Pibe de Oro - fisco 1 a 1

Maradona torna in Italia; anzi no, resta in Argentina!

Solita «scemeggiata» partenopea con finale a sorpresa

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Maradona, insieme a Pelè e Cruijff, è stato il più grande giocatore di calcio di tutti i tempi.

Come uomo, però, un vero bidone, un elemento che se non fosse stato baciato dal tocco al cashmere dei suoi piedi avrebbe fatto ben altra carriera.

Ormai tutti conoscono a memoria la tiritera fisco-Pibe de Oro, ma ieri mattina l’avvocato del famoso ex numero dieci, ha esplicitamente affermato e confermato, a tutte le agenzie di stampa presenti nel mondo-terracqueo che “ la Commissione tributaria centrale, ha verificato l'estinzione per intervenuto condono dei giudizi che vedevano coinvolti la Società Sportiva Calcio Napoli per le vicende di Careca, Alemao e Maradona”.

Il legale Pisani si è mostrato esultante come uno che si accorge di aver vinto al superenalotto, e con lui lo stesso Berlusconi, perché questo principe del foro partenopeo si presenta con una lista, Liberi per un’Italia Equa, alleata del PDl alle prossime votazioni politiche.

Quindi, prima Balotelli, poi Maradona, e il gioco sembrava essere fatto.

Pertanto, l’ex gioiello del Napoli, liberato dai suoi obblighi fiscali, per l’avvocato Pisani era già pronto con le valigie in mano per rientrare da trionfatore nel paese italico.

Per non parlare dei tifosi napoletani che ormai certi del ritorno del riccioluto e ingrassato ex campione, stavano già assaporando l’idea di vederlo come dirigente della loro squadra.

Macché, queste esternazioni di gioia sono sadicamente rientrate a causa di una perentoria smentita da parte dell’Agenzia delle Entrate : «In relazione alle notizie diffuse da alcuni organi di stampa, si precisa che la Commissione tributaria centrale non ha annullato, né dichiarato estinto, né modificato il debito che il signor Maradona ha con l'erario italiano. Al contrario, la Commissione ha rigettato la richiesta d’intervento adesivo dipendente avanzata da Maradona».

A questo punto, fra una richiesta di risarcimento per d’anni di immagine, come comunicato dai legali di Maradona, ed un’altra, quella –a sua volta- minacciata dall’Agenzia delle Entrate, la partita si è conclusa in parità, sebbene sia più portato a credere che il grande amico di Chavez e Castro, tanto presto in Italia non lo vedremo.

Anche, perché, sarebbe un’orrenda vergogna depenalizzare un miliardario come lui che ne ha combinate come Carlo in Francia, mentre molti italiani -a causa delle tasse di Equitalia- non hanno trovato altra soluzione se non nella morte, nel suicidio.