Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Attesa, acquerello 1994
Dagli anni '60, sulla scia delle indagini sulle forme e sulla luce, restringe il campo intorno alla rappresentazione delle marine e dei casolari dell'entroterra Versiliano, trasfigurati dalla logica formale di una poetica personalissima. I notissimi «Casolari» divengono il “topos” pittorico di Bartolini, «case» ormai abbandonate, protagoniste severe di una pittura fatta di alti silenzi e di attese “metafisiche”, una pittura che diviene architettura e diventa il simbolo, l'emblema stesso di una concezione costruttiva dell'arte e del mondo.
Sigfrido Bartolini è considerato uno dei maggiori incisori del '900, ha praticato intensamente tutte le tecniche incisorie: xilografia, acquaforte-acquatinta, litografia (il suo corpus incisorio raggiunge i 1.300 fogli) acquistando notorietà internazionale con il suo celebre Pinocchio (Edizione Nazionale del Centenario promossa dalla Fondazione C. Collodi) illustrato con 309 xilografie in nero e a colori, frutto di ben 12 anni di lavoro. Ne è discesa una fortunata mostra permanente su l'opera che ha girato, e continua a girare, tutto il mondo.
Scrittore, critico e polemista di grande ascolto, non di rado graffiante (basta ricordare il volume La Grande Impostura - Fasti e misfatti dell'arte moderna e contemporanea) Bartolini è autore di fondamentali monografie sulle incisioni di Soffici, Sironi, Rosai, Boldini, Lega, Cremona ecc.
Sua ultima opera nel 2005 le: 14 Vetrate Moderne , in tessere vetrarie legate a piombo per la Chiesa dell'Immacolata di Pistoia (mt. 3,50 x 0,70). A Pistoia è possibile visitare la Casa dell'artista divenuta “Museo” nel 2011. Così la “Casa”, scrive Maria Gregorio, che nel cosmo pittorico e nelle tante famosissime opere di Sigfrido Bartolini ci appare con un'aura mitica e sacrale, assume oggi la meravigliosa concretezza della realtà, nello “spazio domestico” che s'illumina dello stesso nitore della sua pittura e al suo interno offre al visitatore quel “paesaggio dell’anima” da percorrere per un’esperienza culturale che coinvolge tutti i sensi.
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