Il caso Fioroni

Il potere immenso della Magistratura

Le toghe, non tutte, ma a questo punto quelle che più contano, si sono colorate di rosso intenso, e le prove sono davanti agli occhi di tutti...

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Il potere immenso della Magistratura

Ormai la magistratura ha gettato la maschera disinteressandosi totalmente della sua natura imparziale e giusta.

Questo potere sta inginocchiando una parte della politica italiana deviando le sue basiche frontiere su lidi ben noti e intoccabili.

Le toghe, non tutte, ma a questo punto quelle che più contano, si sono colorate di rosso intenso, e le prove sono davanti agli occhi di tutti, quelle prove che molte volte invece non hanno coloro che devono giudicare, fabbricandosele con sequele di cavilli e interpretazioni personalizzate del codice penale e civile.

Ho parlato di prove, usando il plurale, perché poi c’è quella inerente Fioroni del PD, come riportato da Repubblica, secondo il quale il suo nome era in lizza per la presidenza della Commissione Giustizia.

Poi, improvvisamente, una telefonata del CSM lo ha messo in guardia che entrava in ballo anche la signora Ferranti e che non sapendo a chi rivolgersi avevano contattato lui.

“ Sai, noi abbiamo bisogno della Ferranti alla giustizia, visto che Nitto Palma è al Senato...”

E il buon Fioroni, come uno scolaro ripreso dalla maestra ha abbassato la testa ed accettato pedissequamente. Guai mettersi contro le toghe!

Ecco, quanto sopra è un’altra prova dei rapporti fra PD e il mondo della magistratura italiana.

Ditemi voi se in queste telefonate c’è qualcosa di legale e istituzionale; meglio ancora di etico…

Sicuramente con personaggi diversi in atto, certi insigni PM avrebbero senz’altro pensato al reato di concussione, al ricatto e alla minaccia sottobanco.

Quindi i politici della sinistra non sono più interessati a rispondere ai loro elettori, bensì direttamente ad un potere autonomo.

Esiste da qualche altra parte del mondo una simile situazione?

La storia prosegue con le dovute smentite di Fioroni che nega ogni contatto con personaggi del CSM, e per tamponare quanto prima una pericolosissima grana che poteva inquinare i rapporti tra PD e giustizia.

Che la magistratura non sia più un potere imparziale è da tempo che l’abbiamo intuito, ma adesso questo dubbio sta oltrepassando il confine del territorio berlusconiano creando incertezze anche nei giustizialisti più accaniti.

Domani a Brescia il PDL, e chi non crede più in questa magistratura politicizzata, scenderà in piazza e la cosa è ben vista anche da noi di Totalità; l’unica cosa è che oltre a sostenere il Cavaliere vengano aiutate tutte quelle persone che stanno pagando colpe non loro, quelle che hanno dovuto subire l’inferno del carcere pur essendo innocenti; coloro che da mesi sono da mesi in galera in attesa di giudizio; tutte quegli individui, insomma, che non avendo le possibilità di Berlusconi devono lottare contro un Golia esageratamente più potente che vorrebbe schiacciarli…

Nella Bibbia, però, un certo David…

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    4 commenti per questo articolo

  • Inserito da NewBalance547 il 15/11/2014 11:15:35

    Xs235New@163.com

  • Inserito da Loredana il 10/05/2013 15:21:12

    No, in nessuna parte del mondo possiamo offrire uno spettacolo come quello che siamo in grado di montare noi ogni giorno. David? Quando arriverà dalle nostre parti? Lo sto aspettando con impazienza!

  • Inserito da clemente il 10/05/2013 13:44:15

    MOLTO SUBORDINATA DIREI! IL GUAIO È CHE LA PRESUNTA INDIPENDENZA DEI MAGISTRATI GLI OFFRE L'ARBITRIO ASSOLUTO DI FINGERE FARE GIUSTIZIA, PRENDENDO A PRETESTO LE LEGGI!!!

  • Inserito da ghorio il 10/05/2013 13:39:45

    Che la magistratura, almeno una parte, abbia un orientamento politico non vi sono dubbi. Sono cose risapute, prima dell'avvento di Berlusconi. Solo che in passato si faceva l'enfasi di"magistratura democratica" o di altre associazioni, in occasione delle elezioni dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura. I giudici, in un'Italia seria, non dovrebbero fare politica o entrare in politica. Fatto è che con l'avvento della cosiddetta seconda Repubblica mettere in lista un magistrato era un "orgoglio" di grande risonanza. Adesso assistiamo a situazioni di candidature in tutte le salse, mentre invece chi sceglie la magistratura non dovrebbe fare scelte di questo genere. Salto poi la questione dei privilegi economici della magistratura, compresi quelli previdenziali, mai toccati. Adesso il Cavaliere solleva tutta una serie di problemi ma i vituperati politici della prima Repubblica non mi pare fossero al centro di persecuzioni giudiziarie. L'arrivo di Berlusconi ha portato a questa situazione. Personalmente non ho antipatie particolari per il Cavaliere( lo ritengo presentabile, come altri politici)ma forse sarebbe stato bene sui fatti giudiziari non fare una personalizzazione da "martire" , con il risultato che i suoi processi vengono collegati ai destini d'Italia. Ben vengano le puntualizzazioni ma battiamoci perché i giudici svolgano il loro lavoro in silenzio astenendosi da dichiarazioni a destra e manca. Ricordo che ai tempi di "mani pulite" i pareri di quei magistrati venivano richiesti dai giornali e dalle tv sui pareri più disparati, perfino sulle nudità o meno di un'attrice o sull'impresa dello sportivo di turno.

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