Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Tutte le riviste patinate di moda del mondo dicono che la first lady americana Michelle Obama sia una delle donne più eleganti del mondo.
Quando pensiamo che qualcuno ha stile o vogliamo arrivare ad una definizione sul suo modo di vestire giungiamo a conclusioni tipo “è sempre vestita per l’occasione", “tutto ciò che indossa le fa figura”, “sa interpretare e far risplendere le tendenze del fashion”.
Tali encomiabili frasi sono rivolte dai giornalisti di moda alla signora Obama, ed ogni volta che la guardo penso esattamente l’opposto, cioè, che raramente indossa un abito intonato all’evento; che difficilmente qualcosa le fa figura e che un indumento portato da lei fa la figura di un paio di ballerine Chanel calzate dalla Merkel.
Flotus, come è stata ribattezzata negli USA, dall’ unione delle prime parole First Lady Of The United States ( che fantasia, perbacco!), è per quasi tutti il simbolo dell’eleganza femminile, una specie di Audrey Hepburn o Grace Kelly, dalla pelle scura.
Dimenticavo: spesso l’avvicinano alla stessa Jacqueline Kennedy!
Cosa riescano ad intravedere di solo minimamente simile tal visionari della moda, tra una specie di sollevatore di pesi femminile e le altre tre dee del portamento e dello charme.
Dicono che sappia sempre sorprendere; sì, ma in negativo!
Certo, la sua mastodontica figura viene sovente ingentilita da certuni capi di abbigliamento che cercano di oscurare quelle spalle da boxeur, quella vita a massaia e tutte quelle abbondanti curve molto ben contrassegnate.
Molte volte indossa delle tonalità che c’incastrano ben poco con il colore della sua pelle e che incorniciano il suo viso in una specie di quadro del tempo che fu, con la sbagliata congiunzione astrale dei suoi scombinati capelli.
La sua presenza e le decisioni che prende per il suo look ci devono incoraggiare a fare l’esatto contrario, a pensare ad uno stile lontano anni luce dal suo, controllando i nostri armadi e gettando via qualcosa di simile visto a lei.
La vestono stilisti, definiti modernisti, tra i quali Jason Wu, Alexander McQueen e Peter Soronen, i quali in tutto riescono meno che nel farla moderna e à la page .
Quasi sempre, le creano vestiti con una silhouette impero, arricchita da collane mozzafiato che non si addicono a lei e alla sua età. Dovrebbero, questi accessori, garantirle un ensemble perfetto con gli abiti dalle linee semplici che le modellano personalmente, ma che inevitabilmente la penalizzano a livello d’immagine globale.
Le sue non drittissime gambe sono coperte da gonne sopra al ginocchio e tacchi medio alti. In certune occasione la vediamo con abiti a tubino che, ahimè evidenziano dei glutei spropositati, ancor più evidenziati dalle errate scelte delle cinture.
Insomma, tutto quell’equilibrio che vedono in lei io, lo riscontro altrove, nella sua bellissima risata e nella sua scintillante umiltà, nel suo impegno contro la violenza alle donne e contro la povertà nel mondo: il resto, forse, alla prossima rielezione del marito!
Inserito da Gianpaolo Biagini il 17/02/2013 10:20:56
Ma che dite ! E' commovente quando tutto il quartetto familiare si presenta sull'immancabile palco e si sbaciucchiano sorridendo a tutta ganascia. Come si fà a restare insensibili !
Inserito da GIANFRANCO il 15/02/2013 17:03:49
Giusto se il marito è premio nobel per la pace lei merita questa patacca.
Inserito da CARLA il 15/02/2013 16:44:43
... e c'è da meravigliarsi? Obama è stato insignito del premio Nobel per la Pace a pochi giorni della sua elezione a Presidente e poi si è rivelato un guerrafondaio.
Inserito da marlA il 15/02/2013 16:35:14
però può sempre servire come bodyguard
Inserito da maurizio il 15/02/2013 16:31:52
E' elegante come un muratore bergamasco che fa il cemento....hahaha, che leccaculo i giornalisti....
Inserito da Loredana il 15/02/2013 16:13:46
Mi sono sempre chiesta chi fossero gli stilisti che si occupano di lei. Non ho mai pensato che fosse elegantissima, o fosse la nuova Jacqueline Kennedy o tanto meno Grace di Monaco. Ho sempre pensato che fosse "coraggiosa" con alcune mise che non le donano poi moltissimo, e se guardo queste fotografie, devo dire che qualcuno avrebbe potuto dirle qualcosa, prima di farla uscire...è anche vero che non dev'essere facile riprendere la First Lady del paese più potente del mondo, senza rischiare licenziamento o peggio. In ogni caso, anche lei è una dea: invece di essere Afrodite o Persefone, è Giunone, con quelle spalle e quelle braccia di marmo (alla sua età sono spettacolarmente sode), e i fianchi solidi. Perché non le mandiamo Lord Brummell per un po', almeno il tempo per insegnare ai suoi stilisti come si deve vestire una donna imponente come lei? Potrebbe diventare un simbolo d'eleganza alternativo, alle solite efebiche ed estenuate Prime Signore nel mondo...
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