Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
arco Travaglio vive in un mondo tutto suo, fatto di comparsate televisive e osanna leccatori a favore di tutte le procure italiane, ma anche a quelle di oltre-confine.
Ne è diventato il portavoce unico, il propagandista assoluto della bea bendata che, se poi, talvolta alza la fascia per favorire questo o quell’altro, a lui che gl’importa, basta aver distrutto, precedentemente, chi era indagato.
Ieri, si è però superato, scagliandosi contro il giornalista di RAI3 Corradino Mineo, candidato con il PD, reo di essere ancora amico di Vladimiro Crisafulli, fatto fuori dal Partito Democratico perché indagato, e quindi per il figlioccio di Santoro, non più degno di alcuna amicizia ed anzi “persona infrequentabile e da non elogiare in pubblico”.
Insomma, per Travaglio, Crisafulli dovrebbe essere insultato e messo su quei manifesti, non più con la scritta Wanted, ma Indagato, cioè possibile colpevole, cioè possibile criminale, ma ancora, però, possibile innocente. Ma, per l’allampanato giornalista del Fatto, la parola innocente non esiste se l’individuo in questione ha ricevuto un avviso di garanzia.
La cosa ancor più bizzarra, ma allo stesso tempo cattiva e ignobile, è che Travaglio si è persino scusato per aver appoggiato l’Usigrai a favore di Mineo «che sarebbe passato per vittima di non si sa quali complotti e censure varie».
E, allora perché ha aderito?
Perché lui approva sempre, come adesso che benedice d’ufficio il mandato di arresto per alcuni parlamentari coperti da immunità parlamentare.
Lui, è tutto felice perché a marzo questi personaggi saranno sbattuti in galera e si sentirà completamente soddisfatto, riappropriandosi di un nuovo singulto orgasmico che solo l’individuo rinchiuso in carcere gli sa procurare.
Queste poche righe per scrivere che mai, e poi mai, una persona dovrebbe comportarsi come Marco Travaglio, cioè gioire nel veder ammanettate le persone, persino quelle che potrebbero poi, come spesso accade in Italia, rivelarsi incolpevoli.
Mai, come in questo caso torna ad hoc il proverbio : “Quel che è fatto è reso!”
Inserito da emanuela ricci il 22/02/2013 14:49:42
non mi piace Travaglio,già tempo fa in trasmissione con Santoro fece degli apprezzamenti di cattivo gusto nei confronti di una giornalista.E' un personaggio di poca stima non mi piace.i miei commenti si fermano qui
Inserito da ISABELLA il 22/02/2013 11:36:08
nn lo so ..nn ho mai visto la luce ke ha negli okki.....e kredimi, io vedo.....hehheh kuindi x il momento sospendo il giudizio......e diko ...ribadisko...il problema è solo suo ..nn certo mio......finkè nn lo inkontro.....!!! hehheheeh ;_))
Inserito da angela il 22/02/2013 11:35:12
saranno in tanti , sulla riva del fiume,ad aspettare il suo passaggio
Inserito da Loredana il 22/02/2013 11:26:49
Vedrei bene Marco Travaglio come inquisitore. E chissà, in una vita passata lo è stato davvero. Finché c'era Berlusconi, per lui la vita è stata una passeggiata dorata, perché poteva sbizzarrirsi in una serie infinita di accuse, di plagio, di furto, anche non provate dai fatti, ma non era importante. Però, nella mia immensa ingenuità, pensavo che il suo livore fosse soprattutto riservato a Berlusconi. Ora vedo che è proprio questione di stile di vita, per lui, se è felice delle disgrazie altrui (per quanto meritate). Chissà come dev'essere pesante essergli amico...
Non possiamo nn dirci conservatori, e allora attenti con la santificazione della tecnologia
Quel che la Corte Suprema non ha considerando riguardo al divorzio
Perché la destra sta sparendo dall'agone politico
Mettete la museruola ai genitori incoscienti
Se le donne vincono quando in politica i migliori rinunciano
Terremoti, risate e ipocrisia
1995-2015 An, dopo l'illusione di una destra al governo il fallimento per manifesta incapacità
Lo tsunami Cofferati e lo struzzo Renzi
Tutti gli errori di Berlusconi pagati nei sondaggi che premiano la Lega
Quell'odioso doppiopesismo che elegge l'ipocrisia a sistema di giudizio