Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Brunetta a Brescia
In Italia possiamo scendere in piazza contro le tasse inique, contro un Governo non ritenuto all’altezza, contro il razzismo e il femminicidio, contro la povertà e la disoccupazione, contro la propria squadra del cuore, contro un Sindaco incapace e via dicendo. Praticamente contro quasi tutto; il quasi è un potere autonomo che non deve assolutamente essere sfiorato, menzionarne il nome invano, sebbene da certe sue decisioni moltissime vite di italiani innocenti siano state deturpate e oltraggiate nella dignità e nella moralità.
Ogni giorno le cronache riportano casi di malagiustizia, di telefonate anonime che avvertono le forze dell’ordine che tizio è un delinquente spacciatore e ladro e subito la macchina della giustizia si mette in moto per neutralizzarlo, nonostante non ci siano prove o certe verifiche delle autorità siano state smontate da pezze d’appoggio più che chiarificatrici, ma ormai non tenute in considerazione perché tizio se ne deve andare comunque in galera.
E’ il caso di Domenico Timpanelli, insegnante di Gela, del quale riportiamo link con la sua storia tratta da Il Fatto Nisseno.it http://www.ilfattonisseno.it/2013/05/un-insegnante-di-gela-vittima-di-un-complotto-domenico-timpanelli-racconta-la-sua-storia/
Se, ogni tanto, dedicassimo un attimo alle cronache che trattano di Giustizia Italiana ci renderemmo conto contro chi dobbiamo lottare ogni giorno per non essere risucchiati nelle maglie di una catena tritacarne.
Purtroppo, manifestazioni come quelle di Brescia che potrebbero veramente risultare importanti per arrivare a una riforma profonda della legge, si trasformano in proteste sempre e comunque per una ed una sola persona, senza coinvolgere con dati e nomi chi veramente ha soggiornato nelle patrie galere pur essendo completamente incolpevole.
Così non va bene, perché oltre ad avere ingenti possibilità per difendersi questa persona può permettersi anche una parte di popolo adorante e sostenitore; il cittadino comune no, di solito subisce e basta e, molte volte, non reggendo a tale prepotenza morale e fisica si uccide.
Io sono dell’avviso che Berlusconi, se avesse menzionato oltre al suo i moltissimi casi riguardanti errori giudiziari, al di là di allentare il personale interesse alla propria questio, avrebbe avuto dalla sua parte numerose persone che pur non pensandola come il PDL sarebbero, in ogni modo, state propense ad appoggiarlo, in virtù di questo suo sostegno verso individui perseguitati dalla giustizia.
Il dato di fatto che chi ammazza senza la minima pietà dopo poco è fuori dal carcere la racconta tutta sul sistema giudiziario italiano e, pertanto, se il cittadino italiano vuol manifestare contro queste torture legali è nel pieno diritto di farlo, ma coinvolgendo tutti gli individui distrutti dalla magistratura.
Inserito da NewBalance547 il 15/11/2014 10:37:40
Xs235New@163.com
Inserito da LUISA il 13/05/2013 15:12:12
Potresti avere ragione Massimo! Forse facendone una protesta non a difesa di una sola persona, ma a sostegno dei tantissimi casi di mala giustizia che si verificano con esagerata frequenza, nel nostro paese, si sarebbe potuta ottenere una certa forma di riflessione, anche tra gli antagonisti di quel personaggio. Certamente le reazioni sarebbero state meno dure, ma non crederò mai che appartenenti a fazioni politiche diverse dal Pdl, avrebbero mai appoggiato questa causa. Il solo fatto che fosse proposta dal Pdl, l'avrebbe etichettata come strumentale e stroncata sul nascere. Ormai anche l'aria che respiriamo è ammorbata dall' odio che le due parti si dimostrano più o meno tangibilmente, e penso che non ci sia alcun mezzo, per sanare le fratture incancrenite, create da anni di lotte all'ultimo sangue.
Inserito da bea il 13/05/2013 14:59:35
Condivido, e con poche parole precise Loredana dice proprio cosa penso anch'io. Aggiungo con le mie parole semplici: Berluscono ha commesso reati, comunque siano (listiamoli??) e dovrebbe, no: dev'essere trattato come gli altri, ed ognuno indagato/condannato per simili reati sarebbe in galera (non si sa per quanto tempo anche aspettando un processo giusto...) - tranne il Cav. La manifestazione a Brescia fu iniziata da Berlusconi e solo per lui stesso - è il suo sistema. Il problema degli incarcerati, le persone non processate giustamente, innocenti o no, non gli interessano di niente. E' sempre ed ovunque concentrato su se stesso. Ho letto la storia di Domenico Timpanelli, sì un esempio di più per una giustizia malata - lo è in tutta l'Italia? Mi mancano le parole.
Inserito da Loredana il 13/05/2013 13:37:57
Ogni volta che sento parlare dei processi infiniti contro Berlusconi, rabbrividisco. E rabbrividisco ancora maggiormente se penso a tutti quelli che non hanno un cognome come il suo e che cadono vittime tutti i giorni di un sistema giudiziario che sembra di poco più articolato dei pettegolezzi di paese, che si divertono a infangare le reputazioni altrui.
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