Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Vincent Cassel
Le nostre madri sospiravano per la mascella quadrata di Kirk Douglas, ed annegavano negli occhi azzurro-mare di Paul Newman.
Una decina di anni addietro le nostre mogli, o fidanzate svenivano davanti a un film con Brad Pitt o , e per gli occhi color tenebra di Banderas.
Brad Pitt Patrick Swayze
Oggi, ed è proprio il caso di dire “de gustibus non est disputandum”, c’è un vero e proprio cambio di direzione.
Lo sproporzionato ricorso alla chirurgia estetica, quelle facce feline tute eguali, lisce e inespressive, hanno inevitabilmente prodotto un rimbalzo contrario: la dipendenza alla bellezza.
Adesso, che questo pregio, prima solo regalo di madre natura, è alla portata di tutti e la maggioranza delle facce paiono gemelle, l' interesse si sposta sui volti naturali, non proprio perfetti, anzi brutti, ma almeno espressivi ed acuti.
I primi sintomi si sono avvisati allorché, in maniera del tutto inaspettata e folgorante, sono stati eretti a veri e propri status symbol personaggi quali l’attore Gerard Depardieu, il giocatore di rugby francese Sebastien Chabal, ribattezzato "l'orco" a causa della sua lunga e incolta barba nera.
Gerard depardieu Sebastien Chabal
La lista di questi brutti, ma belli, segue con Bob Bill Thorthon, ex marito di Angelina Jolie, Vincent Cassel, marito di Monica Bellucci, Christopher Walken e Ron Perlman.
Ron Perlman
Alla fine, noi uomini posiamo anche rilassarci, perché le donne, non tutte per carità e probabilmente quelle non giovanissime, iniziano a gradire l'uomo normale, brutto ma alla portata di tutte, il cosiddetto vicino brutto della porta accanto, sicuramente più confortante e premuroso, rispetto al bello con l’immancabile tartaruga e la Ferrari rossa.
Ora, sembra si guardi oltre la mera apparenza, per vedere soprattutto cosa si nasconde nel cuore e nel cervello.
Ciò detto, però, non autorizza gli uomini ad essere trasandati; ottima l'aria vissuta ma rigorosamente pulita, poiché i capelli untuosi, le sopracciglia alla Nosferatu e i denti gialli, conserviamoli solo per i film horror.
Insomma, i maschietti brutti stanno risalendo, o l’hanno già risalita, la china.
Sono stati decisamente aiutati dalla moda col valorizzare certe barbe lunghe, capelli un po’ lasciati andare ma puliti, facce sciupate da mancanza di sonno, in pratica quasi a consigliare un’ idea di mascolinità molto affine alla catastrofe.
Un uomo invecchiato dagli stenti è, quindi, molto più affascinante.
Sicuramente, la riqualificazione del brutto, si avvicina molto alla nuova eterogenea sensibilità femminile.
Molto probabilmente perché molte donne non vogliono più sentirsi autonome, coraggiose e spavalde e avere accanto un uomo brutto le riposiziona saldamente con i piedi per terra, liberandole dall’atavica schiavitù di essere belle forzatamente.
Il brutto, ma ricco, non rientra nello specifico analizzato, perché ho inteso parlare del brutto normale!
Inserito da bea il 11/03/2013 18:03:39
Bell'articolo, finalmente da un uomo sugli uomini - grazie! Condiviso in pieno e posso solo parlare di me stessa. Conoscere un uomo, all'inizio guardo nei suoi occhi: sguardo diretto, non vagando di qua e di là. Poi la bocca, cosa viene fuori, le parole, e il suo sorriso... Poi le mani, con gesti espressivi, unghie pulite, la forma non mi interessa. Capelli disordinati - si!! L'apparenza rig. la moda non è molto importante per me. Tutt'altro hai scritto, ed è la realità. Si è cambiato qualcosa proprio nel comportamento delle donne, con il loro gusto, forsé un po' dipendente dell'età. Mi fa più paura un bel uomo che lo volessi... Ma anche la bellezza o la bruttezza è un impressione soggettiva. Un uomo brutto può essere molto bello con tutte le sue espressioni, è lo stesso con le donne brutte, l'avevo commentato.
Inserito da monica il 11/03/2013 17:21:45
Probabilmente ci si è rese anche conto che l'uomo bello ha un ego talmente enorme da essere ingestibile. E questo, sommato alla sicurezza che gli proviene da una società ancora prettamente maschilista, è insopportabile.