La coppia che scoppia

Matteo Renzi e Beppe Grillo: il mito perduto della coerenza

Due tipetti che sembrerebbero avere idee, fra di loro, distanti anni luce, ma che li accomuna una realtà ben precisa; scopritela!

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Matteo Renzi e Beppe Grillo: il mito perduto della coerenza

E’ da tempo che Matteo Renzi e Beppe Grillo stanno agitando la scena politica nostrana.

Due tipetti che sembrerebbero avere idee, fra di loro, distanti anni luce, ma che li accomuna una realtà ben precisa: l’assoluta non coerenza del loro pensiero.

Renzi, ormai tutti hanno capito che sta facendo con successo un notevole marketing politico con cui, a seconda dell’avversario dello stesso suo partito, certune volte è in appoggio, altre è contro.

Durante la campagna elettorale ha iniziato a scagliarsi in maniera veemente contro Bersani, la Bindi & compagnia bella, affermando che la vecchia nomenklatura comunista è da tempo passata di moda.

Poi, poco prima delle elezioni partecipa a interviste e riunioni nelle piazze italiane a favore del re incontrastato degli aforismi, spendendo anche parole elogiative verso il buon Bersani.

Il Sindaco fiorentino ama moltissimo i programmi della destra usando però parole strettamente della sinistra e, praticamente, senza mai riuscire veramente a spiegare ciò che vuole. Si autodefinisce, in cuor suo, il nuovo Tony Blair della politica italica.

Grillo, invece, porta avanti con notevole successo un marketing privo di qualsiasi programma politico e si sente un vero e proprio genio.

Lui fa della fanta-politica buttandola sulla rissa, le offese e le battute per aggiudicarsi la simpatia della gente. C’è riuscito in queste ultime votazioni, ma ora vista l’assoluta assenza di un minimo disegno politico, le persone si stanno allontanando, anche all’interno dello stesso M5S.  Insomma, Grillo è tornato a fare il suo vecchio lavoro, quello di far ridere il pubblico.

Anche Renzi fa il piacione con battute a raffica, ma, purtroppo non lo fa apposta, gli viene spontanea la cosa.

Renzi è un giovane emergente, già emerso e lanciato verso un futuro radioso, se non nella politica sicuramente in uno dei programmi della De-Filippi.

Grillo era un brillante giovane comico, e prova pure lui a correre verso qualcosa di nuovo, peccato non sappia cosa sia.
Renzi, si sta battendo contro la fatidica e odiata casta all’interno del PD.

Beppone, al contrario vuol mandare a casa tutti, tranne se stesso.
Grillo ha presentato un programma stracolmo di vocaboli inglesi e lui l’ha spiegato dicendo che è una cosa nuova. Sarà!

Renzi, invece, ha ideato un manifesto politico così denso di parole inglesi che praticamente è difficilissimo leggerlo. Forse, chissà, è il punto di forza del suo modus operandi: meno capiscono, più lo apprezzano. Per lui è meglio così. Meno lo conoscono, più lo votano.
Il sindaco di Firenze ha un suo personale consigliere economico, l’ex comico ha uno sconosciuto, fino alle ultime elezioni, consigliere di nome Casaleggio, detto lo stratega.

Matteo si è fatto tutta l’Italia in Camper, Beppe si è fatto tutta la rete con più computer.

Renzi, subito dopo l’elezione di Letta a Capo dei Ministri si è detto felice e pronto ad aiutarlo, in seguito, proprio in questi giorni, non si è risparmiato, evidenziando ancor più la sua coerenza, a tirare stoccate velenose verso di lui, arrivando a dire che il suo governo sta vivacchiando.

Grillo, aveva urlato il nome di Rodotà quale Presidente della Repubblica da votare, uomo dall’integrità immacolata, massimo esempio della lealtà politica ed etica; ieri, ha, coerentemente continuato a gridare verso Rodotà ma con toni, vogliamo definirli innovativi?- che si riassumono in questa frase. “ Rodotà è un ottuagenario miracolato dalla rete”.

Una cosa è certa Matteo Renzi, dettosi il Blair di Rignano sull’Arno e, Beppe Grillo, detto Grillo parlante, se ne sbattono altamente dei veri grandi problemi dell’Italia, quali il femminicidio, la riforma urgentissima della Giustizia, i problemi dell’Ilva e dell’Alcoa, e in questo stivale zeppo di problemi e in piena crisi economica, con lavoratori disperati, disoccupazione a livelli altissimi, povertà in aumento e commercianti che arrivano a suicidarsi, la premiata ditta Renzi & Grillo è abilissima a parlare solo di robetta da poco.

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    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da angela il 31/05/2013 14:52:33

    il teatro mi piace a teatro, preferisco i classici e possibilmente senza rivisitazioni . interpretare una parte al di fuori del palcoscenico , non è certo vietato , ma è sicuramente un contesto non idoneo, non metterei nemmeno una monetina nel cappello.

  • Inserito da Vanessa P. il 31/05/2013 13:24:01

    Due antagonisti della politica che hanno cercato di accattivarsi la simpatia del popolo italiano cercando di essere a cominciare dall'abbigliamento non impettito goccie tra le tante del mare di disperazione, di protesta, di esigenza di cambiamento, di rivoluzione, del popolo italiano! Il decollo iniziale di Grillo è stato eccellente..ma il volo decisamente basso lo ha fatto atterrare prima di terminare la tratta che si era prefissato. Renzi non è proprio partito pagando per non aver tenuto a freno la lingua che invece è partita senza avvio dal sistema nervoso centrale. Due personaggi molto simpatici, che fanno sorridere e ridere, ma la politica non è comicità è serietà..non si esce dal tunnel buio e interminabile del non cambiamento, se il coraggio di PENSARE non è accompagnato dal coraggio di AGIRE!!

  • Inserito da Loredana il 31/05/2013 12:14:33

    Leggendo quest'articolo bellissimo, tenevo a mente lo sberleffo della Germania attraverso uno dei suoi ministri, subito dopo le elezioni: "L'Italia ha votato due comici! Ah Ah Ah!" Errore. Sono più di due. Uno è l'outsider Renzi, che ama porgersi da concorrente di Amici (con la tutina blu lo vedrei un incanto), e da emulo di Fonzie con tanto di "chiodo". Ragazzi, se la situazione non fosse così importante, sarei portata a credere che sto assistendo al programma comico più esilarante e pieno di colpi di scena del millennio. Zelig e Colorado devono lavorare ancora molto, per arrivare a queste vette. Potrebbero farcela se chiamassero almeno Grillo. Con le sue alzate d'ingegno fa spanciare, se non fosse che, ripeto, la situazione è tutt'altro che allegra. Urla belluine in tutte le piazze, sollevazione d'animi, affa sparati a destra e sinistra, Viva Rodotà, Abbasso Rodotà, Viva la Gabanelli, Abbasso la Gabanelli...e noi? Ci informiamo per cambiare cittadinanza...

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