Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
L’arbitro di Roma Inter si è dimostrato, ieri sera, come la politica italiana: inaffidabile.
Una domenica sì, e un’altra pure, si torna a parlare dei torti arbitrali subiti dalla squadra nerazzurra.
E, sempre più, il tutto prende una connotazione conosciuta: il trattamento di riguardo riserbato ai cosiddetti poteri forti a discapito di quelli normali, che si basano su altre variabili tipo l’onestà.
All’Olimpico di Roma si sono scontrate due delle squadre più tartassate in Italia dal settore arbitrale, ma il sopruso spaziale lo ha dovuto subire ancora l’Internazionale.
Un rigore fantascientifico regalato alla squadra di Zeman da Orsato che senza essersi accorto di ciò che era successo veramente, ma preso da l’ardore politichese di farsi notare, ha indirizzato il dito indice verso il dischetto del rigore.
Dribbling mal riuscito di Zanetti, palla a Bradley che la passa a Totti il quale crossa alla belle e meglio in aerea ove giace a terra, dopo scivolone, Ranocchia saltato in tuffo , già iniziato da un bel po’, dallo stesso Bradley che colpisce alla nuca il difensore interista.
Rigore!
Una volta andava di moda rompere i telecomandi aogni ingiustizia subita dall’Inter, ora vista la crisi li imbottiamo con due o tre gusci Meliconi per non ricomprarli di nuovo.
Non parlo delle altre partite, semplicemente perché ormai già tutto è stato deciso sin da tempo, ma mi soffermo sul duo Caressa-Bergomi di Sky, che anche stavolta si è espresso in maniera agghiacciante in merito a certi episodi, credendo molto probabilmente che gli spettatori siano tutti dei deficienti patentati, prima affermando che il rigore c’era, poi forse c’è perché il contatto esiste; poi il regolamento prevede bla bla bla bla bla…solo castronerie per mettere in dubbio la scelleratezza dell’arbitro.
All’Inter, ahimè, oltre a qualche fuoriclasse, manca soprattutto una figura alla Mourinho che sappia rispondere botta su botta agli sgarbi che ci propinavano anche negli anno d’oro. Prendeva fior di multe e squalifiche, ma almeno si discostava dal torpore che invece ora è ammantata la dirigenza nerazzurra, senza la minima persona che alzi la voce e dica basta…
Comunque, a parte l’ennesima angheria all’Inter, il tutto rientra nella subdola abitudine italiana di accettare tutto a braghe in fondo ai piedi… basta sopravvivere!
Inserito da raimando il 21/01/2013 10:40:50
Discutibile ma non inventato
Inserito da Marina il 21/01/2013 10:25:35
Non amo più lo sport perchè è ormai diventato come la politica.Lo sport è sport quando non si tratta di far intervenire le persone che ne n fanno delle imprese per i loro interessi personali.
Inserito da stefano il 21/01/2013 10:19:25
Veleno puro sei troppo di parte, ma almeno dice come stanno le cose in Italia... leggo tutti i tuoi articolo con simpatia anche se spesso non condivido. Noto, ma forse mi sbaglio nell'errare, che tu devi avere subito un grande torto, e la tua Inter è anche il modo per parlarne.
Inserito da Loredana il 21/01/2013 10:13:59
Ormai non seguo più il calcio da moltissimo tempo, e le vicende scommesse me ne hanno allontanato per sempre. Constato con tristezza, leggendo l'articolo, che niente di niente cambia: alleanze segrete in qualche ufficio, ai piani alti, che poi si traducono in "sviste arbitrali" giustificate da illazioni solide quanto un'arrampicata sui vetri. Che tristezza!
Inserito da romano il 21/01/2013 09:57:21
ah veno puro.. ma te lo vai...
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