Direttore della DHL suicida a Frosinone

Gli italiani continuano a morire di disperazione

Ma Monti gioca a fare l'europeo nei circoli esclusivi e con la sua lista di privilegiati ( per fortuna che Crozza c'è)

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A Frosinone, si è consumata l’ennesima tragedia di questa criminale crisi economica.

Un 62enne dirigente d’azienda della DHL, casa di spedizioni internazionale famosa in tutto il mondo, perde una gara d'appalto e si suicida impiccandosi.

Temeva il proprio licenziamento e quello di alcuni suoi sottoposti.

Prima del disperato gesto lascia due lettere per spiegarne il motivo.

La sua ditta, filiale della DHL di Frosinone, non è riuscita ad aggiudicarsi un’importante gara  e questo dirigente, dubitando sul futuro di tale attività, si è ucciso nel suo ufficio.

L’uomo, con mansioni di direttore, affermano alcuni conoscenti, era molto angosciato  anche per il figlio che lavora nella stessa struttura.

Nonostante il perdurante stallo finanziario e i relativi suicidi di imprenditori e disoccupati italiani, l’attuale Governo dimissionario, continua a lasciare una scia di morti sulla sua strada, quantunque Monti, che, purtroppo ancora rappresenta l'Italia, ha l’ardire di presentarsi ad una sfida elettorale con un suo movimento di zombie tritacarne.

Sta facendo il giro d'Europa, con i nostri soldi, cercando quel sostegno esterno, che vede sempre più assottigliarsi in Italia, dai suoi datori di lavoro francesi e tedeschi.

E, quindi, invia soldati in Mali e sostiene logisticamente la Francia in un conflitto nel quale c’entriamo meno di un tifoso interista nella curva Scirea dei supporters bianconeri.

Ma, tanta sana indifferenza verso le persone in difficoltà la mostrerà ancor più nella trasmissione di Gad Lerner “Zeta” ove il Professore definirà Maurizio Crozza "pateticamente disinformato" per aver detto che nella sua lista sono elencati solo candidati ricchi.

E il comico, a nome di tutta l’ Italia che lavora e conosce i guai dei terremotati gli risponderà con una canzoncina niente male grazie alla quale Crozza schernisce le parole di Monti che aveva puntualizzato come nella sua lista ci fosse anche "una terremotata povera": una terremotata che però non è assolutamente povera.

Infatti, la stessa, tal signora Valentina Ferraboschi, affermerà di presentare una dichiarazione dei redditi "normale", di essere sposata con un funzionario del Senato e che il terremoto non le ha creato devastanti problemi alla sua casa, ma solo crepe… 

Spero non come quelle che si stanno creando nella fiducia e affidabilità di Mario Monti, che ogni giorno che passa rischiano di diventare vere e proprie voragini, piene zeppe di banalità, bugie e manipolazioni politiche.

Un invito, perciò, a non indirizzare la penna sulla sua lista quando saremo nel casottino elettorale, se non vogliamo ritrovarci nuovamente in un terrificante horror alla Stephen King ove un certo Professore dai modi ammaestrati in realtà altri non è che…