Cronaca di ordinaria follia!

Salgono a due i morti, vittime della furia omicida del ghanese a Milano

Martedì una nigeriana su un bus a Forlì ha aggredito il conducente del mezzo e...

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Abbiamo visto come giorni fa a Milano si muoia solo perché abbiamo avuto la strana idea di uscire di casa; si perda la vita non perché attivisti di questo o quel partito politico; o perché all’interno di una sparatoria tra bande rivali; e nemmeno perché abbattuti da un’auto pirata.

Si muore trucidati da un piccone impazzito senza che anima viva possa soccorrerti e chiamare immantinente le forze dell’ordine.

In Italia, si perde la vita dunque per mano di un assassino o di un folle che in nome del politicamente corretto non ha diritto di cronaca, secondo quegli organi d’informazione sempre pronti a difendere l’indifendibile come ha dimostrato il TG3 che sabato nell’edizione delle 14,30 si è guardato bene dal dare tale notizia. Silenzio assoluto, mentre tutti gli altri notiziari e siti web la diffondevano prontamente.

Il ghanese, è notizia di poco fa, ha sulla coscienza due morti, non più uno, e una lunga scia di feriti, alcuni gravi. 


Martedì a Forlì una Nigeriana in un Bus di linea ha aggredito il conducente del mezzo, reo di non averla portata davanti casa, arrivando addirittura a prendere in mano il volante con il quale ha sterzato più volte mettendo in serio pericolo la vita dei passeggeri e degli altri automobilisti.

Tornando al 30enne del Ghana c’è da mettere in chiaro che lo stesso era da tempo “irregolare” con precedenti per furto e violenza; come mai, allora, è stato libero di ammazzare due persone e ferirne molte altre? Si sta già parlando del fatidico “gesto d’un folle”, così da mettere le mani avanti e archiviare quanto prima la morte e il ferimento di individui assolutamente ignari di ciò che avrebbero trovato appena fuori dalla porta di casa.

Se l’attacco fosse stato perpetrato da un italiano avremmo immediatamente parlato di odio contro il coloured, di assassinio studiato nei minimi particolari, praticamente il contrario di quanto accadeva anni orsono.

Noi siamo per la parità dei diritti, ma anche per pene severe per chi uccide, siano indigeni o stranieri, in particolar modo ce l’abbiamo con tutti quegli individui che hanno una bassa considerazione della vita di un altro, a volte spiegabile dalla provenienza socio-culturale in cui certune persone crescono, che se, con puntigliosità, andiamo a controllare è la giustificazione con cui molti legittimano gli extracomunitari: la fuga da una società piena di brutalità, arretratezza e violenza: sì, appunto!

Per quanto riguarda la nigeriana del bus è stata denunciata per oltraggio e violenza a pubblico ufficiale e interruzione di servizio pubblico. Ma, è stata lasciata a piede libero! 

Molto probabilmente stanno già pensando quale tipo di follia può esserle associata, così da farla franca tranquillamente.

Mentre se un cittadino italiano prova a rispondere un po’ alterato a qualsiasi esponente delle forze dell’ordine viene molto spesso denunciato e, magari, in seguito condotto in carcere.

Chi è, a questo punto il vero discriminato o emarginato che dir si voglia?