Richiesto l’intervento della democrazia

Mario Balotelli e Antonio Cassano: il potere della stupidità

Persone, loro, che una volta agguantato il potere ottuso spesso si ritengono i migliori, i più abili, i più raziocinanti, mentre invece...

di Veleno Puro

La stupidità umana è, ormai risaputo, la fonte primaria di tutti i nostri problemi e soprattutto è una chiosa del mancato funzionamento delle cose.

Molti, qualche volta, interagiscono con la stupidità; due calciatori italiani, invece, lo fanno in modo regolare e quotidianamente: Mario Balotelli e Antonio Cassano.
Ludwig Joseph Wittgenstein, logico e filosofo austriaco del linguaggio, argomentava che “noi facciamo cose intelligenti perché facciamo anche cose stupide”.

Nel raffronto da lui creato non ebbe a individuare una terza categoria di persone: quelle che fanno solo cose stupide.

Cassano e Balotelli ne sono i portabandiera nazionali, e questa loro ottusità agisce quindi in tutti gli individui che hanno autorità sulla sorte di molti.

Viene a crearsi, quindi, una specie di potere stupido o potere ottuso, una sorta di stupidità ancora più rischiosa e deturpante che invita agli insulti, alle botte e alle peggiori turpitudini pubbliche.

In siffatte circostanze, solitamente, è richiesto l’intervento della democrazia, nella fattispecie i dirigenti del Milan, riguardo a Balotelli, e dell’Inter, in merito a Cassano.  

E, le multe, i rimbrotti, le esclusioni dalla rosa della squadra, dovrebbero servire a mitigare e a sorvegliare tale loro potente stupidità; ma spesso accade che questa venga invece continuata, plasmata e magari condivisa dai diretti interessati; quasi a farsi belli di tanta intemperanza, di tanta stoltezza, ascrivendo il tutto alla libertà gestuale e di parola.

Che importa a Balotelli se manda a quel paese Mancini e getta per terra la maglia dell’Inter in una semifinale di coppa Campioni; cosa vuoi che sia se Cassano fa il verso a Capello e manda a fare in c… il presidente della Sampadoria, o sbeffeggia l’attuale mister Stramaccioni, colpevole solo di avergli dato troppo confidenza.

Per la legge dei lorograndi numeri, questi enormi ed epocali gesti, non devono essere azzerati, ma bensì moltiplicati, così da non avere nel presente, e in futuro, gente tanto poco intelligente come il Gatto e il Gatto milanesi, la Volpe, ahimè non è assolutamente paragonabile questi due bei tomi.

Persone, loro, che una volta agguantato il potere ottuso spesso si ritengono i migliori, i più abili, i più raziocinanti e assennati; e di solito si accerchiano di adulatori, imitatori e opportunisti che ne rinforzano quest'illusione beota, un’allucinazione che svanirà quando non saranno più capaci di calciare un pallone, e allora sì, che saranno dolori per coloro che detenevano il potere stupido .