Ai parlamentari del M5S 6000 € senza dar conto delle spese

I Grillini hanno una parola sola: se, se!

Durante la campagna elettorale, il M5S aveva proclamato ai quattro venti stipendi ridotti a 2.500 euro al mese...

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Aaattentiii! Dieeetrofroont!

No, non siamo in una delle caserme delle nostre forze dell’ordine, ma di fronte ad un’inversione di marcia del Grillo nazionale che, di punto in bianco, ha stabilito che i suoi parlamentari si metteranno in tasca 6mila euro netti al mese, senza dover dare spiegazione delle spese fatte.

Pensare che durante la campagna elettorale, il M5S aveva proclamato ai quattro venti  stipendi parlamentari ridotti a 2.500 euro al mese senza, tuttavia, rifiutare la indennità di 3.500 €.

D’altronde ogni grillino aveva garantito, promesso, giurato, che avrebbe resa pubblica ogni uscita, in nome e per conto della basilare regola della trasparenza.

All'appuntamento, quasi passato inosservato nei pressi di Roma, il dibattito sull’affaire stipendi è stato lungamente preso in considerazione, giungendo alla saggia conclusione che dover rendicontare ogni minima uscita, da un cappuccino a un panino,  trasformerebbe il tutto in un immane lavoro aggiuntivo. Poveri!

Beppe Grillo, per dar supporto a quanto sopra, ha espressamente ricordato che la loro campagna si è sempre basata sui vitalizi della casta, e non sugli stipendi.

Da qui l’ accomodamento: i parlamentari del M5S potranno dimostrare le loro spese alla voce uscite generali, come un pranzo o un pernottamento, ma senza dover evidenziare le singole voci. Neanche le ricevute.

Insomma, una maniera più flessibile per affrontare tale argomento che avrebbe rischiato di interdire tutte la molteplice operosità degli adepti di Grillo.

Che importa se in campagna elettorale erano state promesse altre cose, loro possono tornare sui loro accordi.

Pertanto, ai derelitti e indigenti grillini rimarrà lo stipendio base più la diaria.

Ma guai a dar loro dei menzogneri.