Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Si giunse, pertanto, a stilare varie proposte di riforma della magistratura e tutte con l’obbiettivo di una magistratura più moderna, efficiente, più responsabile.
La DC, sembrava non avere più bisogno di essa, il Presidente
della Repubblica, capo del CSM, non sembrava molto determinato a difenderla come prima, mentre il PCI usciva da un periodo di continui contrasti; l’Italia, però, aveva urgente bisogno di tempi
migliori e di procedimenti più veloci e meno abusivi.
Pareva dunque giunta l’ora della redenzione, peccato però che intorno alla
magistratura girasse parecchio denaro nelle tasche di questo o quel giudice,
tra arbitrati, corruzione varia, mala-gestione e consulenze esterne.
Alla magistratura, in poche parole, le cose andavano bene così,
e guai pensare alla benché minima riforma, come d’altronde ogni altro ente
corrotto, malfunzionante volutamente e pieno zeppo di privilegi.
Questa totale ribellione alla volontà generalizzata della politica di riformare
in maniera netta, decisa la magistratura, accostandola alle altre strutture europee
(giudice responsabile, processi in 6-8 mesi, minimo utilizzo della carcerazione
preventiva, e via dicendo) era facilmente spiegabile nel completo e totale golpe
distruttivo contro la politica.
Non è assolutamente vero che l’ondata di Mani
Pulite annientò solo Craxi, il PSI e la DC.
Questa realtà colpì, quasi tutti i partiti, chi in maniera
più onerosa chi in maniera minore.
La causa omnuim, se vogliamo andare
addentro alla res, ebbe un nome, quello di Luciano Violante il magistrato che,
dopo il periodo all’antiterrorismo, decise nel 1991 di far parte del nuovo PDS.
Egli aprì in maniera determinante al disgelo fra politica e magistratura e il suo intento era ben chiaro, quello, cioè, di non riformare in nessun modo la magistratura da cui egli proveniva, essendo l’Italia, in quel preciso momento storico, dominata in primis dalla sinistra.
I magistrati non sarebbero mai stati toccati da niente che non fosse stato loro gradito.
E, infatti, si arriverà alla riforma del “giusto processo”, e ad altre pseudo-false riforme fatte nel decennio del ’90.
Tutte prese in giro che non modificavano minimamente il mal funzionamento di un’entità che nessuno poteva, e può, controllare.
I magistrati erano, e sono, “ soggetti esclusivamente alla
legge”, che d’altronde amministravano a loro piacimento: praticamente un grande
immenso conflitto d’interesse trasformato in Costituzione. Del resto, anche Mussolini
era soggetto solo al fascismo. Il problema è che ra lui il fascismo.
La magistratura promuoverà bellamente il proprio rovinoso e dannoso malfunzionamento
per più di venti anni, che vedranno ogni lato del paese preda di una
criminalità lievitante.
L’antimafia sarà funestata da una serie di fughe di
notizie contro le quali non si porrà il minimo interesse: notizie che sarebbero
dovute rimanere segrete permetteranno alla mafia di sapere che cosa stesse facendo
Livatino, consentirono di apprendere quale fosse stato il tragitto seguito da Falcone, di
sapere a che ora Borsellino sarebbe passato in un certo posto. Nessuna inchiesta stabilirà
chi siano stati i personaggi che spifferarono tali segreti, e non verremo mai a conoscenza dei nomi dei “corvi” della procura di
Palermo.
Malgrado questo spettacolo ignobile, la magistratura riuscirà a proporsi al
cittadino italiano quale soggetto moralizzatore, sebbene, in tutti questi anni,
non avesse mai risolto ne’ il proprio conflitto interno (rispondere solo ad una
legge che si amministra) , ne’ al problema degli incarichi extragiudiziari, ne’
al problema della corruzione interna ed esterna.
Da quel momento la magistratura si trasformerà in un vero e proprio partito: non
osteggerà, quasi mai, la sinistra perché non interessata a riforme della
giustizia, e si farà a tutti gli effetti un vero e proprio schieramento, il cui
fine sarà, ed è, quello di invalidare qualsiasi Governo o partito politico che
potesse, o voglia, riformarla.
Fine Seconda Parte
Inserito da Loredana il 12/03/2013 15:36:18
...e così si spiegano tante cose, o meglio, tante mancate condanne, come i corvi che mandarono a morte Falcone e Borsellino. Non avevo torto. Una buona parte di magistrati italiani sono Azzeccagarbugli nel DNA, forse persino un po' peggio...
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