Quirinale 2013

Napolitano Presidente per la seconda volta. Il fallimento dei partiti. L'ira di Grillo

Non era mai accaduto nella storia della Repubblica, adesso occorrono le riforme. M5S invoca il golpe e raduna il suo popolo e quello di Sel per manifestare contro il Presidente

di Simonetta  Bartolini

Napolitano Presidente per la seconda volta. Il fallimento dei partiti. L'ira di Grillo

Non poteva che finire così: abdicazione totale. Il Pd è costretto a dichiarare la propria incapacità di essere forza politica con una minima vocazione a governare. Dilaniato al suo interno da individualismi trasformati in correnti, pressato di fianco da Sel che avrebbe voluto la convergenza su Rodotà, schiacciato dal ricatto grillino, abbandonato al proprio destino da Pdl e Scelta civica, il partito di Bersani è imploso, si è frantumato in troppi pezzi per poter ambire a rappresentare un punto di riferimento.

Impossibile trovare un nome che, suggerito dall'interno dello stesso Pd, riuscisse a unificare quanto bastasse a raggiungere il numero necessario di voti per eleggere un presidente della Repubblica.

Così ecco il ricorso a Napolitano, unico che, pur non essendo il nome dell'unità del centrosinistra, lo è dell'unità dell'assemblea dei grandi elettori. Pdl, Scelta civica e Lega e parte del Pd si sono ritrovati a chiedere al presidente uscente di accettare una ricandidatura, di conseguenza a prescindere dalle fratture interne al Pd, nonostante la diaspora sul nome di Rodotà che Sel ha dichiarato immediatamente di voler votare, e probabilmente altri hanno votato anche per sottolineare ancora una volta il dissenso con la linea politica del segretario dimissionario, Napolitano è diventato l'unica alternativa unitaria in grado di contrastare la pretesa grillina di imporre con il proprio 25% il candidato che con sprezzo della logica e della matematica dichiarano essere il candidato di tutti gli italiani.

Sì, di tutti gli italiani che hanno votato M5S! Ma i grillini e Grillo, che ha immediatamente gridato al golpe (esagerato!), sono talmente prigionieri della autoreferenzialità telematica, da ritenere che il peraltro numericamente risibile responso delle quirinalie rappresenti la volontà popolare tutta. Che poi il nome di Rodotà fosse solo il terzo dopo Gabanelli e Strada, che importa, per il comico, che vuole continuare a far ridere, il mondo intero questa volta, i numeri come valore assoluto matematico, statistico, quantitativo si piegano al suo punto di vista.

Quindi se Grillo vuole Rodotà, significa che l'Italia vuole Rodotà, non viene neppure sforato dal sospetto di rappresentare solo un quarto, dell'elettorato, non viene neppure sfiorato dal dubbio che la volontà della maggioranza degli italiani non coincide con la sua.

Grillo ragiona, o meglio sragiona,  esattamente come un dittatore nei suoi ultimi giorni. Tutte le grandi e piccole dittature, in vario modo si sono imposte con una effettiva superiorità numerica conquistata sul campo con la rivoluzione sanguinaria tipo quella russa d'ottobre, o nelle urne come Hitler , Mussolini, Franco, ecc. Il problema si pone nel tempo quando il consenso si erode, ma il dittatore ritiene di esser ancora il detentore del consenso della maggioranza dei cittadini e si comporta di conseguenza.

Ecco Grillo è già passato alla fase B: delirio di onnipotenza e di consenso. Ha invocato un grande raduno a Roma per protestare, e pateticamente ha anche sottolineato: –IO sto arrivando in camper sarò davanti a Montecitorio in serata non lasciatemi solo che non ci siano solo Quattro gatti!

Che dire, fa quasi pena!

