Malagiustizia

Il Giudice Vincenzo Giglio condannato a 4 anni e 7 mesi: aiutava la 'ndrangheta

Quanti di questi individui si nascondono dietro quelle toghe nere come le tenebre, quanti continuano a perpetrare tali misfatti grazie all'impunità che continuano a godere...

di  Totalità

Il Giudice Vincenzo Giglio condannato a 4 anni e 7 mesi: aiutava la 'ndrangheta

Il Giudice Vincenzo Giglio

Ci risiamo, un altro giudice che non faceva solo il giudice è stato condannato a 4 anni e 7 mesi, in questa circostanza perché amico e sostenitore della ‘ndrangheta.

Pochi giorni fa, il PM Roberto Staffa, della procura di Roma è stato colto in flagrante, grazie a alcune telecamere e intercettazioni, mentre faceva sesso nel suo ufficio della procura con la compagna di un mafioso e viados (non nello stesso tempo), uno dei quali, poi, lo ha denunciato in quanto il tutore della legge faceva favori in cambio di prestazioni sessuali.

Un po’ di tempo addietro, un magistrato fu beccato in un bagno di un cinematografo milanese che faceva sesso con un minorenne. 

E potremmo andare avanti una giornata, ma torniamo al giudice Giglio che secondo l'accusa, si sarebbe rivolto al consigliere Morelli, anch’egli condannato, per poter piazzare sua moglie presso la Asl di Vibo Valentia con la nomina di Commissario, in cambio di notizie riservate da  consegnare al Morelli.

I due, in aggiunta, dopo accurate indagini, sarebbero stati in stretti rapporti con tal Giulio Lampada, boss dell’ ‘ndrangheta, a capo di un giro di slot machine e videopoker in diversi locali meneghini.

Durante il processo anche il sindaco di Roma Alemanno, veniva ascoltato perché menzionato dal Lampada in una telefonata intercettata, nella quale si vantava di averlo conosciuto personalmente.

Dopo l’ennesimo caso di malagiustizia, ormai non ci stupiamo più.

Ma quanti di questi individui si nascondono dietro quelle toghe nere come le tenebre, quanti continuano a perpetrare tali misfatti grazie all'impunità che continuano a godere, nonostante l’evidentissime e giornaliere prove di corruzione; per non parlare del subdolo silenzio del sistema che, come un manto malvagio, avvolge i tanti abusi giudiziari, a danno delle persone  più deboli, e il senso di impalpabilità della giustizia che incontrano i cittadini italiani indifesi che serenamente ricorrono all'istituzione giudiziaria. 

Meditate gente, meditate!

"La Giustizia condanna qualche scellerato per far credere agli altri di essere delle persone oneste."

Paul Brulat, Pensieri, 1919

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da Loredana il 07/02/2013 18:15:05

    L'ultima citazione mi sembra il riassunto migliore di quello che sta capitando in Italia, nella giustizia. O forse, è DA SEMPRE che capitano queste cose nella giustizia italiana, e io ho la memoria corta? Non ricordo di aver sentito di così tanti magistrati orribili come questi. Sappiamo bene dell'esistenza delle mele marce, ma qui il cesto è pieno solo di quelle, e non sembra esserci nessuno in grado di fare pulizia. Al pari del potere politico, il potere di essere magistrato, per l'animo umano, sembra peggiore della droga più potente e più devastante che si possa inventare.

  • Inserito da bea il 07/02/2013 17:48:55

    Condiviso in pieno l'articolo. A mio parere, in seguito a "mani pulite" sia urgente procedere con "toghe pulite"... Ma quali persone potrebbero eseguire questo lavoro - e dove cominciare?

  • Inserito da Carlo il 07/02/2013 13:21:37

    In realtà, come il giudice Giglio, tante toghe "fluttuano" border line, ai limiti ed oltre, nell' interesse proprio, dei familiari e della propria parte politica!

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.