Editoriale

I Fucilieri del Bengala: l'idea sbagliata dell'India

I furbetti di New Delhi se ne fregano dei due pescatori morti ma hanno colto al balzo l'occasione per far fruttare il nostro miserabile senso di colpa sempre disponibile

Dalmazio Frau

di Dalmazio Frau

oi, almeno alcuni tra voi, stavate con Sandokan e i Tigrotti della Malesia o con il perfido Rajah bianco, Lord Brooke? Non credo che nessuno sia mai stato un simpatizzante del Governatore di Sarawak che, da stramaledetto inglese, opprimeva e sfruttava gli abitanti del subcontinente asiatico.

Nella realtà, Lord James Brooke, il vero Reggente di Sarawak per la corona britannica fu un ottimo governatore, rispettoso degli usi e costumi delle popolazioni dell’India, quindi un personaggio del tutto differente da quello romanzesco ritratto dal buon Salgari. Vorrei dire che sull’India abbiamo troppo spesso un’idea errata, frutto di errate conoscenze e convinzioni.

Così credo che abbiamo un’idea errata, o comunque deviante, sull’India contemporanea, quasi entrata in conflitto con il nostro paese.

Premesso ormai, che soltanto una nazione priva di dignità, onore e decoro come questa Italia possa aver fatto ciò che ha fatto in questi giorni riconsegnando i due fucilieri ai tribunali indiani, vorrei diffondermi lievemente non tanto sulla questione politico diplomatica quanto su alcune considerazioni di caratttere antropologico culturale.

Intendo difendere l’azione dei due marò per le seguenti ragioni:

Il compito di un soldato è quello di combattere ed uccidere - non raccontiamoci balle con “missioni di pace” che sono ossimori e falsità allo stato puro – ed eventualmente, sì purtroppo anche, morire. I soldati, da sempre, uccidono e vengono uccisi.

Ora io non conosco nel dettaglio la vicenda, dunque il perché due nostri militari abbiano aperto il fuoco su civili locali e li abbiano terminati. Francamente non mi interessa, come non mi interessa nulla dei pescatori uccisi dal fuoco italiano.

Il fatto è che, per Cultura, sono certo e sicuro che neppure agli indiani importi alcunchè dei due pescatori uccisi ma le diplomazie devono intervenire per pretendere invece ulteriori ricatti a livello sociopolitico ed economico.

Agli indiani dell’India non interessa nulla di due “sudra”, praticamente due “servi non specializzati”, appartenenti dunque alla più bassa delle caste. Due morti insignificanti per la tradizione Hindu, antichissima e nobilissima non diversa dalla nostra europea sia greca, latina e poi cristiana.

Il caso invece è stato sfruttato dalle autorità indiane, artatamente montato e cavalcato, per poter ricattare il nostro fiacco paese.

Ricattare come? Semplice, con un “senso di colpa”, una sensazione di “debito morale” conseguito all’uccisione da parte dei nostri perfidi marò di due “innocenti” pescatori.

Nessun governo britannico né statunitense avrebbe mai piegato il ginocchio davanti ad un paese seppur vittima, non l’hanno fatto neppure con l’Italia qualche anno fa con la tragedia del Cermis.

Di là dal fatto che adesso, stante alla Tradizione vedica, i due indiani sono probabilmente stati “liberati dalla ruota karmica” proprio in seguito alla loro fine, quindi ben felici di aver abbandonato la vita terrena per sempre, gli uccisi sono diventati merce di scambio.

Ora l’India potrà premere, a livello diplomatico e dunque non visibile, presso l’Italia per ottenere in “risarcimento” dell’”omicidio” alcuni congrui vantaggi e facilitazioni relativi ai loro concittadini residenti da noi.

Insomma, purtroppo per gli indiani i morti sono stati soltanto un paio, se fossero stati di più con una diplomazia da eunuchi quale è l’attuale nostra, avrebbero fatto un mercato migliore. Sarà per un’altra volta.

Io quindi continuo a stare con Sandokan e Tremal-Naik ma soprattutto con Yanez De Gomera, era tutta gente con le palle. Quella.

 

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da mandrake il 26/03/2013 00:15:34

    "Ora, io non conosco nel dettaglio la vicenda..." Curiosa premessa per un discorso che spazia dalla politica internazionale alla tradizione hindu, da salgari al diritto internazionale.

  • Inserito da Claudio il 24/03/2013 08:08:42

    Ciao Dalmazio. In questa gara abominevole a chi si cala maggiormente le brache da parte di funzionari che riescono a farti vergognare d'essere italiano, vincono, come sempre i ministri. E' assai triste che debba intervenire un Capo di Stato Maggiore a dire "a da fernì 'sta farsa".

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