posizione, nonostante sia ancor legato, ma non più come prima, alla distinzione fra destra e sinistra che, invece, Monti vorrebbe abolire uniformandosi ai grandi paesi occidentali.

Il Mario nazionale sembra più disteso, meno acido degli altri giorni, parla e scherza su Vendola, Fassina e Grillo.

Come non ricordare, dopo le tantissime polemiche accompagnate al comunicato della sua candidatura, il ritorno del deambulante, zombotico e super-condannato Luciano Moggi, che da subito ha tenuto a precisare di essre stato tempestato da una serie infinita di mail e sms, molto più di quanto non accadesse quando al suo cellulare si attaccavano arbitri, guardalinee e disegnatori.

La dichiarazione sa tanto di frottola alla “Lucianone”, dal momento che per inviare una serie inesauribile di mail e sms, occorrerebbe conoscere, in tutta Italia, il numero di colui che ha spedito la Juventus in serie B.

L'ex alto dirigente della Juve, appunto condannato per Calciopoli, è stato compreso come capolista in Piemonte, nel team di Stefania Craxi, associato al Pdl.

Questa candidatura, che potrebbe aprire le porte anche ai vari Schettino, Wanna Marchi ecc , è lo specchio dell’Italia in cui viviamo.

L'unica, vera, interessante notizia di cui parlare, senza crearci il solito contorno sarcastico, è la probabile intesa tra Renzi e Bersani la quale mostra a tutto tondo il tentativo del PD di portare a compimento la trasfigurazione da partito tipicamente di sinistra a schieramento all’americana, tanto osannato dal sindaco fiorentino.

Un accordo che sembra mettere fine alle vecchie lotte intestine che hanno spesso contraddistinto e lacerato il Partito Democratico.

Un passo, o due, indietro di Matteo Renzi, che ormai ha capito che mettersi contro il suo segretario, come dice lui, “sarebbe alquanto ridicolo”, e non solo per mera lealtà o credibilità, ma soprattutto per un ritorno di confluenza di idee, tra chi tenterà di dare scacco matto il 24 e 25 febbraio e chi si posiziona per raccoglierne l’eredità, se tutto andrà come dovrebbe andare.

Berlusconi desit…

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    5 commenti per questo articolo

  • Inserito da MARIAPIA il 14/01/2013 13:43:39

    La commedia continua finchè gli attori saranno sempre gli sessi perchè anche se si( s)cambiano gli addendi il totale è sempre quello:La presa in giro agli italiani.Vergogna! lasciarci raggirare da un manipolo di guitti!

  • Inserito da Loredana il 14/01/2013 11:31:21

    Queste elezioni assomigliano sempre più ad un Museo degli Orrori. Ho la stessa sensazione di chi sta per entrare nel Tunnel degli Orrori del Luna Park, ma con la nettissima sensazione che non ci troverà statue e animatroni di plastica, ma qualcosa di realmente brutto e terrificante. La candidatura di Luciano Moggi mi fa questo effetto. Se domani annunciassero quella di Vallanzasca (e perché non anche il Mostro del Circeo, visto che ci siamo??), credo che l'accoglierei con meno angoscia e senso di nausea.

  • Inserito da aldo il 14/01/2013 11:28:27

    Si, ma hai dimenticato Fabrizio Corona

  • Inserito da maramartini il 14/01/2013 11:22:42

    la politica , come i soldi, non si mangia ..

  • Inserito da sergio il 14/01/2013 11:18:27

    CAPOLAVORO

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