Derisi all'estero e disperati nel patrio suolo

L’Italia è una Repubblica fondata sul divieto

Lo slogan più utilizzato è «Non si può, è severamente proibito»

di  

L’Italia è una Repubblica fondata sul divieto

In Italia tutto è vietato.

E’ vietato parlare criticamente della magistratura, quando la stessa invece è libera di ghettizzare e suddividere antropologicamente le persone di non suo gradimento; è severamente proibito scherzare con i politici, sennò poi ti ritrovi le forze dell’ordine a casa; non puoi manifestare liberamente se sei di una sponda partitica ben definita, perché vieni preso a male parole, spintoni e ti bruciano la bandiera di appartenenza; non puoi andare libero per strada nemmeno la mattina presto sennò rischi di essere fatto a fettine da qualcuno che di lì a poco causerà una vera strage; non puoi scrivere liberamente ciò che pensi, sempre nei confini della correttezza, perché sai che puoi rischiare una querela da persone suscettibili o con la coda di paglia; non puoi sostare 5 minuti senza biglietto del parchimetro, mentre le autorità cittadine si fermano impunemente decine di minuti per prendere il caffè al bar; due gay si sposano tranquillamente, ma nel nostro Paese per ora è vietato; secondo il Tribunale di Mantova, ecco il genio della magistratura italica in funzione, è vietato chiamare una bimba Andrea; è vietato far portare ai cani il collare elettrico, ma molti ce l’hanno; è severamente proibito baciarsi in auto, ne sanno qualcosa due fidanzati di Eboli che si sono visti multati dal vigile (prima però gli ha fatto finire lo sbaciucchio); è vietatissimo a Firenze stendere i panni alla finestra, si rischiano multe da 160€.

Io modificherei il Comma 1 della Costituzione da “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” a “ L’ Italia è una Repubblica fondata sul divieto”.

All’estero oramai siamo fonte di derisione continua perché ormai anche loro si sono fatti l’idea che in Italia se una cosa è divertente viene subito creata una legge che poi la vieta.

E noi, ex ragazzi degli anni 70-80, che ancor oggi non ci siamo ripresi dalla scoperta che se una cosa è buona non possiamo mangiarla se non sotto strettissimo controllo del genitore di turno – privazioni che ci hanno trasformati in adolescenti regolarmente delusi, annullati, ciccioni e ulteriori tipiche caratteristiche italiche – immaginiamo subito che dietro ci sia una macchinazione.

E’ da anni, ormai, che molti turisti si lamentano perché non si può mangiare, né bere, per strada, e sono trattati da veri criminali se vengono colti col panino  fumante.

Il divieto esiste a Roma, Trapani, Firenze, e in molte altre città.

Nel frattempo, però, le autorevoli auto blu possono tranquillamente inquinare le vie e ammorbare con il loro passaggio chi si trova nei paraggi.

Smetto qua, altrimenti rischio di auto-vietarmi costringendomi ad urlare che l’Italia è il Paese più libero del mondo…se, se!

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    6 commenti per questo articolo

  • Inserito da david il 15/05/2013 17:25:10

    le proibizioni sono ad hoc per gli italiani dato che sono considerati il popolo più maleducato d' Europa. Non faccio esempi per non infierire ma ritengo amaramente che ciò che i politici sono, tali sono i cittadini

  • Inserito da Loredana il 15/05/2013 14:22:40

    ..il paese più libero di fare quello che dicono tutti quanti, anche al limite del ridicolo. Certo, è vietato tutto alla gente comune. Chi ha un minimo di poterucolo politico, invece, è autorizzato a fare di tutto e di più. Farsi rimborsare i pannolini per il bambino, i regali per l'amante, i videogiochi per i bambini indisciplinati, raccomandare amici/parenti/amanti passando davanti a qualunque cosa...ecc. Che squallore.

  • Inserito da Vanessa P. il 15/05/2013 13:15:05

    Andrebbe cambiato anche l'art.3 della costituzione italiana con: il divieto non è uguale per tutti..solo per noi poveri comunissimi cittadini italiani e non...che rispettiamo per forza maggiore...è chi dovrebbe in primis dare l'esempio? VIETA ma non si VIETA

  • Inserito da walter il 15/05/2013 13:10:24

    Una difesa efficiente della libertà deve necessariamente essere inflessibile, dogmatica e dottrinale

  • Inserito da mauro il 15/05/2013 13:06:23

    Quando elementi sempre più distruttivi compaiono in una società, la prima cosa che viene distrutta è il sistema monetario in quanto il denaro rappresenta una difesa dell'individuo e della sua esistenza morale. Questi elementi distruttivi si appropriano dell'oro lasciando dietro di se pile di carta moneta snza alcuna copertura. Ciò distrugge tutte le scale di valori umani consegnando l'umanità ad una situazione d'arbitrio. L'oro era un riferimento oggettivo, corrisondeva ed equivaleva alla ricchezza creata. La carta moneta è un'ipoteca su ricchezza inesistente mai creata, coperta da armi puntante verso colro da cui si attende che creino tale ricchezza. La carta moneta corrisponde ad un assegno emesso da criminali legalizzati tratto su un conto che non gli appartiene a spese delle loro vittime. Fate attenzione al giorno in cui vi comunicheranno che il conto è scoperto.

  • Inserito da pierangelo il 15/05/2013 12:54:14

    giusto , ma per non sembrare il paese di pulcinella , e tale siamo, non volendo e riuscendo a vietare i reati più gravi , non fa comodo a nessuno, proibiscono i minimi piaceri rimasti . se il numero delle multe da fare è standardizzato , lo raggiungono con questi mezzucci.

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