L'apoteosi della parolaccia

Quel delicato e sensibile di un Marco Travaglio

Con un modo di scrivere vergognosamente arrogante e cattivo, oltreché incivile, ha definito Giorgio Napolitano...

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Quel delicato e sensibile di un Marco Travaglio

Il Fatto del Giorno, oggi, punta il dito indice verso il Giornalista Marco Travaglio, autore di un articolo su Il Fatto Quotidiano che definirei da “galera”.

Con un modo di scrivere vergognosamente arrogante e cattivo, oltreché incivile, ha definito Giorgio Napolitano “…a immagine e somiglianza del cadavere putrefatto e maleodorante di un sistema marcio, che si barrica nel sarcofago inchiodando dall’interno il coperchio per non far uscire la puzza e i vermi”.

Sempre dalla sua delicata penna: “Napolitano è storicamente richiamabile a quando i vecchi partiti di centrosinistra nel 1932 riconfermano il vecchio e rincoglionito generale von Hindenburg, 85anni, spianando la strada a Hitler”.

E ancora: “Napolitano rischia di restare abbarbicato al trono fino a 95 anni, imbalsamato e impagliato come certi autocrati tenuti in vita artificialmente con raffinate tecniche di ibernazione e ostesi in pubblico con marchingegni alle braccia per simulare un qualche stato motorio…”

Ma il massimo l’ha raggiunto in queste righe, rivolgendosi ai giornalisti che avrebbero osannato Napolitano: “con lavoretti di bocca e di lingua sulle prostate inerti e gli scroti inanimati delle solite cariatidi”.

Ora ditemi voi come sia possibile trattare un Presidente della Repubblica in questo modo, così indecorosamente, miserabilmente, ma ancor più com’è possibile calpestare una persona con tale linguaggio che per descriverlo appieno mancano le parole dallo sdegno?                                                                                                                                                                         Le parolacce raccolte tutte insieme verso un politico degno e responsabile da sempre, di qualunque bandiera politica sia, non sappiamo proprio a quale disegno politico appartengano.  

Finché ci saranno personaggi come Travaglio a detenere un benché minimo potere, appartenenti a chissà quale movimento saremo tutti in pericolo, perché dimostrano che loro possono danneggiare tranquillamente le persone senza renderne conto a nessuno…mentre altri …                                                                                                                                              Sì, insomma, è la solita ignobile farsa recitata da anni in Italia: c’è chi può e chi non può! 

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