Editoriale

L'ossessione voyeuristica della camera da letto di Berlusconi

Si parla soltanto della moralità privata del Cavaliere. Dal giorno della requisitoria le trasmissioni televisive ripetono ossessivamente le stesse cose: che noia!

iazza Pulita, Servizio Pubblico, L’aria che tira, trasmissioni d’informazione politica mandate in onda da La7, ma potremmo aggiungere ancora molte altre trasmissioni, dal giorno in cui a Silvio Berlusconi hanno comminato i 6 anni di carcere per il fatidico e conosciutissimo affaire Ruby, non hanno cessato un attimo, prima con la scusa della Manifestazione di Brescia e dopo con la requisitoria finale del PM del tribunale di Milano, di parlare pedissequamente del Cavaliere e dei suoi personali intrallazzi sessuali.

Personali, si badi bene, avvenuti in qualche sua super mega-galattica e invidiatissima villa, ma pur sempre in ambito privato.

E’ dal 2010 che sentiamo parlare di questa extra-comunitaria, della sua età, dello zio Mubarak, della Minetti, di Fede e Lele Mora, di orge caratterizzanti comportamenti improntati all'eccesso e alla sfrenatezza, a base di elementi attinenti solo la sfera sessuale; ora, per favore basta! Non ne possiamo più!

Se il voyeurismo è diventato l’hobby di giornalisti, politici e magistrati, alla maggior parte della cittadinanza italiana, invece, non interessa assolutamente più niente.

Perché, le trasmissioni sopra citate sprecano ore e ore a ripetere le stesse cose, ad inquinare le menti e gli animi dei telespettatori con nominativi di ragazze, ex-ballerine, pseudo-attrici e intercettazioni rubate, invece di approfondire le bestialità commesse ai danni delle persone del PDL alla manifestazione di Brescia?

Perché confezionare l'ennesima, insipida, banale, scontata puntata contro Silvio Berlusconi, senza mettere, però in risalto che manca un personaggio fondamentale in questo assurdo processo ordinario e mediatico, e cioè la vittima?

Ci sono stati scandali e scandali, sia a livello italiano che internazionale, ma un’attenzione così morbosa verso un uomo non si è mai manifestata talmente dura, infida e deleteria anche per il Paese.

Sì, perché all’estero se la stanno beatamente ridendo alle nostre spalle, pensando a quanto siamo deficienti e pervertiti se invece di pensare all’economia e ai suicidi dovuti a essa, puntiamo l’indice solo sull’ex Premier.

Solo, ed esclusivamente, insignificanti processi alle idee, requisitorie sul nulla di fatto, su reati forse mai commessi.

Berlusconi, non è uno stinco di santo, lo sappiamo tutti e tutti conosciamo certe sue scelte di vita, di etica, di morale, ma non per questo è da randellare tutti i giorni mettendo da parte i veri, urgentissimi problemi ai quali deve assolvere il Governo e, con esso, anche gli stessi italiani, giornalisti o personaggi pubblici che siano.

Sapete, cosa penso?

Che andare con certe signorine disponibili significhi che un uomo e una donna sono d’accordo per fare una determinata cosa.

Fare il guardone è invece, per me, una violenza, perché si entra, non invitati, nella vita privata delle persone senza che queste ne siano consapevoli.

Tirate voi le conseguenze.