Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Ecco la faccia di chi ci ha dato del clown
Dalla Germania con furore.
Napolitano difende a spada tratta l’orgoglio nazionale, rispondendo giustamente piccato al candidato cancelliere della SPD Peer Steinbrueck, col quale in seguito annullerà anche un programmato incontro, per le sue farneticanti parole rivolte a Grillo e Berlusconi: “ Sono due clown”.
Il nostro Presidente non ha fatto mancare la sua risposta: "esigiamo rispetto per il nostro Paese". E ha anche aggiunto: "Il presidente della Repubblica ha per Costituzione il mandato di rappresentare l'unità nazionale e penso che non sia molto diverso dal rappresentare la dignità nazionale, mi sono sentito investito di ambedue questi mandati e doveri".
Questo è il Napolitano che tutti i cittadini italiani vogliono.
Verosimilmente, se non avesse provveduto ad annullare l’appuntamento, poiché ha considerato le farneticazioni di Steinbruck “fuori luogo e anche peggio”, in Italia nessuno, e sottolineo nessuno, si sarebbe reso conto dell’insulto donatoci dalla dolce Berlino a una grande numero di elettori italiani.
Molto spesso questo nostro Presidente è stato aspramente criticato per la sua intempestività, questa volta, però, la mossa compiuta da Giorgio Napolitano si è dimostrata un vero e proprio capolavoro di diplomazia internazionale che è servita a proteggere la libertà democratica dell’Italia e che dischiude la porta a nuove situazioni politiche nel BelPaese.
Il passo compiuto ha dimostrato tempestività e profonda eleganza, palesando che il Presidente della Repubblica è solo interessato a mettere al riparo, da ignobili e gratuite battute, la prossima legislatura.
E poi, signori miei da che pulpito, dal Paese della Merkel e di questo Steinbrueck, che subito dopo, viscidamente, ha tenuto a replicare che è stato frainteso, guarda un po’ replicando appieno il copione di uno dei due pagliacci.
La buona educazione non sta nel non versare la salsa sulla tovaglia, ma nel non mostrare di accorgersi se un altro lo fa.» Anton Čechov, Quaderni, 1891/1904
Inserito da bea il 01/03/2013 02:03:34
Mi vergogno come tante volte. Non è il compito dei politici esteri di esprimersi in questo modo. Nella stampa italiano abbiamo letto: B come pagliaccio, Grillo come...Mi manca il rispetto comunque sia, verso i politici italiani. Anche giustificati (sappiamo...), non si fa pronunciarsi in questo stile che non ha più stile. Prepotenza tedesca... la conociamo già... Educazione?? Dove la troviamo ancora? Mi sembra sempre di più: mai nella politica...
Inserito da Roby il 28/02/2013 15:31:24
Il fatto che in Italia abbiamo avuto ed abbiamo dei politici che non valgono nulla non autorizza comunque un paesucolo come la Germania ad insultarci perché: 1) con quello che hanno combinato loro 70 anni fa ci sarebbe da nascondersi per l'eternità 2) meglio avere dei pagliacci che Hitler al governo (e qui mi sa che non li batte nessuno...)....
Inserito da ghorio il 28/02/2013 13:08:27
Sull'orgoglio nazionale del presidente Giorgio Napolitano siamo tutti d'accordo, ma bisogna puntualizzare. Solo i governati italiani hammo permesso ai vari politici delle altre nazioni, in primis Germania, di dare giudizi di gradimento sull'esito delle elezioni. Infatti, sin dal primo istante bisognava dire a questi signori che il voto degli Italiani appartiene all'italica stirpe. Bisogna poi dire che in Italia, non questo paese, piccolo centro rurale, in auge nel linguaggio dei politici vecchi e nuovi,la stampa ha le sue responsabilità, perchè basta che qualche giornale estero, magari il WSJ o FT, scriva qualcosa e viene dedicato un titolo d'apertura, mentre questi giornali non applicano la reciprocità per la stampa italica. Viva quindi Napolitano per l'orgoglio nazionale ma comportiamoci di conseguenza. Giovanni Attinà
Inserito da Loredana il 28/02/2013 10:53:37
Quando ho letto sulla stampa del giudizio pesante di costui, la mia prima reazione è stata: "e come dargli torto?", perché il comportamento di queste due persone in oggetto, soprattutto del Cavaliere, mi fa vergognare profondamente di essere nata nello stesso Paese. Sicuramente Berlusconi ha i suoi meriti come imprenditore, ha il suo carisma, e ha i suoi tratti positivi. Negli ultimi due anni soprattutto, questi sono stati spazzati via completamente dai suoi comportamenti inappropriati, da adolescente instabile e fuori tempo massimo. Grillo, da quando me lo ricordo, non parla, ma urla e sentenzia. Di fronte a queste caratteristiche, ma come faccio a ricordarmi di difendere il mio paese e di reagire come ha fatto Napolitano? L'anno scorso mi aveva profondamente deluso per la questione della parata del 2 giugno, che non ha voluto annullare, nemmeno per un "semplice" rispetto alle persone che avevano appena subito i danni del terremoto in Emilia Romagna. Quest'anno mi ha piacevolmente sorpreso e stupito, e anche insegnato qualcosa. Presa, come dicevo, dalla vergogna e dall'esasperazione di fronte alle incontinenze di Berlusconi, non ho considerato che il sig. Steinbrück ha fatto una precisa dichiarazione di fronte ai giornali di tutto il mondo, permettendosi di offendere un intero Paese, o almeno una parte, in modo UFFICIALE. Questo è diverso, dal pubblicare a tradimento un giudizio, per quanto diffamatorio e pesante, sulle qualità estetiche della Cancelliera, che il famoso Cavaliere di cui sopra, espresse in una telefonata privata. Non lo sto scusando minimamente, sia chiaro: in ogni caso, l'ex-premier non doveva permettersi di dire una cosa del genere, soprattutto perché altamente offensiva, e perché la stampa si era già divertita parecchio a screditarlo con la questione di Ruby e dei suoi festini piccanti. Tuttavia, il sig. Steinbrueck ha perso un'occasione per non scadere nello stesso gioco all'offesa, e valgono poco le scuse che ha trovato, dicendo non solo di essere stato frainteso (mi suona familiare), ma anche che lui è fatto così, e non si può rimangiare quello che ha detto. Pare che non sia nuovo a queste esternazioni qualunquiste e offensive, tant'è che anche nel suo entourage gli consigliano spesso di tacere o di risparmiarsi gli autogol. Tornando a Napolitano, penso di doverlo ringraziare perché mi ha fatto vedere un punto di vista più alto e più ampio, per quanto, come ha detto giustamente Monia nel commento precedente, solo alla fine del suo mandato.
Inserito da monia il 28/02/2013 10:34:01
Credo che l’Europa debba iniziare a farsi i "casi" suoi. Grillo non è nulla, passerà come gli altri, ma il bisogno di cui lui è l’anticipatore non va sottovalutato. E questo non è una questione solo italiana. Peccato che Re Giorgio si sia reso conto di essere Presidente d'Italia solo a fine mandato!
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