Due eventi decisivi a favore del Cav

Silvio Berlusconi salvato da Bersani e Michele Santoro

Servizio Pubblico del 10 gennaio lanciò definitivamente la rimonta dell'ex Primo Ministro

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Silvio Berlusconi salvato da Bersani e Michele Santoro

Silvio Berlusconi, per essere sinceri al 100%, di problemi ne ha causati molti all’Italia, sia all’interno della peninsula sia a livello di pura immagine all’estro, con certe sue smargiassate o dichiarazioni non proprio da gentleman raffinato e educato.

Insomma, un po’ di regresso culturale il suo mandato lo aveva tragicamente evidenziato, soprattutto per avere portato avanti una visione imprenditoriale tutta sua e, quindi, assolutistica nei confronti dello Stato.

Soprattutto poteva essere accusato pesantemente di aver creato un nuovo linguaggio politico basato su un dialogo tipicamente becero, aprendo ad una concezione ingannevole dei rapporti sociali, sessuali e affettivi.

Il tutto sommerso dall’ancestrale astio nei suoi confronti da parte della magistratura italica che, alla fine, lo ha trasformato in una vera e propria vittima del sistema giudiziale di casa nostra.

E, forse, stanco di questa ventennale pressione esercitata dalle procure, aveva deciso di ritirarsi in pensione, da buon settantenne che aveva provato tutto e di tutto.

Poi, due accadimenti mirabolanti -quali l’allontanamento di Matteo Renzi dai vertici del PD e la puntata di Servizio Pubblico da Santoro- lo hanno rispettivamente, prima gasato dal fatto che Bersani sarebbe sempre e comunque rimasto un perdente e che quindi valeva la pensa riprovarci; poi, il talkshow-processo allestito da Michele Santoro il 10 gennaio 2013.

Questi due eventi hanno spianato la strada al Cavaliere e il risultato è di poche ore fa:

Bersani a pezzi, il PDL che ha recuperato posizioni e regioni.

Quell’impolitica filippica di Marco Travaglio, e i tentennamenti di Santoro che si basò esclusivamente sulle smorfie stufate della Merkel verso un Berlusconi al telefono, mostrarono che il Cavaliere avrebbe vinto il processo di Servizio Pubblico e aumentato consensi in maniera larghissima. Gli avversari non avevano assolutamente niente di nuovo da dire.

Nel marasma totale di uno show televisivo in cui le persone invitate facevano a gara per mettere in crisi Berlusconi, abbiamo avuto la sensazione che il Silvio nazionale fosse l’unico preparato in quel bailamme senza senso, in mezzo a una cerchia di incompetenti.  

Da questa trasmissione il Caimano di Arcore ha spiccato il volo fermandosi solo all’ennesimo trionfo di consensi e rispedendo ancora una volta la sinistra a leccarsi le ferite.

Mentre Renzi si sfrega le mani.

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da Loredana il 26/02/2013 17:34:21

    Ripensandoci, la ritirata di Berlusconi alla fine del 2011 sembra essere stata una mossa strategica non indifferente. Dopo aver infuriato con le sue beghe e i suoi monologhi imbarazzanti in Italia e all'estero, il Cavaliere ha proclamato il suo "mi ritiro per il bene dell'Italia" da martire vacillante sotto il peso delle ferite infertegli dai cattivi congiurati (Shakespeare non è arrivato a tanto con il suo Giulio Cesare), ha lasciato cappa e spada al Professor Vetriolo ed è scomparso per qualche mese. Abbiamo tirato tutti un respiro di sollievo: niente bunga-bunga, Emilio Fede e i suoi spettacoli di lealtà morbosa, nessun rischio di invasione barbarica a seguito di incidente diplomatico internazionale, dovuto a incauti giudizi da taverna sulle Cancelliere altrui. Per qualche mese, non un suono, una foto, una parola, un saluto. Ora si capisce perché. Non si è trattato solo di un ritiro in una clinica estetica per ricoprirsi di plastica, ma anche di un momento di silenzio per riordinare le fila dei suoi accoliti, ripensare ed escogitare una strategia molto, molto ben congegnata. Penso che Lao Tzu ne sarebbe entusiasta. Tant'è, che non appena il Professor Monti-Hyde è stato sfiduciato, e il governo tecnico si è disassemblato (tanto per dirla alla tecnica), il Cavaliere Rampante è tornato con uno spiegamento di forze impressionante nel suo attacco mediatico. Lo abbiamo detto più volte che non è riuscito a infilarsi nella programmazione dei cartoni animati del pomeriggio solamente perché i disegnatori erano occupati. Ora, come lo si schioda dal Colle? Credo che solo la Signora con la Falce, a questo punto, potrebbe farcela. Ha già avuto il suo bel daffare con Andreotti...

  • Inserito da massimo il 26/02/2013 15:31:59

    Diciamo la verità,Silvio Berlusconi è uno stratega,uno che sa vivere e far vivere,uno che è salito facendo la gavetta,ora,volete che perda con facilità ? L'unica cosa di cui mi meraviglio è quella per cui consegnò le armi a Monti il fatidico 11 novembre 2011.

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