Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Per i giudici di Milano il legittimo impedimento in merito a Berlusconi ci sta tutto, e pertanto il dibattimento per il processo Ruby giustamente è stato prorogato.
La visita fiscale ha diagnosticato uno 'scompenso pressorio' e quindi la cosa è rientrata nell’ «assoluto impedimento a comparire in udienza».
Si sono spostati ben tre esperti per verificare le condizioni del Cavaliere.
Senza tale stop, il sostituto procuratore Ilda Boccassini sarebbe già stata pronta a chiedere la condanna per Berlusconi.
Davanti al Tribunale si è svolta una specie di invasione civile, con Alfano e la sua schiera di adepti, atti ad occupare la quarta sezione penale, in segno tangibile di disapprovazione.
Di lì a poco è stato intonato l’inno Fratelli d’Italia, al cui coro si sono distinte le gorgheggianti voci della Brambilla, della Santanchè, di Gasparri, della Mussolini e compagnia bella.
Dopo il blitz canoro del Pdl davanti al tribunale, solo i giornalisti hanno aspettato i giudici affinché proferissero sull'impedimento chiesto dagli avvocati di Silvio Berlusconi.
Angelino Alfano ha anche aggiunto che stamane salirà al Quirinale per consegnare a Giorgio Napolitano le loro «preoccupazioni per l'emergenza democratica» scaturita dal rancore giudiziario contro il Cavaliere».
E tutto ciò può essere pienamente condiviso se, però, tale protesta abbraccerà l’indignazione per l’accanimento della magistratura, non solo verso persone famose come Berlusconi, e prima ancora, come Sallusti, ma per tutti coloro che, in un modo o nell’altro sono stati, o lo sono, vittime del rancore e dell’astio che la magistratura sprigiona dalle proprie spire giustizialiste, incarcerando le persone con facilità estrema, e quanto detto comprovato, negli ultimi dieci anni, da ben 8.000 richieste di risarcimento per ingiusta detenzione, di cui 2.500 sono state accolte.
È un numero devastante, che dovrebbe far rifletter non solo quando siamo di fronte ai cosiddetti vip della politica o del giornalismo, ma in ogni momento in cui, qualcuno di noi, indirettamente o direttamente, avrà a che fare con questo potere autonomo che quasi mai sfoggia il grande senso di responsabilità che sempre, e in qualunque circostanza, dovrebbe tenere.
Quindi, sì alla manifestazione di ieri; no, però, a favore dei soliti noti!
Che vengano programmate in appoggio anche a coloro i quali, portando nomi sconosciuti, stanno lottando duramente per far prevalere la loro innocenza e sono rinchiusi in carcere in attesa di sentenza; coloro che sono stati raggirati da persone ricche e potenti con l’avallo di polizia giudiziaria e procura; tutti quelli che stanno patteggiando una pena, e un PM accondiscendente copre, col silenzio, un’altra querela sempre contro colui che sta patteggiando; quelle persone che non hanno potuto difendersi come avrebbero voluto perché impressionate dalla macchina tritacarne della magistratura.
Ecco, se la dimostrazione pubblica di ieri, contemplerà anche il normale cittadino, che ben vengano altre manifestazioni, sempre però nel rispetto della morale e dell’educazione e nel massimo della deferenza civile.
Inserito da luisa grasso il 12/03/2013 12:45:54
Quando un magistrato dimostra tanto pervicace accanimento nei confronti di un "Vip"... non oso pensare, cosa possa mettere in atto contro "un comune mortale" L'ottusità di certi comportamenti, dovrebbe far molto riflettere, sulle capacità di discernimento, nonchè sulle doti morali e psicologiche dei suddetti. Ma dovrebbe far meditare, molto di più, sulla evidente dimostrazione, che molti danno, di non sapere, o volere separare le convinzioni politiche e personali, dall'aspetto giuridico del procedimento. Questi casi, che fanno tanto scalpore, sono fatti emblematici di quotidiana imperizia nell'amministrazione della giustizia in Italia. Sembra quasi che i PM si credano davvero gli onnipotenti rappresentanti di verità assolute, create attraverso le congetture, che in buona o cattiva fede, fabbricano a tavolino. Guai a chi cade in questo assurdo girone, dove tutti possono essere colpevoli anche senza esserlo davvero, o non lo sono... (colpevoli), pur avendo commesso lo stesso reato. Guai ad incappare nella trama di una ricostruzione personalistica che può distruggere la dignità e la vita delle persone, addirittura prima ancora di essere provata. Difficile mestiere, il loro! Ma se mettessero un po' più di umiltà in questo lavoro, forse nei carceri ci sarebbero meno innocenti!
Inserito da Loredana il 12/03/2013 11:28:27
Non ricordo che sia stata fatta una cosa simile per uno qualunque dei cittadini vittime di errori giudiziari o di persecuzioni giudiziarie. Questo è il Paese dei due pesi e delle due misure: purtroppo sono molto pessimista sul fatto che si possano ripetere manifestazioni del genere a favore di un semplice cittadino, sprovvisto di denaro, appoggi e sicofanti compiacenti come il Cavaliere. Se verrò smentita, in futuro, non potrò che rallegrarmene e pensare che c'è speranza di miglioramento anche per l'Italia!
Inserito da vittorio il 12/03/2013 11:24:05
tempo perso, caro...
Inserito da francesco il 12/03/2013 11:13:56
ertamente...ma il probblema non è tanto la divisione in gente "Vip" e "non Vip",ma rompere quell'asse:magistratura-politica che non fà bene a nessuno.I due poteri devono essere autonomi ma distinti....e lontani tra di loro
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