Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
l Medioevo è considerato da molti il periodo buio per eccellenza perché sottoposto a continue guerre civili e perché dominato dal potere spirituale che determinava, quasi sempre, quello temporale.
La società era divisa in piramidi sociali e la maggior parte della gente lavorava nei feudi dei nobili e, quivi, considerata proprietà padronale, condizione comunque accettata dalla stessa classe sociale.
Inoltre, il Medioevo è stato un periodo soggetto a varie malattie infettive e non essendoci cure la maggior parte della gente moriva.
Brutti tempi, si dirà, sì terribile. Terribile non avere la certezza del diritto se si appartiene alla classe sociale sbagliata, terribile essere sudditi e non cittadini sottoposti a qualunque sopruso avallato dalla legge. Terribile.
Per fortuna siamo nel XXI secolo, l’era dei diritti, della libertà, dell’uguaglianza di fronte ai tribunali. Per fortuna siamo stati educati ai nuovi principi, per fortuna ci hanno insegnato che ciascuno individuo ha diritti inalienabili come quello di un giusto processo che tenga conto delle prova a carico e a discarico.
Fortuna? Sì se la realtà fosse effettivamente questa. Ma non è così.
Oggi, nel XXI secolo, siamo ripiombati in un’epoca che nulla ha da invidiare al Medioevo quanto allo stato di sudditanza e di diritti calpestati, ma a differenza del medioevo -falsamente e ipocritamente mal interpretato dagli illuministi che vedevano solo nel potere ecclesiastico una forma quasi “cancrenica” di potere- i responsabili sono procure della repubblica che cercano, e sino a ora riescono, di imporre la loro grande autorità sul cittadino che sfortunatamente incappa nelle loro maglie.
Per esempio, esiste una Procura, cum curia annexa (tribunale annesso), che terrorizza da tempo chiunque arrivi ad essa, con pene detentive durissime, con la propensione a accettare le contestazioni, esclusivamente, della parte querelante, considerando pochissimo quella querelata (anche quando si verifichi che la vittima è il querelato e il reo dovrebbe essere considerato il querelante), soggiogando gli avvocati difensori che, invece, di difendere a spada tratta il malcapitato, tendono ad avallare le richieste dei PM, patteggiando tutto ciò che è possibile e allargando le braccia di fronte a chi cerchi giustizia per il loro tramite argomentando che le carceri son zeppe di innocenti e che nulla si può fare contro una siffatta procura.
Ma ciò non basta, perché con questo sistema potrebbe accadere che, pur patteggiando, qualche Pubblico Ministero, con assoluta nonchalance, mentre il disgraziato, appunto, è in tribunale a subire le forche caudine di un mero negoziato giuridico, la settimana prima accetti una nuova imputazione contro lo stesso, del tutto uguale a quella che il disgraziato sta patteggiando, per subdolamente distruggerlo del tutto.
Quindi potrebbe accadere che si verifichino una vigliacca offensiva verso chi in quel momento non può difendersi e costi doppi per lo stato per un medesimo procedimento penale che poteva e doveva concludersi subito. E così sarebbe accaduto se non fosse stata introdotta nella ulteriore contestazione una piccola modifica del reato in corso di patteggiamento, affinché il ne bis inidem non possa essere utilizzato dall’avvocato della difesa.
Questo potrebbe avvenire anche nel caso in cui le indagini e le perquisizioni, con tanto di controllo bancario, fatte all’individuo preso di mira non abbiano portato assolutamente a niente, ma ormai c’è il patto con la parte querelante, e quindi si predispone l’arresto e tutti gli iter da seguire.
L’individuo innocente, soggetto a tale trattamento, verrebbe quindi piegato a confessare colpe mai commesse per uscire il più presto possibile, appunto a mezzo patteggiamento, da questo immondo e infernale tunnel delle tenebre. Se è innocente sarà disposto a accettare ogni condizione pur di non stare un giorno in più agli arresti immeritati e ingiusti, sarà spezzato dal peso della gogna sociale a cui è stato sottoposto senza motivo, sarà disperato per aver perduto lavoro, soldi, credibilità, perché si sa, per quanto pochi ormai credano nella giustizia, il dubbio che forse…. Dubbio che sarà impossibile cancellare se si è ceduto al patteggiamento che ogni avvocato presenterà al proprio assistito, non come una vera ammissione di colpevolezza, non è questo lo spirito del diritto che lo ha previsto, ma come una formula del sistema giuridico per abbreviare i tempi. Scanso poi, ma solo poi, dichiarare che comunque un patteggiamento sarà considerato il frutto dell’ammissione di una colpa!
