Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
ppena si entra nella Casa Museo Sigfrido Bartolini il cielo, che dalla porta appare appannato e carico di nubi, sembra diradarsi per lasciare spazio all’ultimo raggio di sole che sembra voglia fare capolino.
Una gentile signora, piuttosto imbarazzata, mi accoglie e la sua onesta semplicità mi fa scorgere intatta la bellezza di questa villa profumata di cultura e ricordi.
Ieri sera si sono incontrati due grandi personaggi, un bravissimo attore, il celebre Ugo pagliai, e l’altrettanto apprezzato artista Sigfrido Bartolini.
L’attore leggerà due racconti di Bartolini… e come li leggerà.
Giunge trafelata la figlia di Sigfrido Bartolini, sta organizzando insieme alla PR e alla signora Pina Bartolini, la madre, l’evento.
Uno squillo di campanello, e la gentil signora preposta alla casa fa gli onori di detta ad una anziana ma bella dama di altri tempi. Poi è la volta della televisione, e di tanti altri invitati.
Scende dalle scale la padrona di casa, la compagna della vita di Sigfrido, saluta tutti con classe e garbo, si consulta con la figlia Simonetta e, poi, eccolo eccolo, arriva l’attore per antonomasia, il grande Ugo Pagliai.
Mi affretto, a farmelo presentare, perché è stato il mio idolo da ragazzotto con il suo capolavoro “Il segno del comando” e con un bellissimo sceneggiato televisivo sulla Baronessa di Carini.
Umile, dolce, come quando recita a teatro mi risponde con calma, mi ringrazia dei complimenti ma, allo stesso, tempo ricorda che quel successo arrivò grazie al regista Daniele Danza: la sua modestia ammalia tutti.
Mi sembra di essere entrato in un’altra dimensione temporale, lontano dalle grida e dagli schiamazzi dei media, distante anni luce dalla beghe politiche, dalla casta, dalle volgari esclamazioni di Grillo, dal vaneggiare di Monti e dalle solite fanfaronate del Cavaliere.
Qui si respira, tutt’altro, un’atmosfera d’altri tempi.
La Casa Museo è concepita per entusiasmare e suscitare emozioni in tutti coloro che decidono di visitarla e soprattutto mantiene vivo il ricordo del grande artista Bartolini, uomo d’ingegno e singolare personalità.
Questa sua peculiarità si nota immantinente grazie agli oggetti strettamente personali che popolano in maniera ottimale molti spazi della casa.
Un’anfora, un suo dipinto, una statua, alcune incisioni, una serie di quadri appesi, un capitello, ci fanno scoprire in quale realtà vivesse l'esteta grazie alla sua caratteristica arte.
La signora Bartolini fa da guida ad alcuni visitatori e dalle sue labbra escono parole, che ad un profano come il sottoscritto, sembrano trasportarti fianco a fianco all’artista pistoiese: “Calchi in gesso della Venere di Milo, la Venere di Cirene, un’ opera di Ardengo Soffici, i Fregi del Partenone, motivi pittorici e grafici, monotipi…”
Sta arrivando il momento della lettura, ma prima un salto nel laboratorio del Maestro, il luogo ove senti ancora pulsare il fascino del pittore, dell’ incisore, e dello scrittore.
I suoi attrezzi da lavoro, le carte, gli inchiostri, i pezzi di legno, il tavolo di produzione e si percepisce al volo il silenzio rumoroso del suo agire con le mani.
Ci invitano tutti a entrare nella stanza della lettura.
L’attore Pagliai inizia con il primo racconto di Bartolini : “La punizione della villeggiatura”, e subito appaiono a fianco del narratore i personaggi del testo.
Non sembra nemmeno che legga, quando racconta delle sfortune di Ermanno durante la sua prima vacanza al mare. Ma, soprattutto, ognuno degli spettatori, ne sono convinto, si è rivisto nella tragicomica situazione familiare, di una modernità assoluta.
Quanto è meglio starsene nella fresca casa, a finestre serrate, che trascorrere un’infernale giornata ad aspettare che si liberi la stanza d’albergo, il tavolo del ristorante …
Il secondo pezzo, letto con perentoria maestria, si intitola “Il sogno di un prete” e narra la vicenda di un parroco che sogna una sorta di rivolta democratica in Paradiso, con sovvertimento di mansioni verso i vari santi. Il prete verrà poi svegliato dalla perpetua la quale lo brontolerà per aver ingurgitato troppe pappardelle con la lepre.
Bellissimo pezzo, letto divinamente.
Uno scroscio di appalusi saluta alla fine la dolce e matura voce di Ugo Pagliai.
Un vero trionfo! Suo e dello scrittore.
Siamo invitati, poco dopo, a una succulenta cena in piedi a base di tipiche portate pistoiesi…
Ma tutto ha una fine…
Saluto, e sono fuori… dalla mia dimensione temporale, rientro nella realtà caotica di sempre.
Da un’auto, con il finestrino aperto, una radio riporta l’intervista di qualche politico “oh ragassi... non siamo mica qui ad asciugare gli scogli...!! E tutto ritorna alla precaria normalità.
Inserito da Livio il 23/01/2013 11:24:34
Sì, ci sono stato e devo dire che è una villa bellissima. Ho visitato quella di Rodolfo Siviero, Antonino Uccello,Giusti, Buonarroti. Grande descrizione, bravo Melani.
Inserito da Loredana il 23/01/2013 11:15:09
...oh, che risveglio orrendo. Urge un'altra giornata di questo tipo, subito, per ritrovare un'Italia che usava ancora le buone maniere, e preferiva il valore in tutte le sue forme, dall'artigianato allo spettacolo. Gli attori, le attrici, i cantanti, i presentatori erano uomini e donne con garbo e spessore, e i gieffini con tendenze da attori porno non se ne vedevano. Non faccio molta fatica a immaginare Ugo Pagliai che legge Sigfrido Bartolini, con quella sua voce evocativa. La baronessa di Carini è stato il primo sceneggiato di cui mi ricordi con forza (ho visto tutte le repliche nel corso degli anni, ad orari improbabili), e il viso di Pagliai, unito alla ballata della sigla cantata da Proietti, sono stati un ricordo piacevolissimo, che ogni tanto vado a rinfrescare su YouTube. Non è che si potrebbe ripetere l'evento, in futuro, magari aprendolo anche ai turisti (quasi) per caso? :-)
Inserito da rita moscatelli il 23/01/2013 11:13:59
La bellissima ELEGANZA, dei NOBILI CUORI..........illustrata con immensa maestria, che ti fa sentire presente.......in un luogo, davvero.............DIVERSO!!!!!!!!!!.........bravo!!!!!!!!....
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