Femminicidio

La selvaggia furia dell'orco saudita

Rilasciano un predicatore arabo dopo poche settimane di galera. Aveva stuprato e ucciso la figlia

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La selvaggia furia dell'orco saudita

L'orco saudita

Le ragioni esatte che hanno spinto il predicatore Fayhan Al Ghamdi dell'Arabia Saudita a violentare e torturare a morte sua figlia Lama sono ancora sconosciute, come riporta  actualidad.rt.com. 

In un'intervista con una catena televisiva saudita, l'uomo ha detto di dubitare che fosse ancora vergine, e l’ha sottoposta a una visita medica. 

Nel mese di dicembre 2011, la giovane è stata condotta in ospedale con lesioni multiple. Fayhan Al Ghamdi le aveva rotto il braccio sinistro, diverse costole, le aveva causato la frattura del cranio e l’aveva bruciata con un ferro da stiro. 

Kalee Randa, dipendente dell'ospedale, ha sostenuto che la ragazza aveva la schiena rotta ed era stata violentata "ovunque". 

Il padre ha confessato che la figlia era stata anche costretta a subire delle scosse elettriche e che per violentarla aveva usato un bastone con il quale abusava di lei.

In base alla decisione della Corte, il predicatore deve pagare, il 'Deya' o 'prezzo di sangue', un compenso, secondo una controversa e troglodita e inumana e scellerata legge islamica, che può essere corrisposto in caso di morte accidentale. 

La madre della ragazza, però, a tanta inciviltà  ha espressamente detto, piangendo “ come sia possibile far passare questo brutale assassinio di uno stupratore come semplice errore.

Ricorrerò con tutte le mie forze a questa diabolica sentenza”.

La madre non ha voluto nemmeno sapere quanto fosse il risarcimento dovuto, poiché, queste le parole del suo avvocato “ lei sarà del tutto appagata solo quando quel demoniaco individuo sarà rinchiuso per sempre in carcere”.

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