Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Studenti Erasmus
Mentre per il Governo italiano il voto degli studenti Erasmus è “una difficoltà insuperabile per problemi di tempo, praticabilità e costituzionalità”, e come sempre viene data precedenza a cause di maggior propaganda come il sostegno logistico alla Francia in Mali, la LUSPIO –Libera Università- di Roma se ne esce con un decreto atto a favorire il diritto-dovere all’esercizio del voto garantendo tutti i loro studenti aderenti al Programma Erasmus di adempiere tale diritto.
La Luspio si farà, perciò, carico dell’acquisto/rimborso dei titoli A/R dalle ubicazioni ove gli studenti Luspio sono impegnati con L’Erasmus fino alla sede del seggio elettorale di competenza in cui risultano iscritti, attraverso l’uso delle modalità di trasporto più economiche in merito alle tratte da percorrere.
Il direttore amministrativo predisporrà il tutto entro 5 giorni da oggi.
E ancora una volta il Governo Monti esce battuto miseramente, non dalla mancanza di voti a una sua proposta, ma da una Università privata che attua una strategia risolutiva per permettere, ai propri studenti, di votare alla pari di ogni cittadino italiano all’estero.
Inserito da Loredana il 23/01/2013 18:26:58
...“una difficoltà insuperabile per problemi di tempo, praticabilità e costituzionalità”: ma davvero? E perché, sono su Marte, questi studenti Erasmus? Oh, ora capisco. I tecnici al governo sono troppo tecnici per mettersi a risolvere un problema dalle proporzioni elefantiache come questo. Mi suona familiare, come una serie di calcoli sbagliati. Qualche giorno fa, un comico esortava gli studenti Erasmus a non tornare, visto che non potevano votare. Mi unisco al consiglio, a prescindere che riescano a votare, anche grazie all'aiuto della LUSPIO. Anch'io sono stata una Erasmus e ho avuto la brillantissima idea di tornare: rimpiango questa mia decisione da vent'anni esatti, e ora più che mai.
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