Italia Paese civile? Cù cù...

Due aberranti storie con protagonisti Gino Strada e Gigi Riva

Situazioni che ci fanno capire come siamo messi noi cittadini italiani... Effluvi di ricordi orribili

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Due aberranti storie con protagonisti Gino Strada e Gigi Riva

Ieri siamo stati fatti partecipi di due grandi puttanate, o porcate che dir si voglia, una ai danni di una persona assolutamente normale, come tutti noi, ma forse non per l’individuo che si spaccia da eroe terzomondista, colui che ha fatto il portavoce della lotta verso ogni tipo di disuguaglianza, che ha sempre disprezzato qualsiasi forma di razzismo, colui che ha fondato Emergency e che è stato dalla sinistra inserito fra i papabili a Presidente della Repubblica.

Sì, sto parlando di Gino Strada, che 24ore fa si è reso schifosamente in dovere di non prendere in considerazione l’essere umano Renato Brunetta definendolo “ esteticamente incompatibile con Venezia. Secondo me lui non c'entra niente con Venezia”.

Una frase aberrante che lascia spazio a ricordi tristissimi e dilanianti, a figure mostruose come Mengele, guarda caso dottore anche lui, gente che in passato ha torturato e ucciso chi non fisicamente presentabile.

Ma, poi, da che pulpito signori miei, da uno che se lo vedi per strada ti tiri fuori l’euro di tasca e glielo allunghi come elemosina come si fa verso un drogato e alcolista.

Bella rappresentazione dell’Italia sarebbe come capo dello Stato, con quei capelli lunghi e untuosi, ove ci potremmo cuocere uova per un esercito.

Io non amo Brunetta, così come molti della destra e della sinistra, ma mai nessuno si era spinto a tanto, creando in me, e penso in molti altri, un disgusto totale, che mi ha riportato alla memoria incubi di altri tempi.

L’altra porcata riguarda un mito del calcio, Gigi Riva, il quale è finito nel registro degli indagati per falso ideologico insieme all’editore de L’Unione Sarda, Sergio Zuncheddu. A quanto pare l’accusa orribile e infamante che ha reso Riva paragonabile a un potenziale e pericoloso criminale è dovuta al fatto di aver osservato una delle sette opere di misericordia “visitare i carcerati” , donde nel codice penale italiano, il falso ideologico.

A tal punto occorrerà mettere in guardia le monache, i frati, i laici caritatevoli, che consolano coloro che sono dietro le sbarre, poiché potrebbero raggiungerli in massa per decreto di un giudice.

Se questo è un paese civile!?

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    4 commenti per questo articolo

  • Inserito da SABYDA il 10/04/2013 11:39:36

    Quale paese civile? Di questi tempi è cosa ardua e tortuosa trovare ideologie senza ipocrisie e senza falsità, questo parlo di nessuna nazione o paese; ma quando si tratta dell' ITALIA, sembra tutto quasi normale e anche alle notizie più aberranti come dici tu Massimo, nn ci scuotiamo nemmeno per un po'. Abbiamo toccato il fondo, o siamo proprio sotto la crosta terrestre?

  • Inserito da SABYDA il 10/04/2013 11:39:36

    Quale paese civile? Di questi tempi è cosa ardua e tortuosa trovare ideologie senza ipocrisie e senza falsità, questo parlo di nessuna nazione o paese; ma quando si tratta dell' ITALIA, sembra tutto quasi normale e anche alle notizie più aberranti come dici tu Massimo, nn ci scuotiamo nemmeno per un po'. Abbiamo toccato il fondo, o siamo proprio sotto la crosta terrestre?

  • Inserito da SABYDA il 10/04/2013 11:39:35

    Quale paese civile? Di questi tempi è cosa ardua e tortuosa trovare ideologie senza ipocrisie e senza falsità, questo parlo di nessuna nazione o paese; ma quando si tratta dell' ITALIA, sembra tutto quasi normale e anche alle notizie più aberranti come dici tu Massimo, nn ci scuotiamo nemmeno per un po'. Abbiamo toccato il fondo, o siamo proprio sotto la crosta terrestre?

  • Inserito da Loredana il 10/04/2013 10:20:47

    "Esteticamente incompatibile con Venezia". Cosa vuol dire? Se è una battuta di spirito, ammetto che il suo livello di umorismo è troppo elevato e sottile per il mio ingegno a grana grossa. Se vuole essere un'offesa, complimenti, c'è riuscito molto bene. Continuiamo pure così, con questo clima di perenne scambio di offese, urla, rancori, rabbia non sfogata, affa, demonizzazione dell'avversario. In Corea del Nord stanno raggiungendo un livello anche superiore, nel gioco: si stanno scaldando il dito per pigiare il bottoncino rosso che metterà fine a tutta la rabbia e alla bellezza del mondo. Siamo stati eccellenti, non c'è che dire.

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