il 1976

Gli anni '70 ovverosia la voglia estrema di libertà e trasgressione -Quarta parte-

Si affacciano timidamente le prime televisioni private, mentre la Rai presenta il telefilm, o sceneggiato che dir si voglia, Sandokan

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Gli anni '70 ovverosia la voglia estrema di libertà e trasgressione -Quarta parte-

1976. Il livello di maturazione intellettuale aumenta decisamente, grazie all’azione logistica dell’anno precedente.

La tecnologia si propaga senza mai fermarsi e costituisce un valido apporto al mondo dell’informazione tutta.

E’ un anno che si contraddistingue per i grandi ideali e per le innumerevoli battaglie socio-politiche.

Purtroppo è ricordato anche per il terremoto in Friuli, che causerà la morte a più di mille persone, e per la nube tossica alla diossina che ammanterà di paura l’intero paese di Seveso. La novità assoluta sono le radio libere, nate e cresciute nel 1975, che diventano veramente rampo di lancio delle case discografiche.

Lo scudetto è del Torino con i suoi grandi giocatori: Paolino Pulici, Francesco Graziani e Claudio Sala. Adriano Panatta e il tuffatore Klaus Di Biasi che trionfa nella sua specialità alle olimpiadi sono altri due rappresentanti vincenti dello sport italiano.

Nascono in questo periodo il movimento "freak" e, più tardi, il "punk", manifestazione del disagio giovanile che si espanderà maggiormente l'anno successivo. Il cinema presenta due capolavori molto discussi, "Casanova" di Fellini e "Novecento" di Bertolucci.

Ma crea vero e proprio scandalo "L'impero dei sensi" di Nagisa Oshima, che in Italia verrà censurato. "Taxi Driver" di Martin Scorsese, sarà invece apprezzato in tutte le sale.

Si affacciano timidamente le prime televisioni private, mentre la Rai presenta il telefilm, o sceneggiato che dir si voglia, "Sandokan", mentre il programma di Enzo Arbore “l’Altra Domenica, ha il grande merito di lanciare volti nuovi divenuti in breve tempo molto popolari. E’ l’anno delle canzoni "Ancora tu" di Lucio Battisti, "Canzone d'amore" delle Orme, "Rimmel" di Francesco De Gregori, mentre dall’estero la fanno da padrone "You to me are everything" dei Real Thing e "I'm not in love" dei 10Cc. 

Chi di noi non ha ascoltato nella propria camera, o nel juke-box del bar frequentato, queste eterne melodie rappresentative di un periodo in cui i giovani vivevano di sogni e speranze che andavano dal comprarsi il motorino Ciao, al giocare a calcio nell’Inter o nella Juve, a conoscere il cantante del momento, al passeggiare romanticamente con la ragazza più bella del liceo, quella a cui non avresti mai chiesto di fare sesso, poiché con lei toccavi il cielo con un dito, ti sentivi realizzato, ritrovavi la gioia dopo un 4 in matematica…

Erano grandissime sensazioni, oggi ridimensionate a normali considerazioni senza quella cornice di romanticismo che addolciva ogni nostra giornata.

Chi può dimenticarsi il primo bacio, magari sulla spiaggia, magari in quel di Forte dei Marmi, magari a una ragazza fiorentina che ti aveva fatto perdere la testa.

Quel suo modo di ridere, di guardarti, di sfiorarti, e te che gli raccontavi delle tue peripezie calcistiche per farti grande, mentre a lei interessavano solo parole dolci e piene di passione, perché forse dopo, al rientro dalle vacanze, il tutto si sarebbe concluso per sempre.

E, allora, via con il registratore con la cassetta inserita di Baglioni, con il primo tentativo di toccarle delicatamente il seno e con il ripensamento istantaneo di non farlo per non sciupare tutto…e dopo, invece, lei candidamente che si avvicinava e ti donava le sue morbide e fresche labbra…

Questo era il 1976.




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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da Loredana il 05/04/2013 17:12:15

    Condivido quasi tutti i ricordi musicali, a parte Baglioni...credo di essere una delle poche in Italia che restava immune al fascino delle sue canzoni. Anzi, credo che mi innervosissero un po'. Ero anche piuttosto giovane, non in target, senza dubbio. Taxi Driver era una vera perla. Io l'ho potuta apprezzare più tardi, dopo aver visto praticamente tutto di De Niro, e averlo fatto così mi ha permesso di vedere e di capire un po' meglio le radici grandissime di questo attore.

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