Da parte sua Rodotà ha dato l’impressione di masticare amaro e sicuramente non si è comportato da vero civil servant, da un uomo delle istituzioni, come ce lo avevano presentato, ci saremmo aspettati che di fronte alla disponibilità di Napolitano si sarebbe tirato indietro, non tanto perché questo potesse cambiare I numeric he sono stati ampiamente a favore del Presidente uscente, quanto per dare un segnale di pacificazione, di volontà unificatrice. Invece ha ipocritamente condannato le manifestazioni dei suoi sostenitori che non si sarebbero state se lui avesse fatto il famoso passo indietro.

Illusi, vero? Ebbene sì un’illusione credere nel buon senso e nella eleganza di chi ha annusato l’odore del potere.

Così da stasera i 738 voti a Napolitano riconsegnano le redini del Pause al echo re-Giorgio.

Ora vediamo che succede, senza dubbio qualunque cosa potrà accadere sarà l’ennesimo dimostrazione del fallimeno dei partiti.

Adesso riforme o morte (dei partiti, of course)! Nell’un caso o nell’altro sarà un successo (se prima non crepano gli italiani!)

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    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da Coluichesièrottoimaroni il 24/01/2014 13:37:24

    Questo post mi sembra scritto da uno che se ne intende e non poco di inciuci. Da qualcuno che magari viene pagato profumatamente per far parte di PD o PdL. Solo una cosa: se siamo col culo a terra, se tutta l'europa ci prende per il culo: E' COLPA VOSTRA. quando il paese cadrà in rovina non avrete il minimo diritto di lamentarvi. Visto che siete stati voi ad averlo ridotto così. Passo e chiudo.

  • Inserito da pietro46 il 21/04/2013 16:19:10

    Altro che delirio di potenza di Grillo.C'è 'sadismo?.Ma non gli bastava aver costretto il Bersani a sedersi al "banco di scuola" con...i bidelli per farsi pregare di "prestare"qualche "cittadino"per far iniziare la legislatura?Bisognava proprio buttargli fra i piedi la candidatura del Rodotà(a cui nessuno ha chiesto l'età richiesta agli altri competitori,nè gli è stata fatta firmare la moratoria per il "decurtamento" della pensione(dicono 8000 eu)da adeguare allo stipendio dei ""cittadini""decurtato a 2500eu(sarà vero?)e da Lui presa al volo senza curarsi della difficoltà in cui avrebbe messo il "suo"partito?Quel suo partito che l'aveva "miracolato"donandogli stipendio,pensione,cariche,comparsate in tv,dalla Gruber più e più volte(tanto da poter permettere a qualcuno di ...malignare)sistemazione per gli eredi ecc ecc?E poi per cosa...per prendere qualche "rimasuglio",intuendo forse che il Barca(svegliatosi dal letargo)con l'intuizione di "riportare"parte del Pd agli antichi "splendori"sinistri più che di sx,ormai,potrebbe dare quella linfa che i pdllini rinsaviti gli stanno per togliere?Possibile che non ha intuito(il Grillo) che i "giovani" del Pd,innamorati di Rodotà sulla via di Damasco sono i senza truppa dei tanti PDini che senza il famigerato "porcellum"...Puppato,Civati,Marino.......dovrebbero tornare al lavoro?E che sicuramente il Barca sarà per Sel ed i "trascinati"quel che fu Ingroia per rivoluzione civile:affossatore di (4 l'Ingroia in un solo colpo) partiti.Ma sanno che se eventualmente riusciranno a salvarsi dovranno chiudersi la bocca.Niente "vendolinate"... e niente "eccitamento"per Ferrero dato che non sarà possibile sventolare bandiere rosse ad ogni raduno.Noi sopravviveremo.Ma Loro?

  • Inserito da Sparviere il 21/04/2013 15:11:06

    Abbiamo forse bisogno di ulteriori prove per comprendere come i partiti siano incapaci di riformare e di riformarsi e che, pertanto, l'unica speranza degli italiani risieda nella morte (di "questi" partiti, of course)?!

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