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Esclusiva: il Professor Leonardo Affrica ci parla di Mario Monti

Il noto oracolo e politologo con fame mondiale ci parla dell'ex bocconiano

di  Totalità

Per il secondo giorno di fila abbiamo l’opportunità di intervistare il politologo più famoso del mondo, l’esimio Professor Leonardo Affrica.

Oggi, l’eminente oracolo, sprezzante del pericolo, infilandosi nel cunicolo, ci illustrerà in merito all’attività politica di un altro Professore: Mario Monti, per gli amici Rigor Montis!

T:- Professore ieri ha dettagliatamente esposto il suo pensiero riguardo ai possibili vincitori di queste imminenti elezioni politiche. Oggi vorremmo ci parlasse dell’ex Professore della Bocconi, ma non solo a livello strettamente governativistico, ma anche a livello personale da uomo normale qual è fuori dai panni del Leader.

Leonardo Affrica:- Mario Monti è ritenuto universalmente un professore che trasmette emotività e raziocinio in forma quasi uterina. La sua rinomata e abituale sequela di mancati condizionamenti post referendari ha fatto sì che la metodica Junghiana producesse i migliori effetti a titolo strettamente ovarico e cellulare.

Da qui, il suo disimpegno politico, in seno alla famiglia, entro la quale abbisogna dell’affetto della propria partner in accoppiamenti intellettuali basantisi riproduzioni puzzleriane di come si costruiscono i cancelli con la neve alta; o i tanti documentari di History Channel sull’avvento dei Longobardi nel Lazio.

Il tutto permeato da un sacrale effluvio di garofano essiccato che inonda le stanze della sua magione.

I suoi libri preferiti, “Stuardo III di Boringham” e “Cena a due con sorpresa finale”, mostrano il suo sapiente e convincente Rigor Montis a cui puntualmente si attiene ogni volta si presenta di fronte a una telecamera.

Grazie a lui, celebre registi del muto si sono ispirati per veri capolavori quali “Risveglio col Valium”, “ Impossibile possederlo, perché mi addormento al solo guardarlo” e il notissimo

e premiatissimo “ The Exorcism of Prof. Mountains”, vincitore di ben tre Oscar quale film più silenzioso dopo l’avvento del sonoro.

Il fatto stesso che Mario Monti sia nato sotto il segno del Bilancio, la dice lunga sulla sua carriera, e sul fatto che qualche mese fa abbia tentato di guarire il nostro Bel Paese con la sola imposizione delle imposte.  

Inoltre, la sua fama di persona che -dove tocca guarisce- ha permesso di far risalire anche le borse sotto gli occhi di sua moglie. 

Siamo di fronte, dunque, a qualcosa d’immanente e trascendente allo stesso tempo, qualcosa di frontale che ti prende, però, anche alle spalle e alla testa.

Basti pensare che i poveri Maya, preoccupati dalla potenza di tale uomo, per far restare Monti presidente del consiglio hanno posticipato la fine del mondo al 2013.

T:- Grazie, Professor Affrica, è stato chiarissimo !