Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
L'evoluzione di un... Conte
Ci sono momenti in cui parlare a sproposito può creare, veramente, molto fastidio e soprattutto irritazione.
I dirigenti della Juventus sono veri e propri maestri in merito, dimenticandosi le grosse, enormi, gigantesche agevolazioni ricevute da sempre e, in particolar modo, nell’attuale campionato di calcio.
Ma, quello che ancor più disturba sono certe dichiarazioni, volutamente inesatte, rilasciate ai media dall’allenatore bianconero Conte il quale ha affermato che dopo la partita di Catania, quella in cui circondarono l’arbitro e il guardalinee affinché annullasse un goal regolare di Bergessio del Catania -e ciò, regolarmente, avvenne- , la Juve ha preso mazzate dopo mazzate.
Forse, il mister dal ciuffo al vento, non si è volutamente ricordato che la partita successiva fu con l’Inter, ove gli zebrati, segnarono una rete in fuorigioco macroscopico, fu negato un rigore all’Inter, e il giocatore Lichsteiner, fu salvato non si sa bene perché, dalla giustissima espulsione per secondo fallo.
La Juventus è la squadra campione d’Italia, si trova in testa alla classifica, domina da due anni incontrastata la scena pallonara italica, è negli ottavi di Champions League e in semifinale di Coppa Italia; ma il suo atteggiamento fuori dal manto erboso è paragonabile ad una squadretta da torneo amatoriale dei bar, ove ogni partita termina in rissa, e offese, verso l’arbitro, i dirigenti e il pubblico.
Credo proprio che l’avvocato Agnelli, dall’alto della sua classe, non avrebbe mai permesso simile gazzarra, siffatte deliranti dichiarazioni, certi accerchiamenti alla terna arbitrale, come ormai è nel costume juventino fare; non avrebbe mai, e sottolineo mai, svenduto lo stile Juve per un discutibilissimo rigore non assegnato a fine partita.
Ma ora c’è ben altra dirigenza, ben altro modum et modum , ora se non arriva puntuale il rigore, l’espulsione a favore, il recupero esorbitante, si butta tutto in rissa, e colui che dovrebbe tranquillizzare gli animi, l’allenatore, è quello che li esaspera ancora di più.
Ieri sera all’Inter è stato negato un rigore colossale, ancora una volta su Ranocchia, ma niente di quanto sopra è stato fatto e sì, che la squadra nerazzurra né avrebbe ben donde, dopo i penalty sacrosanti non assegnati con Catania, Bologna, Cagliari, e quelli subiti ingiustamente contro l’Atalanta e le tante espulsioni ingiuste dei propri giocatori.
L’attuale stile Juventus è paragonabile a quello di una squadra amatoriale da bar, scusandoci sentitamente con i calciatori dilettanti per l’azzardato paragone.
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