E può accadere che lo sventurato, dopo simile manipolazione, si ritrovi a subire un altro inverecondo attacco giudiziale dal quale pensava di essere finalmente fuori, e la sua vita si trasformi nuovamente (ricordate, lui è innocente, ma ormai è entrato nel girone infernale dell’impossibilità di dimostrarlo) in angosciosa sopravvivenza durante la quale, il terrore della legge che lo sta perseguitando lo porta a non credere più a niente a cambiare comportamento in seno alla famiglia, e con il desiderio di chiedere aiuto a chi può condurlo fuori da queste sabbie mobili che lo stanno inghiottendo.
Il tutto, mentre i veri delinquenti continuano a chiedere soldi quale risarcimento di qualcosa mai commessa.
Aiuto, aiuto, aiuto! Aiuto veri avvocati che credano nella possibilità e abbiano voglia di cercare giustizia per il proprio assistito, Aiuto Magistrati per bene che credono nell’individuo e nei suoi diritti e così amministrano la giustizia, se ci siete battete un colpo!
Fortunatamente è solo un’ipotesi di scuola, tutto questo non è mai successo perché noi non siamo sudditi, ma cittadini con diritti ben chiari stabiliti dalla Costituzione e dalla carta dei diritti dell’uomo. O forse no, forse tutto questo è veramente accaduto e sta accadendo e noi allevati nel culto del diritto siamo solo disgraziati sudditi
Inserito da Loredana il 14/02/2013 10:38:23
Forse il Medioevo storico è finito, con l'avvento dell'Umanesimo, del Rinascimento, della fine delle guerre e il dedicarsi finalmente a costruire opere, più che distruggere. Il Medioevo dello spirito, invece, è ancora in pieno vigore. Ho citato in altre occasioni la figura dell'Azzeccagarbugli manzoniano (diretto discendente e simbolo di questo Medioevo, per quanto fosse collocato qualche secolo più tardi) per esemplificare un atteggiamento servile verso il potere e sprezzante con i deboli, tipico di certi magistrati che vivono ORA, in pieni anni 2000. Finché i magistrati e gli avvocati "buoni", quelli che davvero servono la legge, e fanno del proprio meglio per amministrare una giustizia priva di influenze dal potente di turno, non aumenteranno esponenzialmente di numero, e si uniranno per spazzare via le iene che spadroneggiano ora, temo che vedremo ancora i nostri concittadini trattati peggio dei servi della gleba di antica memoria.
Inserito da rosaria il 13/02/2013 17:14:13
penso che siamo dei poveri disgaziati , e un caso simile si e' avuto di recente a un povero siciliano che ha passato la sua gioventu' in carcere
Inserito da bea il 13/02/2013 16:58:50
XXI secolo? Mi dubbio. Leggendo e rileggendo questa miserabile storia (causa), mi si apre il coltello nella tasca (frase tedesca). Un querelato innocente (provato nei patteggiamenti) sotto RICATTO, e nient'altro, essendo forzato di confessare un "reato" mai commesso, per uscire dall'incubo? E poi? Un querelante più potente CON la "giustizia" (pagata???) Dov'è la forza provante dei legali/avvocati diffensori che non riescono a far approvare il diritto di un innocente? Sto sospirando, non trovo più delle parole davanti a una "giustizia" miserabile, debole e a una ingustizia vergognosa.
Inserito da arturo il 13/02/2013 15:19:55
Credo sia giunto il momento di scendere in piazza, non ne possiamo più. Stanno terrorizzando il Paese. La giustizia è ora divenuta il nemico da sfuggire non più l'alleato. Basti vedere chi gente bazzica le procure; giudici pedofili, pornografi, conniventi con le mafie, corruttori. Eppure continuano a circolare indisturbati. Usciamo e gradiamo al monto intero di questo sopruso. Scarcerano gli assassini e i miti e gli innocenti, o chi, come afferma l'articolo viene gabbato da loschi traffici giuridici.
Inserito da alvaro il 13/02/2013 14:50:03
E' veramente ora di dire basta. Basta coi soprusi e con la magistratura ad personam. Combattono solo chi ha cervello, quelli indegni e senza rispetto li lasciano fuori. Siamo in una grande enorme galera che ci controlla
Inserito da clemente il 13/02/2013 14:44:29
Certo, quando una procura ti vuol distruggere, può ricorrere ad ogni stratagemma- Se pensi che a Bari si condanna l'ex-governatore Fitto a 4 anni per motivi politici, visto il contributo elettorale erogato a TUTTI i partiti, ma a Fitto ed al PDL NON LO SI PERDONA, PUR DI CONDIZIONARE LA CAMPAGNA ELETTORALE!!!
Inserito da VINCENZO il 13/02/2013 14:42:49
Sì che puoi, e non sei solo... insieme a te ci sono io... sono sempre stato qui... Adesso gioca... il tuo gioco... quello che soltanto tu eri destinato a giocare... quello che ti è stato donato quando sei venuto al mondo... (Bagger Vance)
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