Editoriale

Francesco, il papa gesuita che esorta alla preghiera

Bella figura di pontefice che si presenta con la migliore forma, e con il richiamo alla povertà e all'evangelizzazione

 Totalità

di  Totalità

bbiamo il Papa, mentre scrivo l’annuncio è stato appena dato dalla fumata bianca sul comignolo più celebre del mondo. Non sappiamo ancora chi sia, come si chiamerà. In Piazza San Pietro la folla festante sta cantando l’inno d’Italia suonato dalla banda dei carabinieri che insieme alle rappresentanze delle altre forze armate si stanno radunando, insieme alle guardie svizzere, sul sagrato della grande chiesa, per rendere omaggio al futuro pontefice.

Difficile immaginare cosa stia avvenendo nelle segrete stanze, e soprattutto i sentimenti da cui sono percorse. Le campane hanno suonato a distesa. Il predestinato è stato condotto nella cosiddetta stanza delle lacrime dopo aver accettato la nomina. Lì egli si congederà per sempre (speriamo) dalla vita che ha condotto fino alle 19,06, dal suo paese, se non fosse italiano, e si caricherà della croce di Cristo, particolarmente pesante in questi tempi.

Nel frattempo il papa emerito a Castel Gandolfo assiste da lontano a questo momento eccezionale di cui egli stesso fu protagonista anni fa.

Intanto arriva una strana notizia, le campane della attuale residenza di Ratzinger, che avrebbero dovuto suonare a distesa insieme a tutte le altre pare che abbiano taciuto a lungo. Qualcosa aveva inceppato il meccanismo di funzionamento, e il suono è partito con un notevole ritardo.

Problemi tecnici, si dirà, sì certo, noi scettici uomini del XXI secolo attribuiamo alla tecnologia fallace il ritardo, eppure …

Eppure il simbolo di quel prolungato e inquietante silenzio sembra voler significare qualcosa. Cosa non sapremmo dire, ma i segni e i simboli non possono essere trascurati, ce ne ricorderemo, forse in un futuro non so quanto prossimo, ma quando si tratta di faccende spirituali, come quel fulmine che incrociò la croce sulla cupola di San Pietro il giorno terribile della rinuncia, anche questo silenzio dovremo richiamarlo alla memoria, gli attribuiremo il significato che la storia ci dirà.

Sono le 20,06, si è accesa la luce dietro la finestra dalla quale si dovrà affacciare il pro-diacono che darà l’annuncio dell’avvenuta elezione e il nome e cognome del nuovo pontefice, seguiti dal nome che avrà prescelto per regnare sulla Chiesa. Dalla piazza si levano grida inneggianti al nuovo Papa, viva il Papa, viva il Papa.

I commentatori stanno chiedendosi perché si sia superato il tempo tradizionale dei 50/60 minuti fra la fumata bianca e l’affaccio alla finestra, ormai tutto diventa un caso

Ore 20,12 il cardinale Turain si affaccia alla finestra e annuncia, il nuovo papa è l’argentino di origine piemontese Jorge Mario Bergoglio, gesuita che prende il nome di Francesco, meraviglioso segnale che richiama il santo del cantico delle creature.

Alle 20,24 il nuovo papa si presenta al popolo cattolico dicendo che i cardinali in conclave sono andati a prendere il nuovo papa quasi alla fine del mondo.

Quindi inizia a recitare il Pater Noster, Ave Maria e il Gloria patris (in un italiano un po’ incerto, è abituato al latino per le preghiere) per il vescovo di Roma emerito Benedetto XVI.

Chiede la preghiera per tutti noi, per il mondo intero, parla del suo pontificato come cammino fruttuoso di evangelizzazione.

Infine prima di impartire la benedizione rituale chiede un momento di preghiera silenziosa del popolo per lui, per il nuovo papa e per la sua alta missione. Si inchina e nella piazza si fa un silenzio irreale.

Dopo la benedizione, gli inni della Citta del vaticano italiano e forse argentino che lui accoglie quasi sull’attenti. Che meraviglia!

Francesco è il nuovo pontefice romano, il suo esordio è stato il più bello e intenso di quelli che abbiamo avuto l’opportunità di vedere. Deo gratias.

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da maga Gabriella il 13/03/2013 21:54:07

    che bello!!! Finalmente sento, dopo tanto tempo, un'aria di spiritualità di cui tanto abbiamo bisogno!! Questa è la Chiesa che voglio e credo che in tanti lo desiderino vista l'accoglienza fatta alla preghiera di Papa Francesco. Viva il Papa!!!

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