Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
on voglio ipotizzare che la sciagurata situazione nella quale si trova il Paese possa in un futuro scoppiare una guerra civile, ma…
Una guerra civile, quasi sempre, è determinata da fortissime tensioni e disaccordi sociali, religiosi, politici, razziali e la clavis primaria solitamente è data dal contesto economico che spesso è causa di tali pericolose agitazioni, come sta avvenendo in questo momento da noi, ove l’economia è al disastro, con un forte aumento di disoccupati, oltre 140 miliardi di debiti dello stato verso le imprese, la continua recessione, il debito pubblico in continuo aumento. E le quaestionis pecuniae sono storicamente situazioni che hanno portato allo sviluppo di guerre intestine e rivoluzioni come quella Francese, dovuta all’esorbitante aumento delle imposte.
In Italia la resnon è così diversa, poiché la ripresa, da tutti auspicata, non si è assolutamente vista e le ultime elezioni politiche hanno portato alla totale mancanza d’intesa fra le varie forze politiche, fino al raggiungimento di un futile governo di saggi, liquidato dopo pochi giorni...
Ad oggi siamo ancora con l’Italia priva di un vero, solido Governo, e la quarta votazione, scusate la volgarità del termine in anticipo, è andata a puttane, evidenziando una disfatta per la nazione.
Il Bel Paese sta morendo sotto i colpi violenti di un’orgia di politici scellerati che per scelte personali, ripicche, asti atavici e desiderio di potere illimitato sta aprendo una voragine infernale per il futuro dei cittadini italiani.
C’è un partito che quasi “golpescamente”, ha tentato di spazzar via una porzione fondamentale del libero vivere sociale tentando di annientare un diritto costituzionale che si chiama opposizione, cercando di fare tutto in casa disinteressandosi completamente che la forza politica estromessa ha preso solo 240000mila voti in meno nelle ultime elezioni, con un elettorato vicino ai 10milioni di “impresentabili”.
Ora, una situazione del genere, può degenerare sino al totale dissesto economico, o bancarotta che dir si voglia, poiché se continuasse questa penosa condizione con la risalita dello spread e i possibili attacchi speculativi, senza nessuna carica istituzionale eletta dal popolo e con l’Italia costretta a chiedere prestiti importanti, la via della distruzione non sarebbe più tanto lontana. Nel caso si confermasse ancora per molto lo stallo politico attuale e l’Italia fosse soggetta ad un attacco speculativo e alla risalita dello spread, con la conseguente accettazione di misure di austerità in cambio di aiuti finanziari, non ci sarebbe nessuna carica istituzionale eletta democraticamente che possa richiedere questi aiuti e firmare un eventuale memorandum di misure di austerità.
Il Partito Democratico è spaccato e ha spaccato l’Italia, in quanto, come si è visto in queste ultime agonizzanti ore, è scosso da fortissime divisioni interne, e tutto ciò sta mostrando un quadro politico ancora più complicato e instabile.
Dallo spaparanzato trionfo pre-elettorale con Bersani, Bindi, lo stesso Prodi, Vendola ecc., alla caduta nell’inferno dello scherno e degli inciuci non riusciti, dal celebrare la morte politica di Berlusconi al suo completo reinserimento grazie alla pochezza politica e intellettiva della nomenklatura del PD; dal tentativo di imporre un Presidente della Repubblica non gradito ai più allo svilimento totale per la mancata sua elezione.
Uno sfascio senza precedenti che insegna, però, che l’arroganza è cattiva consigliera e prima o poi ti presenta un salatissimo conto.
Poi, l’importante problema della giustizia che potrebbe, se non sanata con riforme ad hoc, far aumentare il pericoloso scontro che già esiste tra potere politico e potere giudiziario, con quest’ultimo potenzialmente portato a sorreggere governi che non mettono il problema della riforma della legge tra le urgenze primarie.
Le tante ingerenze straniere provenienti dalla Germania, Francia, USA, Inghilterra, non indugiano un attimo ad interferire e dispensare consigli sulla situazione economica e politica italiana, mettendoci in una netta condizione di inferiorità soprattutto, a causa, del delirante scenario politico.
Senza oramai nulla da perdere, per la crescente e devastante crisi economica, moltissime persone si trovano travolte e sconvolte dai debiti, senza lavoro e in una condizione di vera e propria povertà e, molte di esse, trovano come soluzione di ogni loro problema il suicidio. Quanto sopra è a mio avviso, non dimenticando però di aggiungere il cancro delle mafie, l’elenco delle più importanti preoccupazioni, virtualmente esplosive, presenti in Italia.
L’unica certezza che non posso esprimere è se mai ci sarà una favilla che ci condurrà a una guerra civile.
Posso, esclusivamente, ipotizzare come un’eventuale condanna da scontare per Berlusconi o un attentato terroristico come quello di Boston o qualsiasi altra cosa che non è prevedibile. Per terminare, come già anticipato all’inizio, non voglio nel modo più assoluto creare terrorismo psicologico, verosimilmente non vi saranno scintille o una guerra civile o rivoluzioni grilline; ho voluto solo richiamare l’attenzione così da poter accorgerci di preoccupanti segnali che possano trascinare ad un’eventuale mobilitazione interna.
E’ ovvio, che tutti noi auspichiamo che ciò non accada, in quanto solo di una cosa possiamo essere sicuri: una guerra civile sarà causata dall’egoismo dei potenti, ma a soffrirne gli effetti sarà sempre e solo il cittadino italiano.
Inserito da SABYDA il 20/04/2013 11:39:21
Sono d'accordo con te Massimo, ormai tutte le parole che diciamo sono perse nel vuoto, altro che gli anni bui dell'antichità. Forse i nostri avi nn hanno vissuto in questo periodo ecco perchè chiamarono così gli anni del Medioevo. Dobbiamo sperare in qualche spiraglio di luce.... nn sappiamo da quale parte ma dovra' pur arrivare.....dopo la notte c'è sempre il giorno. Voglio essere ottimista.
Inserito da Loredana il 20/04/2013 11:01:32
Ogni volta che accendo la televisione e mi sintonizzo su un telegiornale, prego che la prima notizia non riguardi lo scoppio della guerra civile qui da noi: ci siamo pericolosamente vicini. Tuttavia, credo che riusciremo ad evitarla, proprio grazie al nostro istinto d'inciucio nel DNA. Ho letto di straforo che stanno indagando i primi grillini, i puri e duri, per certi rimborsi poco chiari, in relazione alle proteste No TAV. Un'altra manovra diversiva, senza dubbio. Quello che dobbiamo fare noi gente comune è resistere, rafforzarci più che possiamo e non lasciarci andare. So che è difficile, ma possiamo farlo, lo dobbiamo a noi stessi...basta far soffrire le nostre famiglie, non ricorriamo al suicidio!
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