Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Aspasia
Troppo bella... troppo colta... troppo saggia... l’hetaira amante di Pericle; una cortigiana colta dell'Antica Grecia... che visse nell'epoca di Platone.
Aspasia mentre ammira la sua bellezza
Il suo amore per lei fu cagione di guerra.
Aspasia
fu senza dubbio una dell'hetairas più famose dell’ Antica Grecia. La sua
influenza nella vita sociale e politica dell’ epoca fu enorme, ed è per questo che
alcuni autori la considerano istigatrice di vari conflitti bellici. Nacque
intorno all'anno 470 a. C. nella città greca di Mileto.
Socrate e Alcibiade da Aspasia
Figlia di una famiglia distinta, gli vennero -con la prima adolescenza- attribuite una bellezza ed un’intelligenza senza pari nel mondo antico.
A quel tempo la città di Atene era un importante polo di attrazione per artisti, politici, filosofi, eccetera, perciò Aspasia si trasferì a vivere lì.
Facendo un esempio attuale, Atene era come sono oggi New York o Parigi, centri di potere e cultura che attraggono tutti quelli che desiderano emergere nella vita.
Appena giuntavi si trasformò rapidamente in una celebrità grazie alla sua inconfondibile bellezza, talento ed ingegno, così da essere invitata a frequentare i migliori circoli della città. Tra le sue amicizie figuravano personaggi dell’importanza di Socrate, Fidia, Alcibiade, Senofonte e ovviamente: Pericle.
Aspasia e Pericle
Tra le abilità di Aspasia svettavano alcune profonde conoscenze in materia amorosa, grazie alle quali Pericle si innamorò di lei.
Ebbe numerosi amanti, ma Pericle, che aveva vent’anni meno di lei, arrivò a ripudiare sua moglie per vivere pubblicamente con Aspasia.
La sua casa si trasformò in un centro di riunione grazie alle qualità intellettuali, tra le quali spiccavano l'oratoria, l'eloquenza ed una raffinata cultura.
Venne
subito notata la grande influenza che esercitò su Pericle, al quale scriveva
alcuni dei suoi discorsi pubblici. In relazione a questo, alcuni autori
affermeranno che l'appoggio incondizionato della donna verso la guerra fu
decisivo nei confronti di Pericle affinché si scagliasse contro Samos e contro
Megara.
Pericle
Il primo di essi, fu preso di mira per vendicarsi della distruzione della sua città natale: Mileto, il secondo degenererà nella cruenta Guerra del Peloponneso che apporterà sventura e rovina alla città di Atene.
Come si circondò di grandi ammiratori, ebbe altrettanti importanti nemici, gelosi della sua influenza e del grande prestigio.
Questi
l'accusarono di empietà, molto grave all'epoca, in quanto poteva provocare la
condanna a morte come avvenne nel caso di Socrate. Tuttavia, Aspasia riuscì ad
ottenere il verdetto di innocenza grazie all'appoggio incondizionato di Pericle
che dovette usare tutta la sua influenza per liberare l’amante dal boia.
Col tempo, Pericle ed Aspasia ebbero un figlio ed arrivarono perfino a sposarsi, legittimando la loro unione, qualcosa di insolito perché con ciò si ruppe la tradizione che impediva a un ateniese di sposarsi con donne straniere, di un'altra città.
La morte di Pericle sopraggiunse a causa di un'epidemia nell'anno 429 a.C. e Aspasia dovette subire una retrocessione all’interno della vita ateniese, ma non ne decretò la sua sparizione. Ella, qualche tempo dopo, si sposò nuovamente con un ricco commerciante ateniese chiamato Lisicle, venditore di agnelli al quale insegnò l'arte dell'oratoria. Quando morì anche il suo secondo marito, si ritirò dalla vita pubblica, vivendo ritirata in una casa ove dava lezioni a giovani alunne, con l'obiettivo di perpetuare le sue conoscenze.
Aspasia fu maestra di Socrate e si dedicò insieme a lui alla filosofia.
Anche Platone la riconoscerà quale sua “δάσκαλος” (maestra).
Inserito da Loredana il 25/03/2013 17:32:40
Sapevo che era una donna straordinaria, ma non mi sono mai accorta di quanto lo fosse. Cortigiana, ma anche intelletto politico e filosofico, oltre che grande forza spirituale per resistere all'accusa di empietà e cavarsela. Pericle fu uomo fortunato e accorto, ad averla vicino.